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Biotopo Lago d'Ampola



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Parchi e Foreste Demaniali
  • Sede: Vie G.B. Trener, 3 - 38100 Trento
  • Tel: 0461/495833
  • Fax: 0461/495918
  • Tipologia: prati umidi, canneto, palude, lago
  • Nome locale: Lago d'Ampola
  • Nome topografico: Lago d'Ampola
  • Comune: Tiarno di Sopra
  • Comprensorio: C.9 - Alto Garda e Ledro
  • Quota media s.l.m.: m 730
  • Superficie: 25 ha circa
  • Provvedimento istitutivo: delib. Giunta Prov. 16.08.1990, n. 9735
  • Ulteriori informazioni


Il Lago d'Ampola è situato nel Trentino sud occidentale e giace sul fondo della valle omonima, che continua verso sud ovest la vasta V. di Ledro; si trova in prossimità dello spartiacque tra i bacini del Sarca-Garda e del Chiese.

La Val d'Ampola è una valle stretta, soprattutto in questo punto, ed il bacino risulta quindi compreso tra le pendici montuose dei due fianchi vallivi.

Il lago, che è collegato ad un'ampia zona paludosa, è attualmente assai poco profondo (profondità media m 1,3), anche a causa di tentativi di bonifica relativamente recenti: ne viene che la sua caratteristica principale è quella di essere un bacino lacustre che ha raggiunto uno stadio evolutivo molto avanzato, tanto che lo specchio d'acqua libera è ormai molto ridotto. Possiede dunque più le caratteristiche di un grande stagno che quelle di un vero lago giovane, e questo nonostante i tentativi di "ringiovanimento" operati mediante l'asportazione della vegetazione su parte delle rive attuata ai fini di sfruttamento turistico.

In Trentino gli stagni non sono ambienti comuni a causa delle massicce operazioni di cosiddetta bonifica a tutt'oggi praticate: eppure si tratta di ambienti preziosissimi e ricchissimi, e già solo per questa ragione il Lago d'Ampola merita la tutela alla quale è finalmente sottoposto.

Dopo l'istituzione del Biotopo il Servizio Parchi e Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento ha provveduto a rimuovere alcune gravi turbative ambientali effettuando una serie di importanti interventi di ripristino e miglioramento ambientale; in questo modo il Lago d'Ampola si è riappropriato degli originari caratteri di naturalità, fino a recuperare appieno le sue potenzialità ecologiche. I principali tra questi interventi sono stati l'asportazione di una strada in terra battuta che tagliava la zona paludosa, l'isolamento di una discarica, il rimodellamento della riva meridionale e la trasformazione di un piccolo edificio, prima destinato a fini turistico-ricreativi, nel centro visitatori del Biotopo.


Gli aspetti vegetali dell'area protetta sono molto interessanti. La vegetazione è costituita da una serie di strutture e associazioni vegetali disposte più o meno concentricamente e che occupano spazi via via sempre più ricchi di acqua a mano a mano che ci si sposta dall'esterno verso il centro del lago. All'esterno, infatti, si rinvengono i prati umidi del molinieto (con la Graminacea Molinia coerulea), ai quali seguono i cariceti (con varie specie erbacee del Genere Carex) ed il canneto, che si distingue in una porzione più esterna asciutta ed in una più interna e più tipica nella quale le cannuccie palustri (Phragmites australis), che radicano al fondo, emergono direttamente dall'acqua. Segue lo scirpeto, tipica vegetazione emergente dall'acqua composta dalla lisca lacustre (Schoenoplectus lacustris), che a sua volta cede lo spazio al lamineto (struttura vegetazionale costituita da piante con foglie galleggianti che formano una "lamina" verde al pelo dell'acqua) formato dai nannufari (Nuphar luteum).

Questa ricchezza di situazioni vegetazionali permette al Biotopo di presentarsi assai vario e diversificato, e di ospitare una fauna molto ricca. Nelle acque del lago vivono varie specie di pesci, per la maggior parte costituite da entità legate ad acque scarsamente ossigenate, come appunto quelle dei laghi-stagni.
Presso le rive e nelle pozze dei prati umidi in primavera si radunano centinaia di esemplari di rane di montagna (Rana temporaria) e di rospo comune (Bufo bufo), che si accoppiano e depongono le uova prima di ritornare nei boschi circostanti. La ricchezza di pesci e di Anfibi rappresenta una preziosa fonte di alimentazione per la biscia dal collare (Natrix natrix), un serpente assai legato agli ambienti di acqua stagnante. Tra le numerose specie di uccelli che si riproducono nel Biotopo, le più interessanti sono quelle acquatiche: nel canneto nidificano indisturbati il germano reale (Anas platyrinchos), il porciglione (Rallus aquaticus), la folaga (Fulica atra) e la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), oltreché anche alcuni piccoli uccelli canori come la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus) e il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus).