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Biotopo Palù di Borghetto



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Parchi e Foreste Demaniali
  • Sede: Vie G.B. Trener, 3 - 38100 Trento
  • Tel: 0461/495833
  • Fax: 0461/495918
  • Tipologia: palude
  • Nome locale: -
  • Nome topografico: La Palù
  • Comune: Avio
  • Comprensorio: C.10 - Vallagarina
  • Quota media s.l.m.: m 125
  • Superficie: 7,9 ha circa
  • Provvedimento istitutivo: d elib. Giunta Prov. 03.11.1989, n. 13187
  • Ulteriori informazioni


Assieme al Biotopo del "Taio" presso Nomi, la "Palù di Borghetto" costituisce l'ultima traccia ancora esistente del primitivo paesaggio della Valle dell'Adige, che un tempo era caratterizzato dalla presenza di un grande numero di zone umide, quali paludi, stagni, lanche del fiume, boschi ripariali e paludosi. Tutti questi ambienti sono stati nel corso del tempo cancellati per far posto ai coltivi o agli insediamenti umani: la Palù di Borghetto è sopravvissuta fino ai nostri giorni in modo quasi miracoloso nonostante le forti pressioni delle bonifiche per scopi agricoli.

L'origine della Palù di Borghetto risale al periodo successivo alle ultime glaciazioni. Quasi certamente essa costituisce il residuo di un tratto del corso del Fiume Adige, che un tempo scorreva lungo il margine orientale della vallata; questa zona umida si colloca insomma in un "paleo-alveo". L'antica lanca ha subìto pesanti azioni di bonifica che oltre a ridurne la superficie, ne hanno determinato l'attuale forma geometrica stretta tra i campi, nonché la presenza di alcuni fossi artificiali scavati come tentativo di drenaggio e poi usati per emungervi acqua a scopo d'irrigazione.


La vegetazione del Biotopo è composta da un vasto cariceto di carice spondicola (Carex elata), una pianta erbacea perenne che cresce formando cespi circolari, robusti e compatti, alti più di mezzo metro, con radici immerse in acqua. Il cariceto è diffusamente invaso dalla cannuccia di palude (Phragmites australis). Nelle zone con maggior ristagno d'acqua, come ad esempio in coincidenza dei canali artificiali, si sviluppano interessanti piante palustri tra cui il coltellaccio (Sparganium erectum), le tife (Typha latifolia e T. angustifolia), la lisca lacustre (Schoenoplectus lacustris) e il giaggiolo giallo (Iris pseudacorus), una splendida iris tipica delle paludi.

L'autentica preziosità del Biotopo è però costituita dalla fauna. Poiché esistono studi molto reeenti sugli insetti acquatici di questa zona, vale la pena di spendere qualehe parola al proposito, anche perché i dati sono molto confortanti. Tra tutti gli insetti spicca infatti il gruppo dei Coleotteri Idroadefagi che a Borghetto sono rappresentati da ben ventotto specie, due delle quali, Hydroporus dorsalis e Hydroporus springeri sono rare in tutt'Italia e rinvenute solo qui in tutto il Trentino. E' doveroso a questo punto segnalare che i Coleotteri acquatici sono molto sensibili agli inquinamenti, e pertanto, visto il popolamento di questi insetti qui presente, si può affermare che nella Palù di Borghetto la situazione ecologica è ancora buona. Analogo interesse si riscontra tra i vertebrati. Nel Biotopo si riproducono ben 6 specie di Anfibi, quasi un record per quanto riguarda le zone umide dell'intera provincia. Non bisogna poi dimenticare la presenza di varie specie di uccelli acquatici nidificanti, quali il germano reale (Anas platyrhynchos), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) e il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus).