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PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO DI LA MADDALENA
Regione: Sardegna
Estensione: 5.100 ettari a mare
Anno di istituzione: 1994
Sede: via Giulio Cesare 7
07024 La Maddalena (SS)
Telefono: 0789 720044
Fax: 0789 720050
www.parks.it
www.lamaddalenapark.it

 

Nei parchi Usa è la regola, nella vecchia Europa una vera eccezione. Da qualche tempo l’idea del biglietto d’ingresso si è affacciata pure nelle aree protette d’Italia. E il parco nazionale che, da subito, ha creduto di più in questa misura è quello delle isole de La Maddalena, in Sardegna. Che, sfidando le polemiche, dall’estate ’99 ha introdotto un ticket per i diportisti privati, le barche adibite a trasporto passeggeri, i diving center e i singoli sub. Infatti la bellezza dei luoghi, la vicinanza al rilevante bacino turistico che va dal Golfo degli Aranci a Santa Teresa di Gallura - e che vede al suo centro la Costa Smeralda - e il facile accesso determinano ogni estate una pressione di natanti (fino a seimila al giorno!) incompatibile con la necessità di tutela delle risorse naturali da parte di un parco. La tutela integrale della famosa Spiaggia Rosa, la salvaguardia dei siti di nidificazione degli uccelli marini, le zone di mare riservate a ripopolamento ittico, i limiti di velocità nelle acque del parco hanno determinato una indubbia svolta nella storia turistica di queste isole, per decenni improntata allo sfruttamento indiscrimintato e senza regole. Ma è l’introduzione del ticket per l’accesso alle acque e alle spiagge incantate dell’arcipelago a rappresentare per il parco la nuova politica di gestione delle politiche turistiche, e pure una fonte di finanziamento aggiuntivo niente affatto trascurabile. Intanto, i non residenti nel comune di La Maddalena che accedono nell’area del parco (sbarcando col traghetto da Palau, nella maggioranza dei casi) sono tenuti al versamento della somma di un euro a favore dell’ente parco. Oltre ai residenti sono esonerati i nativi nel comune di La Maddalena, i proprietari di un’abitazione nello stesso comune nonché i nativi (e residenti da almeno cinque anni) del comune di Palau, mentre godono della riduzione del 50% i residenti dei comuni limitrofi di Santa Teresa di Gallura e Arzachena. I villaggi turistici presenti nelle isole di La Maddalena, Caprera e Santo Stefano sono tenuti al versamento di un euro per ogni turista che risiede nelle strutture ricettive. Esenti dall’obolo sono invece i veicoli commerciali, quelli che svolgono un servizio pubblico e colori i quali godono della tariffa di trasporto agevolata. Anche il regolamento turistico dell’estate 2004 - ben 12 pagine di testo suddiviso in 40 articoli - ha ribadito i divieti di sosta, ancoraggio e sbarco presso la Spiaggia Rosa, sull’isola di Budelli; nonché la navigazione e ancoraggio all’interno dello specchio acqueo compreso tra le isole di Budelli, Razzoli e Santa Maria - comunemente denominato Porto della Madonna, è tra gli angoli marini più belli del parco con azzurri di incredibili sfumature - quando non effettuata con natanti a remi o pagaie privi di motore e di vela. Il limite di velocità per la navigazione nelle acque del parco è ad ogni modo posto a 7 nodi entro i 300 metri dalle coste, e 15 nodi al di fuori di questa fascia. Per esercitare la propria attività, le imprese di trasporto passeggeri devono corrispondere all’ente parco per ciascun anno solare un canone annuale raportato al periodo di armamento e alla portata. Ad esempio nel mese di agosto e per un’imbarcazione da 250 posti si pagano 610 euro: a maggio oppure a ottobre se ne versano 300, oppure solo137 se la portata non supera le 100 unità. Quanto alle immersioni subacquee con autorespiratore (bombole), sono consentite a titolo gratuito ai residenti e le altre categorie sopra citate: tutti gli altri devono versare un corrispettivo di 5 euro a immersione. Più o meno quanto paga al metro lineare chi si dedica, nel periodo da maggio a fine ottobre, al diporto di lusso: 4 euro al giorno se la barca è sopra i 20 metri di lunghezza, che scendono però a 2 euro/metro se la lunghezza non arriva ai 17 metri. Nel regolamento trovano spazio anche le prescrizioni per la pesca. Quella subacquea è consentita solo ai residenti e assimilati, e comunque in certe acque e solo da inizio settembre a fine giugno. La quantità di pescato non può superare i 5 chili al giorno per persona, a meno che tale peso non sia superato dalla cattura di un singolo esemplare. Vietate, ad ogni modo, le catture di cernia (Epinephelus sp.), corvina (Sciaena umbra), Patella ferruginea, Pinna nobilis e di tutte le specie di crostacei. Quanto alla pesca sportiva, per i forestieri è d’obbligo la licenza con tariffe differenziate: 207 euro annui per la pesca effettuata da imbarcazioni, e 78 per i permessi mensili; 52 euro annui per la pesca effettuata da terra, con la possibilità di richiedere un abbonamento mensile a 6 euro. Quanto incassa in totale il parco? Ecco gli importi per le singole voci di entrata relative all’anno 2003: 25.533 euro per la pesca sportiva, 667.911 euro per il diporto, 10.150 euro per l’attività dei diving center, 38.081 euro per il noleggio di imbarcazioni, 5.126 euro per le scuole di vela, 15.622 euro per i barconi turistici (quote relative alle imprese) e 42.421 euro per i relativi ticket (cioè le quote relative ai passeggeri), 84.833 per le compagnie di navigazione. In totale, le risorse entrate nelle casse del parco - superiori del 15% a quelle dell’anno precedente - sono state di complessivi 884.678 euro, e cioè una cifra ben superiore allo stesso finanziamento ordinario erogato dal ministero dell’Ambiente (che per lo stesso anno d’esercizio ammontava a 547.000 euro).