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I fondali in diretta tv

Categoria
Comunicazione

Area protetta
Parco Nazionale delle Cinque Terre

Descrizione

Le immagini sono in bianco e nero, ma arrivano. Smettete un attimo di leggere, andate al computer e cliccate sul sito del parco nazionale (www.parconazionale5terre.it). Poi tra i link della colonna a destra cliccate ancora su "telecamere sul parco". Si apre una nuova finestra, basta seguire le istruzioni. L'accesso è protetto da username/password ma per ora va bene inserire in ciascun campo la parola demo, in seguito si vedrà. Al primo accesso, dopo un certo tempo dipendente dalla velocità della connessione Internet, verrà visualizzato un avviso di protezione in cui viene chiesto di installare ed eseguire il software necessario. Risposto affermativamente, si clicca sul tasto connect e si accede finalmente alla cabina di regia. Dovunque sia la vostra scrivania, benvenuti al mare delle Cinque Terre.
Piazzate nel 2000, le telecamere che trasmettono nel web le immagini di una delle coste protette più famose d'Italia sono per il momento quattro. Per non stancare l'osservatore con inquadrature statiche alternano panoramiche a zoomate e cambi di direzione, anche se una connessione non velocissima produrrà ovviamente un effetto di cambio immagine a scatti. Le immagini sono, come si dice, in tempo reale: è il parco in diretta, insomma. Selezionando però il tasto play è possibile richiamare le funzioni di videoregistratore digitale e accedere all'archivio storico dei filmati.
Quello ligure non è certo il primo né l'unico parco ad aver avuto l'idea. Immagini delle aree protette che corrono via cavo le offrono webcam piazzate strategicamente ai quattro angoli del pianeta. In Italia però il servizio è offerto assai più raramente, almeno sui siti dei parchi, ed è presente - tra gli altri - pure sulle pagine web dell'Arcipelago toscano oppure, prossimamente, su quello delle Alpi Apuane. L'idea originale a Riomaggiore è stata però di piazzare due webcam sott'acqua, alla profondità di dodici e venticinque metri. Verso il tramonto, poi, una lampada nei pressi della telecamera illumina per un paio d'ore l'acqua (un periodo volutamente limitato, per non interferire eccessivamente sul ciclo di attività/riposo della fauna). Così, emergendo dal buio dello sfondo come fantasmi, i passaggi dei pesci spiccano sul monitor catturando per un po' l'attenzione anche dell'osservatore più smaliziato.
Le telecamere puntate sui fondali, però, non producono immagini ad uso esclusivo del popolo sempre in crescita dei navigatori. Al contrario, l'iniziativa è partita per portare quelle immagini nelle case dei residenti di Riomaggiore e Manarola, attraverso la televisione. In occasione degli scavi per la rete del metano dei due centri, infatti, anni fa si lasciò previdentemente dello spazio per mettere altri collegamenti oltre alle condotte del gas. La prima cosa sono state le linee delle reti televisive, il cui segnale si riceveva fino ad allora in maniera discontinua e comunque insoddisfacente con le normali antenne. Da allora arrivano via cavo tanto le immagini delle reti nazionali che di quelle internazionali, queste ultime captate da antenne paraboliche "collettive". In seguito, visto che alcuni canali restavano liberi, ecco emergere l'idea di utilizzarli per trasmettere immagini riprese da telecamere collocate nel territorio del parco. Adesso nelle case di Riomaggiore e Manarola chi vuole un'alternativa al reality show, alla telenovela, al quiz, ce l'ha: fatta di saraghi, corvine, sciami di gamberi e meduse. E con un colpo di fortuna può capitare di assistere al passaggio di un'aragosta giusto davanti all'obiettivo.
Sempre su questo filone è in programma la realizzazione di un acquario tridimensionale virtuale a Monterosso, in una grotta sotto il convento dei Cappuccini. Grandi schermi, posti nell'ambiente completamente impermeabilizzato, trasmetteranno immagini girate dalle telecamere collocate in mare con tecnologie tutte italiane e decisamente innovative. Inoltre, è già attivo dall'inizio dell'estate del 2004 un servizio di trasporto per turisti con una barca a fondo trasparente (acquistata con fondi del ministero dell'Ambiente). A bordo, un servizio in via di attivazione prevede la collocazione di un monitor dove i passeggeri possono ammirare i fondali, ripresi da una telecamera fissata ad un braccio motorizzato e telecomandato da un operatore.


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