Giancarlo Biandronni, 52 anni, presidente Comunità Montana Appennino Forlivese

I patti territoriali

 

Il patto territoriale è un accordo tra imprenditori locali, rappresentanze sociali ed amministrazioni pubbliche, impegnate a perseguire determinati obiettivi e a realizzare progetti, mettendo sul tavolo le proprie risorse. Il patto è finalizzato allo sviluppo integrato di aree territoriali delimitate a livello sub regionale con l'obiettivo generale di un nuovo e forte impulso alla ripresa dello sviluppo. Per i settori dell'agricoltura e la zootecnia, oltre agli incentivi diretti alle aziende, si mira ad un'azione coordinata per incrementare e qualificare la produzione dei prodotti tipici del nostro Appennino. In quest'ottica si incentiveranno la realizzazione e l'adeguamento di strutture per la lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei "frutti" della montagna, legati alla cultura ed alle tradizioni dei luoghi. Per i settori agriturismo e turismo si valorizzeranno le risorse naturalistiche e culturali del sistema montano. Si parte dalla promozione dei centri storici, dalla tutela e recupero del patrimonio insediativo di matrice rurale fino alla rivisitazione e ricomposizione e connessione dei "luoghi" della cultura, individuando punti di eccellenza e specializzazione tematiche per aree ed itinerari.

"I patti territoriali-spiega Giancarlo Biandronni, presidente della Comunità montana dell'Appennino forlivese-costituiscono un punto nodale di grande importanza. L'area artigianale ed industriale di Qualtrosolo fra S.Sofia e Galeata vedrà la collaborazione tra aziende in un patto per il lavoro e l'occupazione sicuramente interessante. Anche le aziende che vorranno investire nell'area del Parco nazionale troveranno incentivi significativi per lo sviluppo di attività turistiche e naturalistiche. Nella zona di Premilcuore - continua Biandronni - il settore della lavorazione del legno e del mobile in genere riceverà aiuti e sostegni per far decollare un'economia locale fonte di occupazione e benessere.

Il Patto Territoriale dell'Appennino Centrale - conclude Biandronni - comprende quattro regioni (Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche), quattro Province e ben undici Comunità Montane. La soddisfazione è grande poichè il nostro Patto, tra quelli ammessi a finanziamento dal CIPE, è l'unico tra quelli inseriti nell'area Centro Nord".



Roberto Fabbri, 39 anni, ingegnere, presidente della Casa per Anziani S.Vincenzo dè Paoli

la nuova casa di riposo

 

Roberto Fabbri, dirigente di un pool di aziende forlivesi, è da poco più di un anno presidente della Casa per anziani "San Vincenzo dè Paoli" di Santa Sofia. Il consiglio da lui presieduto esprime una novità perchè rappresenta, nella sua composizione, l'intera alta val Bidente, con i comuni di Santa Sofia, Galeata e Civitella. "Il progetto più importante-spiega Fabbri-è la nuova Casa di riposo, una residenza sanitaria assistenziale, i cui lavori saranno completati entro la primavera del prossimo anno.

E' una struttura basata su concetti totalmente innovativi ed improntata all'apertura verso la comunità". Finanziata dalla Regione e dalla Cassa Depositi e Prestiti, la Casa potrà ospitare 40 persone non autosufficienti e verrà realizzata in via Unità d'Italia, a fianco dell'attuale parcheggio dei pullman. "La nuova struttura-prosegue il presidente-prevede una serie di servizi con spazi verdi, ricreativi ed un piccolo anfiteatro naturale per far rivivere il concetto di piazza. Queste aree saranno fruibili anche dalla collettività che finirà per allietare, di riflesso, la vita degli ospiti". La Casa per anziani attuale potrà cosi accogliere persone autosufficienti e quindi mantenere il tipo di organizzazione presente, semplicemente ampliandola. "Un altro passo rilevante-afferma Roberto Fabbri-è la realizzazione, d'intesa con lo Iacp di Forli, di due palazzine da affittare ad anziani singoli od in coppia che potrebbero vivere in totale autonomia, utilizzando,però, i servizi della residenza sanitaria assistenziale".

Questo progetto prevede la costruzione di 20 appartamenti per complessivi 29 posti letto e l'inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del 1998.