Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
tutti i numeri online
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 2 - FEBBRAIO 1991



La nuova legge sulle autonomie e i parchi
A Firenze, promosso dal Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve, il 7 dicembre si è tenuto un seminario sul tema: "1 riflessi della legge 142 sulla gestione dei parchi".
L' incontro, introdotto dal professore Teresi, preside della facoltà di scienze politiche dell' Università di Palermo, ha consentito ad un folto pubblico di amministratori e operatori di parchi, Enti locali e Regioni di avviare una approfondita riflessione su di una legge destinata ad incidere in maniera rilevante sia sull'operato dei parchi che sulla attività e il funzionamento degli Enti locali e delle Regioni.
La nuova legge infatti, come è emerso chiaramente dal dibattito al quale hanno partecipato1'assessoreall'ambientedellaProvinciadiFirenze Ciampolini, Roberto Saini del dipartimento Parchi della Regione Piemonte, Renzo Moschini, Panimolle, Presidente del Parco dei Monti Simbruini, Pedroni, Presidente del Parco del Ticino Lombardo, Zolini, Calderaro, del parco dei Nebrodi, Massone, dell'Ufficio Parchi della Regione Liguria, Pinzaroni, dell'ufficio parchi della Provincia di Roma, Bonelli, della Riserva Carsica di Brescia, riguarda i parchi sotto più profili.
Tra i problemi affrontati nella relazione e negli interventi, meritano di essere segnalati in particolare quelli che si riferiscono alle nuove competenze che la legge 142 aJfida alle Province in materia di parchi naturali, ma anche di pianificazione territoriale, di fauna, flora ed altro ancora.
Dapiù parti si è manifestato il timore che in uovi compiti di programmazione, ma anche di gestione delle Province, se non ben coordinati normativamente e operativamente con quelli, ad esempio, delle Regioni potrebbero dar luogo ad inconvenienti seri, sovrapponendo procedure e titolarità, che invece andranno ben precisate e tenute distante.
Ciò anche in relazione alla gestione dei parchi, specialmente di quelli già istituiti e amministrati da enti soprattutto di tipo consortile.
Un altro aspetto dibattuto è stato appunto quello riguardante gli enti di gestione dei parchi.
Abbiamo detto che attualmente la gran parte dei parchi è gestita da enti consortili di cui fanno parte i Comuni e talvolta anche le Province e le stesse Regioni.
La nuova legge 142 prevede in proposito che gli Enti locali potranno fare ricorso al Consorzio una sola volta, salvo deroga che richiede però addirittura una legge nazionale, eperattività eserviziancheraggruppabilieperciòconcaratteristichepoco affini a quelle di un parco. Entro il termine dei 2 anni fissato dalla legge, Province e Comuni dovranno decidere quindi come gestire i parchi non potendo ricorrere nuovamente all'istituto del consorzio. Su questo punto la discussione ha fattore gistrare una diffusa propensione per la istituzione di enti del tipo di quelli già positivamente sperimentati in alcune Regioni e Province speciali. Rimane aperto il problema, anche sulla base della non uniformità delle soluzioni fin qui adottate, se dei nuovi enti dovranno far parte soltanto le rappresentanze degli Enti locali od anche di altre associazioni ambientaliste e non, come previsto d'altronde dal testo unificato di legge quadro sui parchi in discussione alla Camera dei Deputati.
Dall'incontro è venuta infine una sollecitazione alle associazioni rappresentative degli Enti locali e delle Regioni ad affrontare al più presto questi problemi, finora rimasti assai in ombra. Una analoga sollecitazione critica è stata rivolta alle associazioni ambientalistiche che fino a questo momento, come era già accaduto a Camerino, inspiegabilmente hanno ignorato la nuova legge.