Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
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Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 3 - GIUGNO 1991



Un sentiero da reinventare tra i sassi, gli ulivi e il mare

L'esperienza francese del "Sentiero litorale" è un esempio importante di come uno Stato moderno possa proteggere gli spazi naturali per le generazioni future e al tempo stesso far fruttare tale patrimonio come capitale turistico. L'esito fallimentare della legge Galasso alla quale poche Regioni hanno prestato attenzione r ende indispensabile una ripresa di iniziative di pianificazione a livello locale. Oggi è sempre più evidente che informazione, documentazione tecnica e comunicazione contano più di leggi e normative. Portare allo scoperto le risorse nascoste di un'area e diffondere le conoscenze diventa la leva principale per un modo diverso di gestire il territorio. Anche i privati possono giocare un ruolo importante: esempio specifico in questo caso è il Manuale per la difesa del mare e della costa", edito dalla Fondazione Agnelli.

Il litorale costituisce uno spazio unico: punto di incontro del mondo marino e di quello terrestre, la linea di costa offre un ambiente naturale e paesaggistico unico, un ecosistema ricchissimo e complesso che è insieme un patrimonio nazionale di valore inestimabile e un capitale turistico incomparabile. Percorrere il litorale, come ad esempio si può fare nelle Cinque Terre, scoprire la sua bellezza, la sua diversità, è una delle esperienze più interessanti che oggi sia possibile fare.
Purtroppo l'espansione urbana ed edilizia degli anni più recenti ha in molte località non solo sfigurato la costa, ma anche privatizzato il litorale, rendendo impossibile la sua frequentazione. Qualcosa fortunatamente si sta però muovendo in molti Paesi, e particolarmente interessante appare l'esperienza francese del "Sentiero del litorale". Una legge del 1976 permette infatti di istituire lungo il litorale una servitù di passaggio per i pedoni e quindi di realizzare un sentiero che costeggia il litorale, una versione moderna, destinata al tempo libero e al turismo, degli antichi sentieri dei doganieri, utilizzati nel secolo scorso per la sorveglianza delle coste e per il controllo dell'imposta del sale.
Con il Sentiero del litorale si aprono dunque al pubblico le rive del mare e si sviluppano itinerari di passeggiata e d'esecuzione. A distanza di 15 anni, i francesi possono ritenersi più che soddisfatti: sono ben 600 (più di un decimo della lunghezza costiera totale del Paese) i chilometri di sentieri già aperti e sistemati in siti finora inaccessibili perchè privati o impraticabili per I 'assenza di sentieri. L'obiettivo è di collegarli progressivamente con altri 1.000 chilometri di percorsi costieri aperti al pubblico.Solo nel dipartimento del Var (Tolone) sono stati sistemati più di 150 sentieri litoranei. Particolarmente interessante, per il pubblico italiano, è ad esempio il sentiero che collega, tra magnifici paesaggi, Mentone a Monaco, con uno sviluppo di una quindicina di chilometri.
Dal l 977 più di sette miliardi sono stati investiti dal Ministero dell'Urbanistica e delI'Ambiente per il "Sentiero del litorale" (definizione del tracciato, lavori di sistemazione, segnaletica). La promozione del sentiero, che costituisce una attrezzatura di fondamentale importanza per le attività di loisir (tempo libero) delle località marine, è assicurata dalla Federazione francese dell'escursionismo, dai locali Syndicats d'initiative (associazioni turistiche) e dalle comunità locali attraverso videotelevisivi, mostre itineranti, dépliants con cartine topografiche, campagne di informazione del grande pubblico.
I costi di sistemazione del sentiero variano dagli 8 ai 22 milioni per chilometro e sono sostenuti per metà dallo Stato e per metà dai Comuni interessati, che possono beneficiare di un aiuto da parte del dipartimento.
Il sentiero può avere due caratteri differenti. Nei siti naturali è di tipo escursionistico: accessibile con un minimo d'allenamento e di attrezzatura (scarpe di gomma), presenta un carattere rustico e sportivo, con una larghezza di 80 centimetri, senza scale e con nessuno o pochi dispositivi di sicurezza. Nelle zone in prossimità degli abitati, esso prende l'aspetto di passeggiata urbana, a forte frequentazione spesso familiare, intenuta da città o da spiaggia: le sistemazioni sono molto più confortevoli: largezza da 1,5 a 2 metri, scale o piani inclinati, utilizzo sistematico di dispositivi di sicurezza, di rivestimenti del suolo, d'illuminazione.
Particolarmente curate sono le attrezzature complementari: aree di parcheggio agli accessi, aree di sosta, tratti per l'accesso diretto alla spiaggia, tavole d'orientamento e di presentazione degli itinerari, guide sul patrimonio locale (vegetale, animale, geologico, architettonico).
Il sentiero del litorale, sviluppandosi su proprietà private, collega e valorizza i siti acquisiti dal Conservato i re du Littoral, integrandoli così in circuiti di scoperta del litorale, in modo da offrire all'escursionista, lungo il percorso, degli spazi di libertà e di scoperta.
Complementare a questo programma destinato a permettere la riscoperta del litorale e ad arricchire le opportunità turistiche delle località, un'altra ambiziosa politica interessa le coste francesi: il "Conservatoire du Littoral", un programma di acquisto di aree costiere per proteggere le rive e aprirle al pubblico. Creato nel 1975, il Conservatoire du Littoral ha acquistato più di 30 mila ettari di spazi naturali costieri: 230 siti fragili e minacciati che coprono più di 380 chilometri di sviluppo costiero.
Aperti al pubblico, i terreni del Conservatoire (dune, scogliere, isole e isolotti, calette selvagge) sono protetti in modo definitivo e saranno consegnati intatti alle future generazioni. Questo organismo è dotato di una struttura leggera e decentrata con una quarantina di persone che lavorano sulla base dei "consigli di costa" composti da amministratori delle Regioni e dei dipartimenti che propongono allo stesso Conservatoire, dopo aver raccolto i pareri dei consigli comunali interessati, le operazioni di acquisizione di terreni e aree. L'obiettivo è di riunire un patrimonio rappresentante un decimo del litorale francese (550 chilometri di coste e 55 mila ettari di terreni) e di preservare il più possibile uno spazio molto ambito, minacciato da pressioni economiche soprattutto turistico-residenziali. Più della metà del litorale francese è infatti ormai densamente urbanizzato, con un massimo sulla Costa Azzurra, dove il 92% della linea costiera è edificato, sotto la spinta dell' alloggio o della villa con vista mare".
Va infine registrata la costituzione di un interessante strumento tecnico per seguire l'evoluzione del litorale: si tratta dell' Inventare Permanent du Littoral" (IPLI), che organizza campagne aero-cartografiche ogni cinque anni, in modo da seguire l'evoluzione di questo spazio così delicato attraverso informazioni oggettive e comparabili sull'insieme del litorale francese. Il confronto dei dati raccolti con le campagne permette una buona comprensione dei fenomeni d'urbanizzazione, mentre la costante ricerca di partners pubblici locali e la raccolta sistematica delle informazioni ne fanno un importante strumento di aiuto alle decisioni a livello locale, regionale e nazionale.
Gli obiettivi non sono solo ecologici e disinteressati: è ormai acquisito che la protezione del litorale e in generale del paesaggio non solo non è fatta in opposizione allo sviluppo turistico, ma che al contrario ne preserva l'avvenire. Le Regioni e i Paesi che infatti hanno più abusato del loro capitale naturale e hanno in particolare permesso il degrado delI'ambiente costiero (come l'Italia e la Spagna) registrano oggi significativi decrementi di frequentazione turistica. I sondaggi compiuti nei principali Paesi emettitori (prima tra tutti la Germania) mostrano che le considerazioni ambientali costituiscono l'elemento principale di scelta delle destinazioni di vacanza: si ha un 'evoluzione sensibile dei comportamenti che ha e avrà sempre di più un significato economico . (S.D.D.)

(Da 11 Sole 24 Ore del 16 Giugno 1991)