Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
tutti i numeri online
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 3 - GIUGNO 1991



I LIBRI

Marie-Elisabeth Chassagne, ves Gorgeu, Jean-Claude Hirn "Guide de la valorisation économique des ressources locales" Fédération des Parcs naturels de France, Paris 1990.

Uno dei punti di forza su cui è imperniata la politica dei parchi regionali *ancesi è la politica di valorizzazione economica delle risorse locali. Per risorse locali si intendono le risorse, per un dato territorio, legate al suolo, sottosuolo, naturali, climatiche, umane ("savoir-faire") e culturali. Questa politica, ormai pluri decennale, con un intento non solo economico ma anche ecologico, culturale e sociale, prende origine dalle prime iniziative effettuate già negli anni '50 (antecedentemente alla concezione e istituzione dei primi parchi regionali che risale al 1967) e si è affermata decisamente a livello nazionale, negli ultimi dieci anni, con la spinta e il sostegno del governo centrale, vista l'urgenza di porre rimedio alla crescita allarmante della disoccupazione e all ' impoverimento progressivo e all'abbandono dei territori di collina e montagna ("déprise agricole") distanti dai grandi poli economico-industriali legati alle grandi città.
L'abilità che si deve riconoscere ai responsabili dei parchi regionali francesi è stata quella di avere fatto proprie le esperienze già realizzate localmente nel resto del territorio e che continuano tutt'ora, ed aver applicato queste conoscenze all'interno delle aree protette, tramite vere e proprie strategie di intervento miranti appunto alla valorizzazione economica delle risorse locali. Caso per caso sono state eseguite indagini di mercato, corretta definizione dei progetti, ricerca di tutti i possibili accessi ai finanziamenti e, non per ultimo, la mobilitazione delle potenzialità delle popolazioni locali, tramite la formazione professionale vista come strategia di valorizzazione della risorsa umana.
Queste strategie di intervento, risultate molto spesso vincenti, sono ruotate intorno a due obiettivi principali: la vera e propria valorizzazione delle risorse locali e il sostegno alle iniziative locali compatibili con la tutela della natura, nel caso di creazione di nuove attività o rilancio di attività tradizionali.
Nel l 990 la Federazione dei Parchi naturali di Francia ha realizzato un'opera dal titolo "Guide de la Valorisation des Ressources Locales" con lo scopo di raccogliere ed analizzare tutte le più significative esperienze nel campo della valorizzazione delle risorse locali, realizzate dai parchi regionali o da altri organismi sempre operanti a livello locale e offrire ai tecnici che operano nei parchi una guida metodologica per intraprendere, in maniera sempre più corretta, strategie locali di valorizzazione delle risorse naturali ed umane.
Visto che l'ambito locale francese, a livello geografico, economico e sociale risulta spesso simile a quello italiano, pensiamo che questo volume, per la sua ricchezza di analisi metodologica e per i tanti esempi riportati, possa essere di grande utilità a chi, nei parchi o in genere nelle aree protette italiane, si occupa di valorizzazione delle risorse locali compatibile con gli ambienti sottoposti a tutela.
Il volume è reperibile al prezzo di 260 FF presso la Fédération des Parcs naturels de France,4 Rue de Stockholm,75008 Paris, tel. ( l ) 42949084. (Stefano Panzarasa e Jacqueline Fassero)

Ambiente Italia '91
Editore Mondadori

E' uscito il rapporto della Lega Ambiente l 991. E' il terzo rapporto annuale su Ambiente Italia. 535 pagine curate da Giovanna Melandri e Giulio Conte dense di saggi, interviste, schede, dati fortemente concentrati quest'anno sui grandi problemi del pianeta a cominciare da quelli dell 'effetto serra, ma che spaziano su un
arco vastissimo di temi tutti di estrema attualità. Scrive Ermete Realacci, Presidente della Lega Ambiente: "Stentano a decollare in tutto il mondo efficaci politiche di salvaguardia ambientale. Incontrano serie difficoltà di applicazione (per ignavia, inefficienza o mancanza di volontà) nel nostro Paese quei positivi passi in avanti compiuti dalla legislazione ambientale. Nonostante l'apparente estendersi della sensibilità, i problemi connessi all'ambiente e alla salute dei cittadini sembrano ancora incapaci di raggiungere la massa critica necessaria ad attivare significative risposte in positivo". Ambiente Italia '91 può contribuire a raggiungere la giusta massa critica.
Impossibile naturalmente dar conto qui anche solo dei titoli e degli autori. Vorremmo segnalare la scheda di Renzo Renzi "I Parchi senza legge-quadro. Aspetti di una esperienza contraddittoria", dedicata ai nuovi parchi nazionali istituiti in quest'ultimo periodo, dei quali ci siamo interessati anche noi. Ne esce un quadro di una situazione tutt'altro che consolidata, che risente di comportamenti contraddittori e incertezze che c'è da augurarsi siano superate perchè i parchi "escano" dai decreti per decollare. (R.M.)

Progetto per una Economia Verde
David Pearce, Auil Markandya,
Edward Barbier.
Il Mulino

Il Capitale della Natura
Robert Repetto e Altri.
World Resources Institute - ISEDI

Del "Progetto per una Economia Verde" Romano Prodi ha detto che è "un testo di economia e di ecologia che mi permetto di consigliare ... perchè è serio, documentato e anche semplice. Come sono i Rapporti del Dipartimento dell'Ambiente Britannico".
Non si poteva dire meglio. Il libro ha il merito di misurarsi, utilizzando una vasta documentazione, con i problemi dello "sviluppo sostenibile". Gli Autori, a differenza di qualche commentatore italiano, non considerano il tema una "chimera". Al contrario.
Con grande serietà essi si interrogano sul perchè la "strategia di conservazione mondiale non ha avuto successo nell'integrare economia e ambiente: non ha mostrato ciò che la conservazione potrebbe implicare per la politica economica o come una politica economica mal gestita possa degradare l'ambiente; oppure come una politica migliore potrebbe agire come una forza determinante per migliorare l'ambiente".
Da qui essi partono per mettere a confronto situazioni, esperienze, ipotesi e teorie, avanzando, e non solo al Governo inglese ma anche all'O.N.U., proposte operative, a cominciare da quella di una "nuova contabilità economica", un tema al quale è dedicato il secondo volumetto.
L'autore, Repetto, non a caso molto citato nel primo volume, riferisce specificamente sugli studi condotti in Indonesia. Ma la prima parte, come sottolinea Mercedes Bresso nella prefazione, ha una valenza generale, di cui, specialmente in Italia, dovremmo tener conto assai di piu.
Il tema è quello della contabilità nazionale che attualmente con le stime del PIL (contro cui da tempo lancia giusti strali il Ministro Ruffolo) non dà conto della risorsa, del capitale Natura. Così, e il fenomeno appare in tutta la sua drammaticità nei Paesi in via di sviluppo esportatori di materie prime, il Bilancio dello Stato, che registra la minima variazione monetaria, è totalmente muto sui "costi" ambientali, sull'esaurirsi delle risorse, irriproducibili o comunque riproducibili in tempi lunghissimi. Di questo "impoverimento" dovuto ad una politica economica che "consuma" il capitale della Natura, non preoccupandosi di poterlo trasmetterre "intatto" nel suo valore alle generazioni future, di solito non si parla.
Il merito di questi due libri è di parlarne in maniera accessibile e seria. Insomma un invito ad uscire dal mondo di Pilandiaper addentrarci in quello più reale delle "risorse" globali . (R.M .)