Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
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Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 4 - OTTOBRE 1991



La gestione forestale

Il secondo stage per operatori di aree protette.

Il Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve, in collaborazione con il Parco Regionale del Crinale Romagnolo, ha organizzato nei giorni 27-28-29 maggio 1991 uno stage sulla gestione delle risorse forestali nelle aree protette. Il seminario, tenutosi presso il Centro Congressi dell'Acquedotto di Romagna a S. Sofia, si è composto di due parti.
Nella prima, sei, tra parchi e riserve, hanno portato il loro contributo di esperienze illustrando l'impostazione dei rispettivi strumenti di pianificazione della gestione forestale.
Nella seconda, i lavori si sono spostati nelle vicine Foreste Casentinesi.
Il seminario è stato coordinato e presieduto dal professor Umberto Bagnaresi dell'Università di Bologna, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Dottori in Scienze Forestali.
Dopo un breve saluto del Presidente del Parco del Crinale Romagnolo, Enzo Valbonesi, e una relazione del dottore Stefano Cavalli, membro della Segreteria Tecnica del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve, sull'importanza, sia quantitativa che qualitativa, degli ecosistemi forestali nelle aree protette e della necessità di adottare particolari norme e metodologie per la loro gestione, si è passati alla illustrazione delle sei esperienze maturate in altrettante realtà territoriali profondamente diverse, sia per gli aspetti ambientali che per l'organizzazione sociale presente in esse e per il tipo di assetto dato alle stesse aree protette. Il dottore Graziano Delmastro, direttore della Riserva Naturale del Bosco del Vaj, ha illustrato il piano di gestione forestale impostato su basi naturalistiche che, partendo da una conoscenza approfondita degli aspetti ecologici delle cenosi boschive, sviluppa le linee gestionali per soprassuoli forestali sino a qualche decennio fa utilizzati dall'uomo. Il dottor Elio Pulzoni, direttore della Riserva Naturale del Gran Bosco di Salbertrand ha quindi trattato i rapporti tra gestione dei grossi ungulati, come il cervo ed il capriolo, e la salvaguardia delle risorse del bosco; un equilibrio difficile da trovare e mantenere in molte zone naturali del nostro Paese.
Le problematiche gestionali dei boschi golenali di un grande fiume in un territorio fortemente antropizzato, è stato l'argomento dell'intervento del dottore Boscaini, estensore del Piano dei boschi del Parco Naturale del Ticino Lombardo.
L'interesse per il piano forestale del Parco Naturale della Maremma, illustrato dal dottore Remo Bertani, verteva in particolare sul fatto che, essendo uno dei parchi regionali più anziani ed avendo sollecitamente allestito la pianificazione forestale dopo pochi anni dalla sua istituzione, il Parco della Maremma è in fase di rinnovo del piano stesso. Un Parco quindi in grado di tirare le somme di un decennio di applicazione dello strumento gestionale delle risorse forestali in un regime di proprietà in parte pubblico ed in parte privato.
Un'altra realtà dell'Italia centrale è stata esaminata grazie al contributo del dottore Massimo Bedini, direttore della Riserva Naturale del Monte Rufeno, un'area protetta dove è prevalente la superficie boscata dominata dai querceti eliofili.
Infine l'intervento del dottor Ettore Sartori, incaricato della gestione del Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto, ha portato le problematiche delle foreste alpine, nelle quali estesa è la proprietà comunale e ancora attivo l'interesse al prelievo delle cospicue risorse legnose.
Le esigenze di bilancio dei piccoli Comuni montani e forme di tutela delle risorse naturali possono trovare, come in questo Parco alpino, possibilità di equilibrio e di convivenza dal Centro di S. Sofia alle Foreste Casentinesi realistica. All'interessante sequenza di espe- dove, sotto la preziosa guida del professore rienze è seguito il dibattito tra i circa trenta Michele Padula, è stata condotta una lunga iscritti al seminario, che ha portato ad allargare escursione con discussione 'in bosco' delle la discussione ad altri aspetti della gestione tematiche trattate. forestale nelle aree protette. Nel secondo giorno il seminario si è trasferito

(S.C.)