Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista Parchi:
tutti i numeri online
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 9 - GIUGNO 1993


I LIBRI

Parchi e Riserve Naturali nelle Marche
I quaderni del territorio/ il lavoro editoriale. £. 40.000
a cura di Valerio Paci e Franco Perilli

Il volume raccoglie e commenta con vari contributi la normativa nazionale e regionale in materia di aree protette.
L'introduzione dei curatori passa in rassegna i momenti più significativi e "fondanti" del dibattito politico e culturale sulle aree protette della Regione.
Alfredo Fermarelli e Francesco Ravaglia, dirigenti e funzionari del settore parchi e riserve della Regione, mettono a fuoco in maniera mirata gli obiettivi e la politica dei parchi e delle riserve perseguiti nella Regione.
E così possibile cogliere, insieme ai problemi spesso controversi, che si sono dovuti di volta in volta affrontare, e non sempre risolvere, anche il quadro complessivo delle varie realtà con le quali dovrà di nuovo misurarsi la legge regionale di adeguamento alla 394, attualmente in discussione al Consiglio regionale.
Chiude il quaderno un intervento di Rita Colantonio Venturelli che allarga lo sguardo e la riflessione alle esperienze nazionali europee in materia di pianificazione delle aree protette. L'attenzione dell'autrice si sofferma in particolare sulle esperienze della Germania da cui emergono anche le differenze rispetto alla realtà legislativa, ma soprattutto di impostazione scientifica, del nostro Paese.
L'augurio è che queste annotazioni contribuiscano a rendere meno discontinua, e talvolta svogliata, l'attenzione anche degli ambienti accademici" verso problemi che non possono rimanere appannaggio di pochi appassionati e volenterosi.

Terre protette a cura della Provincia di Roma Edizioni delle autonomie

Si tratta della seconda edizione di un volume che Parchi ha avuto già modo di segnalare al momento della sua uscita.
Lo riproponiamo all'attenzione dei lettori perchè il volume è stato arricchito con non poche aggiunte riguardanti le singole realtà provinciali, specialmente dopo l'entrata in vigore della legge 394.
Il libro, che conserva una sua attualità anche nelle parti "vecchie", consente grazie agli aggiornamenti apportati di valutare anche quel che è stato fatto o progettato tra la prima e la seconda edizione. Da questo punto di vista, come già nel quaderno sulle Marche, il merito del libro è anche quello di permetterci di cogliere le difficoltà e gli intoppi che ancora rendono tutt'altro che spedito il cammino dei parchi.

Provincia di Venezia. Speciale aree protette

In questo caso non di un libro si tratta, ma di un numero speciale della rivista della Provincia di Venezia.
Va detto intanto che questo fascicolo, al pari del libro della Provincia di Roma, conferma l'accresciuto interesse e impegno delle Province per una materia sulla quale solo da poco ne sono state chiamate ad assumere compiti e funzioni rilevanti in base a due importanti leggi: la 142 e la 394.
Lo "speciale" contiene un numero davvero ragguardevole di contributi di notevole livello sul dibattito attualmente in corso nel Paese; privilegiata è naturalmente la documentazione e la riflessione sulla realtà di Venezia e del Veneto.
In queste rapide note non è ovviamente possibile dar conto della ricchezza degli argomenti trattati, preferiamo perciò limitarci a sottolineare un fatto che meriterà più approfondite considerazioni. Finora la realtà dei parchi e delle riserve del nostro Paese, pur oggetto di dibattiti e polemiche, non è risultata granchè conosciuta e mappata . Ebbene pubblicazioni come quella di cui stiamo parlando, come le altre segnalate in questa rubrica, costituiscono tutte, pur nelle loro differenze, delle importanti tessere di un mosaico che si va sempre più arricchendo e precisando: quello delle aree protette del nostro Paese.
E anche questo un contributo da apprezzare per chi nelle più diverse sedi è oggi chiamato a costruire, come vuole la legge, un sistema nazionale di aree protette articolato in sistemi regionali.

A.A.A. Volontari offersi per proteggere la natura.

Il CTS per l'Ambiente, impegnato da anni nel campo del volontariato ecologico, invita gli Enti di gestione di parchi e riserve per richiedere volontari per svolgere lavori di manutenzione e conservazione ambientale all'interno del loro territorio. L'impiego di volontari nel mantenimento delle aree protette è largamente diffuso all'estero e specialmente negli Stati Uniti, dove è sentito da molti quasi un dovere. Il CTS per l'Ambiente, propone due tipi di volontariato ecologico: il volontariato 'puro, che è una forma di lavoro non retribuito e il participant founding". Quest'ultimo prevede il versamento di una quota che serve a sostenere direttamente il progetto di ricerca o il programma di conservazione a cui si prende parte. I volontari possono essere impiegati in attività di vario tipo, come la manutenzione di sentieri e strutture, censimenti di popolazioni, sorveglianza antincendio, controllo di nidi e aree di riproduzione, studi sul comportamento, eccetera.
L'intento del CTS, che grazie a questa sua attività è stato individuato dal Ministero dell'Ambiente tra le Associazioni di protezione ambientale, è quello di creare un ponte tra educazione ambientale, ricerca scientifica e conservazione della natura divenendo un punto di riferimento per Enti Parco, Università, Istituti di Ricerca e altre associazioni che si dedicano ad una attività in favore dell'ambiente.
Il CTS per l'Ambiente, mettendo a disposizione volontari e fondi, tenta di colmare, almeno in parte, questa lacuna, in quattro anni oltre 600 volontari hanno aderito a più di dieci progetti realizzati finora hanno riguardato principalmente la protezione e lo studio di specie animali in pericolo nella nostra penisola, come la tartaruga marina, il grifone, il cervo sardo, i cetacei, il camoscio d'Abruzzo. In alcuni casi il CTS per l'Ambiente si è inserito in programmi di portata internazionale, come quello portato avanti nelle zone umide di Oristano, in collaborazione con la LIPU e la Stazione Biologica de La Tur du Valais in Camargue, per lo studio del fenicottero.

Gli Enti Parco interessati ad avere maggiori informazioni possono mettersi in contatto con:
CTS per l'Ambiente via Nazionale, 66 - 00184 ROMA tel. (06) 4679252 - 4679317 fax (06) 4679207.