Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 14 - FEBBRAIO 1995


La rivista al suo 5° anno
Dopo 14 numeri della rivista (dal n. 1 al n. 13, più il numero "zero") proponiamo un bilancio sui risultati sino qui conseguiti.
L'aspetto più importane e positivo da evidenziare, che la rivista è riuscita quasi ad autofinanziarsi attraverso gli abbonamenti e la pubblicità. Mentre gli abbonamenti individuali, specialmente nell'anno appena concluso, sono cresciuti sensibilmente, quelli sottoscritti dai parchi registrano un andamento meno brillante, nonostante che nuovi parchi si siano affacciati sulla scena ed abbiano aderito al coordinamento: diciotto tra parchi e riserve hanno sottoscritto un solo abbonamento.
L'abbonamento individuale sul quale continuiamo a puntare anche attraverso una campagna di informazione costituisce il più significativo e tangibile attestato per la rivista. Chi decide infatti di sottoscrivere un abbonamento personale evidentemente apprezza ed è interessato a quel che scriviamo.
Un po' diverso è il discorso per gli abbonamenti sottoscritti dagli enti associati e diretti ad amministratori ed operatori dei parchi.
L'invio da parte dei parchi della rivista a singoli amministratori e tecnici è l'indispensabile premessa perché l'abbonato, in questo caso un addetto dei lavori, possa anche giudicarla e, aggiungiamo, eventualmente fame oggetto di critica e di proposta.
Sembrerebbe in sostanza, ma è un punto da approfondire e verificare non soltanto sulla base di superficiali 'impressioni', che la rivista incontri maggiori consensi tra chi si occupa di questi problemi in istituti universitari, associazioni ambientaliste e culturali piuttosto che tra gli amministratori delle aree protette.
L'altra fonte di entrata è quella della pubblicità che è andata aumentando ancor più speditamente e cospicuamente degli abbonamenti.
Ai privati sono andati aggiungendosi infatti enti pubblici, istituzioni regionali e, ma un po' meno, anche i parchi. Vale per le Regioni che hanno i parchi e vale soprattutto per i parchi stessi qualora decidessero, ad esempio, di pubblicare come previsto e richiesto dalla legge, i loro bilanci.
Passando all'esame delle uscite si noterà che la parte decisamente più rilevante è costituita dalle spese di stampa e di spedizione.
Le spese cosiddette redazionali (correzione delle bozze, traduzioni, eccetera) sono invece ridotte davvero all'osso perché finora non abbiamo dato alcun compenso a collaboratori fissi ed autori. Se dobbiamo essere grati a chi ha dimostrato una generosa disponibilità contribuendo validamente a fare di Parchi una rivista con un suo non trascurabile numero di lettori, non possiamo però pensare che anche in futuro potremo contare esclusivamente sull'impegno volontario che pure resterà fondamentale. La rivista ha bisogno infatti di qualificare ulteriormente alcuni suoi servizi su temi riguardanti il nostro Paese, ma anche esperienze straniere, come del resto abbiamo già cominciato a fare da alcuni numeri.
Si pensi inoltre a cosa significhi stampare una rivista come Parchi Lombardia alla quale in futuro potrebbero aggiungersi altri fascicoli similari di altre Regioni visto l'interesse che siamo riusciti a suscitare intomo a questi problemi.
Tutto ciò richiede un maggiore e più gravoso impegno 'redazionale' al quale non potremmo far fronte solo con l'impegno volontario.