Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 17 - FEBBRAIO 1996


Per un sistema nazionale delle aree protette
Nell'assemblea nazionale del coordinamento, tenutasi ad ottobre dello scorso anno a Firenze, decidemmo di rilanciare con forza l'iniziativa dell'associazione che in questi anni è cresciuta notevolmente e significativamente come dimostrano le oltre ottanta adesioni di parchi, riserve ed altri enti.
Le ragioni di questo rinnovato impegno stanno da un lato nei problemi sempre più complessi che pone la costruzione di una sistema nazionale delle aree protette e dall'altro nelle crescenti aspettative nei confronti dell'associazione e della rivista, che abbiamo riscontrato nei parchi ma anche nelle istituzioni regionali e locali.
Insomma al coordinamento si chiede di più e ci si aspetta di più e noi non vogliamo deludere chi ha riposto in noi tanta fiducia.
Sappiamo che ciò richiederà un grande sforzo politico, culturale, organizzativo ed anche finanziario.
Alcune misure le abbiamo già prese, altre le abbiamo in programma per dotarci di un minimo di strumenti operativi, anche informatici, e per stabilire sempre più stretti raccordi a livello regionale.
Abbiamo istituito una nuova sede operativa presso il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e rafforzato la struttura organizzativa dell'agenzia dei servizi per poter meglio corrispondere alle esigenze dei parchi.
Vogliamo insomma essere maggiormente e più puntualmente presenti nel dibattito sulle aree protette i cui problemi sono ancora troppo spesso affrontati con frettolosità e scarso approfondimento, ma vogliamo anche aiutare concretamente i parchi nella loro attività.
Siamo ben consapevoli naturalmente che ciò non sarà impresa facile perché le forze e le risorse disponibili sono ancora limitate; ma noi confidiamo molto sul sostegno degli associati, delle istituzioni ed anche dei nostri abbonati e lettori.
D'altronde dobbiamo contare soltanto sulle nostre forze non avendo finora, inspiegabilmente, ricevuto alcun aiuto dal Ministero dell'ambiente che pure non ci sembra davvero brilli per presenza e capacità di informazione.
Si tratta in effetti di una strana anomalia per un Paese in cui le rappresentanze istituzionali hanno sempre avuto significativi riconoscimenti e sostegni; si pensi ai Comuni, alle Comunità montane, alle Provincie e alle loro associazioni, alle quali per legge sono accordati ragguardevoli contributi.
Nel nostro caso invece di tali appoggi, peraltro regolarmente assicurati a molte associazioni ambientaliste, finora non abbiamo visto neppure l'ombra. Eppure in numerosi Paesi europei da anni associazioni e riviste analoghe alle nostre ricevono regolarmente concreti aiuti non soltanto finanziari.
Rimane perciò un mistero perché una rivista come questa, che è la sola oggi nel nostro Paese ad occuparsi specificamente di aree protette, non sia stata finora considerata meritevole di alcuna attenzione.
E' difficile pensare che ciò sia dovuto a semplice, ancorché colpevole, dimenticanza.
Ma non ce ne lamenteremo più di tanto, anche se era giusto ricordarlo. Noi naturalmente continueremo nel nostro lavoro, anzi lo intensificheremo cercando di essere sempre più di aiuto all'impegno che in questo momento è richiesto a tutti i parchi senza distinzione alcuna.
Verso quelli nuovi sarà nostra cura dedicare più spazio e attenzione, offrendo loro una 'tribuna' affinché si sappia cosa realmente sta accadendo, cosa concretamente si sta facendo.
A quelli regionali impegnati in molti casi in una fase delicatissima di passaggio e di transizione a seguito dell'entrata in vigore di nuove leggi regionali abbiamo dedicato uno speciale dossier, nonché un servizio sull'incontro tenutosi a Firenze tra gli assessori regionali ai parchi e il Coordinamento.
Sul complesso delle aree protette, su quel sistema nazionale di cui abbiamo approfonditamente discusso nell'assemblea di Firenze sulla base della relazione del presidente Bino Li Calsi (che pubblichiamo) vorremmo nei prossimi numeri poter riferire maggiormente e più specificatamente anche sulle esperienze di carattere tecnico-scientifico alle quali non ci pare si dedichi, anche nelle sedi preposte, molta attenzione.
Ecco i nostri propositi e impegni per l'anno che ci attende.
La loro riuscita dipenderà anche dall'appoggio e dall'aiuto di chi ci legge che fino a questo momento non solo non è mancato ma è andato estendendosi. E anche per questo vogliamo ringraziarli.