Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 23 - FEBBRAIO 1998

 

Osservatorio comunitario
a cura di Michele Migliori

La proposta della Commissione Europea per il quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione Europea
La politica dell'Unione Europea in materia di ricerca e sviluppo tecnologico trova la sua principale espressione nell'attuazione di programmi quadro (P.Q.) a valenza poliennale che ne definiscono le priorità di azione. Questa politica, malgrado la relativa modestia dei suoi mezzi (circa il 4% del bilancio comunitario), esercita un notevole impatto sulle attività di ricerca svolte nei singoli Stati membri ed ha portato, nel corso degli anni, allo sviluppo di numerose reti di collaborazione transeuropea. La realizzazione del programma quadro avviene tramite programmi specifici, sviluppati nel]'ambito di ciascuna azione, secondo linee ed obiettivi scientifici e tecnologici indicati nel programma quadro che definisce inoltre le norme particolareggiate di applicazione. I programmi di ricerca, rivolti ad imprese industriali, università ed organizzazioni pubbliche e private, sono gestiti direttamente dalla Commissione attraverso una complessa procedura di emanazione di Bandi, selezione ed esame delle proposte progettuali e stipula di contratti di ricerca. Ogni anno poi, la Commissione europea presenta una relazione sulle attività svolte nell'ambito dei singoli programmi specifici. Attualmente è in vigore il quarto Programma quadro (1994-1998) ed è in fase di definizione il quinto Programma 1998-2002. Il processo di definizione del quinto P.Q. si è avviato nel corso del 1996 con la presentazione, da parte della Commissione, della comunicazione "Inventare il domani: la ricerca europea al servizio del cittadino", (doc. COM(96) 332 del 10.7.1996) che ha avviato il dibattito sugli orientamenti del programma che determinerà l'azione dell'Unione in questo campo all'inizio del XXI° secolo. Nel corso del 1997, è stata poi presentata la proposta ufficiale della Commissione (doc COM(97) 142 del 30.4.1997) che ha avviato l'iter ufficiale di approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo. La proposta della Commissione prevede una concentrazione delle risorse su un numero limitato di obiettivi ed articolato in sei grandi programmi che affrontano problematiche specifiche (azioni chiave); tre programmi hanno carattere tematico: Scoprire le risorse della vita e dell'ecosistema (con azioni specifiche per salute e alimentazione, lotta contro le malattie virali ed altre malattie infettive, biotecnologica, gestione e qualità dell'acqua, interazione ambiente/salute, sviluppo integrato dello spazio rurale e costiero);
Sviluppare una società dell'informazione di facile impiego (sistemi e servizi per il cittadino, nuovi metodi di lavoro e commercio elettronico, sviluppo della multimedialità e delle nuove tecnologie);
Favorire una crescita competitiva e sostenibile (sviluppo di servizi e prodotti innovativi e di qualità, mobilità sostenibile e intermodalità, nuove tecnologie del mare e per l'aeronautica, sistemi e servizi energici avanzati, sviluppo della qualità di vita urbana).
Tre ulteriori programmi hanno carattere orizzontale: Ruolo internazionale delle ricerca europea (istituzione di cooperazioni scientifiche internazionali);
Innovare e far partecipare la PMI (piccole e medie imprese, attraverso un accesso facilitato, ai programmi di ricerca ed alle tecnologie avanzate al fine di favorire la creazione di imprese innovative;Accrescere il potenziale umano (formazione e mobilità dei ricercatori e migliore utilizzazione delle infrastrutture di ricerca).
Come si può constatare quindi il programma tocca tematiche che rappresentano sfide da affrontare per tener conto e confrontarsi con fenomeni che segnano in misura crescente la società europea ( la dinamica occupazionale, le esigenze sempre maggiori in materia di qualita della vita e della salute, la globalizzazione dell'attività economica ed il confronto con gli altri mercati internazionali). E auspicabile che con le risorse impegnate nell'attuazione di un programma di così vasta portata si riesca a raggiungere dei risultati per rispondere ai bisogni economici e sociali sopraevidenziati e vengano offerte effettive opportunità operative a imprese ed enti di ricerca diminuendo nel contempo quell'impatto burocratico ed amministrativo che fino ad ora ha caratterizzato, in negativo, la partecipazione ai progetti di ricerca comunitari.