Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 26 - FEBBRAIO 1999
  Il caso "C.F.S."

Al capezzale del CFS si stanno prodigando in molti con encomiabile impegno per scongiurare la dipartita di un Corpo glorioso e pieno di meriti.
Peccato che tra i commentatori di stampa e televisivi, che più di altri mostrano indignazione per questo premeditato delitto, non ce ne sia uno che ricordi perché questo Corpo si chiami da più di un secolo 'forestale'. Se questa definizione - come è banalmente evidente - sta a indicare che è preposto alle attività forestali, esse non dovrebbero passare alle regioni alle quali compete la gestione forestale? E razionale, è ragionevole, è logico pensare che alle regioni è trasferita la competenza ma non il personale? E che senso avrebbe passare alle regioni le competenze e trasferire - come qualcuno propone - il Corpo forestale ad un altro ministero?
Abbiamo visto anche noi in televisione i servizi dedicati alle encomiabili iniziative e presenze dei forestali laddove si caccia di frodo o si commettono abusi. Nel primo caso non sappiamo perché per vigilare sullo stretto di Messina si debba dipendere da Roma. Nell'altro ci chiediamo perché i forestali debbano essere impiegati in attività comunque diverse da quelle principali. Si sente dire che i forestali, malgrado qualche recente concorso, sono ancora pochi. Benissimo. Ma pochi per cosa?
La gestione forestale ha assunto negli ultimi anni nuovi caratteri e finalità che la collocano ormai con un ruolo strategico nelle nuove politiche ambientali e di protezione, non più affidata unicamente ai 'vincoli'. Ora che questa gestione passa in maniera più massiccia alle regioni essa avrà bisogno o no dei forestali? E se quelli che già ci sono sono pochi, come si dice, perché dovrebbero essere sottratti alle regioni e trasferiti ad altri i quali sulle foreste non hanno alcuna competenza. Le regioni cosa dovrebbero fare? Ma l'unità del Corpo va mantenuta, dicono alcuni, quasi si trattasse di un valore mistico, dimenticando un piccolo dettaglio ossia che il Corpo era unitario perché erano centralizzate le competenze e le funzioni. Ma ora che non sono più centrali che senso avrebbe conservare questa 'unità' ?
E si lasci perdere la storiella che così si disperderebbe un prezioso patrimonio di esperienze. Questo si disperderà sul serio se i forestali non opereranno dove devono sotto la responsabilità dei titolari di quelle attività in cui quel patrimonio si è formato ed è maturato.