Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 27 - GIUGNO 1999
Nuove riviste regionali nascono
Gianni Boscolo
 

Finalmente Piemonte Parchi, la ormai "storica" testata della Regione Piemonte, non è più sola. Il mese di luglio ha visto la nascita di due riviste regionali dedicate ai parchi. La prima è Parchi e riserve naturali, sottotitolo "Le aree protette della Lombardia". Trimestrale, 34 pagine più copertina, carta patinata edita da Il Verde editoriale, casa editrice milanese (che già pubblica da anni Acer e Folia) in collaborazione con la Regione. Il "motore" regionale è la Direzione Tutela Ambientale che fornisce un cospicuo contributo alla redazione, supportata da un comitato scientifico (Mario di Fidio, Francesco Sartori, Guido Tosi); direttore è Pier Giorgio Panzieri, dirigente del settore, direttore responsabile Giovanni Sala. Tiratura trentamila copie a distribuzione gratuita, costo per la regione per i quattro numeri annuali, "chiavi in mano", intorno ai 150 milioni. Il primo numero presenta alcuni articoli sulle varie tipologie dei parchi lombardi, quattro brevi articoli di divulgazione ed informazione, due pagine di "notizie" ed un 10/15 per cento di spazio occupato dalla pubblicità. Foto in generale belle e d'impatto, impaginazione gradevole (eccetto forse la cartografia: troppo di dettaglio e non molto leggibile quella generale, graficamente inadeguata quella specifica delle singole aree protette). I1 linguaggio è rigoroso ma anche scorrevole: insomma, un prodotto leggibilissimo e gradevole.
Il secondo neonato si chiama lnfinito ed è un supplemento della rivista bimestrale della Regione Marche dedicata all' ambiente (supplemento questo, a sua volta, di Regione Marche, periodico della regione). Questa pubblicazione (anch'essa su carta patinata) ha 32 pagine di foliazione più copertina, tira intorno alle 25 mila copie, distribuzione gratuita, niente pubblicità. Nasce da un finanziamento del Ministero dell'Ambiente per le aree protette della regione (200 milioni per i sei numeri previsti oltre alla realizzazione di altri strumenti informativi). Colophon tutto regionale (funzionari e direttori di parchi) più un redattore professionista di segreteria e redazione testi. Il primo numero è una "galoppata" su tutte le aree protette della regione con articoli informativi sul progetto APE (Appennino Parco d'Europa) e il coordinamento regionale dei parchi. I testi sono organizzati con un certo schematismo (in stile dépliant), l' impaginazione è un po' sciatta, squadrata, la riproduzione delle foto lascia a desiderare. Nonostante questo, il prodotto è una buona presentazione del patrimonio ormai consolidato di una regione che sta lavorando sodo sulle aree protette.
Non si può che essere compiaciuti che nascano due prodotti nuovi nel campo dell'informazione specializzata sulle aree protette prodotti dalle Regioni. Il settore vede da alcuni anni un semestrale della Valle d'Aosta (Environment, in via di diventare trimestrale) e dal 1991 il bimestrale Lagune edito dalla Regione Emilia-Romagna, assessorato all'agricoltura, finanziato dall'Unione europea (tiratura 13 mila a diffusione gratuita, cadenza bimestrale, costo intorno ai 300 milioni di cui una sessantina della regione). Lagune si occupa di zone umide, gestione del territorio, parchi e riserve e gestione ittica. Il già citato Piemonte Parchi (anno di nascita 1983) da quest'anno è diventato mensile, tira 30 mila copie (oltre ottomila abbonati paganti), con un costo per il Piemonte intorno ai 150 milioni annui. Insomma, il settore è in pieno fermento e dimostra una vivacità insperabile soltanto pochi anni fa. Tra l'altro crescono (anche se con qualche "decesso" di non facile rilevamento) i giornali dei singoli parchi che migliorano anche come "taglio" giornalistico, qualità dell'informazione, della grafica e della regolarità. Strumenti questi, come si è detto in diversi incontri sul tema della Federparchi, fondamentali per il rapporto con le popolazioni residenti.
Sarà interessante vedere come si attesteranno, per quanto riguarda i contenuti, nei prossimi numeri, permettendo una visione più netta e delineata del progetto editoriale che sottende alla loro nascita. Va segnalato che positivamente nel periodico lombardo già si parla di incremento della foliazione. Nonostante gli addetti ai lavori dei parchi lombardi, che hanno visto, negli ultimi mesi, ridimensionato il loro ruolo, siano scettici e traggano, di conseguenza, giudizi forse troppo "categorici" sull'operazione editoriale, il benvenuto nella "famiglia" non può che essere caloroso da parte di questa Rivista e di chi si occupa di informazione nelle e sulle aree protette.
Soltanto una piccola annotazione "di colore". E giusto e comprensibile, anzi doveroso, che presidenti di Regione ed assessori competenti vogliano "tenere a battesimo" iniziative così ambiziose ed impegnative. Tuttavia sono forse evitabili le "foto" che solitamente vengono riservate a specie in via di estinzione o per illustrare i gioielli naturali "di famiglia" che i parchi conservano.