Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 29 - FEBBRAIO 2000


Libri
 

Parchi di
Giampiero Donin Biblioteca
del Cenide Cannitello (R.C.)
(pp. 290, lire 63.000)

Il sottotitolo del volume (formato "album", come la rivista "Asferico" che presentiamo in questa stessa rubrica) parla chiaro e non lascia spazio a dubbi. In questo caso per parchi si intende "l'architettura del giardino pubblico nel progetto europeo contemporaneo". Come dire quanto di più lontano dal concetto di area naturale protetta e contemporaneamente valorizzata, che è invece la nostra idea di parco. Tuttavia il lavoro di Giampiero Donin presenta un indubbio interesse. All'attenzione del lettore vengono sottoposti progetti di giardini pubblici urbani realizzati nel Regno Unito, in Danimarca e Finlandia, in Olanda, in Austria, in Germania, in Francia, in Svizzera, in Italia, in Spagna e in Portogallo, e l'insieme offre un panorama di ricerche e di realizzazioni di grande livello qualitativo. Il prefatore, Franco Zagari, ritiene che dal complesso della ricerca architettonica presentata emerga la necessità di individuare un ruolo ulteriore per l'Italia. "Descrivere il parco europeo ha, nel nostro caso, anche il significato di una perorazione del compito civile dell'architettura dello spazio pubblico nel nostro Paese...". Noi che ci misuriamo con un tema apparentemente diverso, in quanto non riusciamo a concepire un parco - sia pure esso soltanto giardino pubblico - totalmente indipendente dalla flora, fauna geologia e storia di quel singolo angolo di paesaggio, e che immaginiamo l'intervento dello specialista (magari architetto) come completamento e coronamento di un processo di tutela, e non come intervento estraneo ed esterno, pure immaginiamo non solo possibile un dialogo tra differenti punti di partenza culturali, ma perfino opportuno. Il volume "Parchi" rappresenta quindi anche un segnale di avvertimento. È una spia che si accende, per ricordarci che non può durare all'infinito una completa separazione tra chi opera come se i giardini pubblici possano essere progettati alla stregua di un salotto o di un tinello, e chi sospetta che potrebbero essere parte delle problematiche delle aree protette, che non sono solo campane di vetro o sommatorie di divieti, ma anche (e forse soprattutto) percorsi multi disciplinari all'interno dei quali differenti competenze riescono a rendere fecondo l'intervento dell'uomo, senza offendere la storia e la natura, ma interpretandone la spinta al rinnovamento e alla crescita in limiti ecosostenibili. Non si tratta di semplici questioni teoriche. Accade spesso che piccole aree urbane vengano individuate come luoghi privilegiati per attuare politiche di tutela e di valorizzazione, e contemporaneamente si aprono questioni di arredo urbano, di tutela e di collegamento tra il sistema dei parchi cittadini (prevalentemente giardini pubblici, ma non solo) ed il sistema dei parchi provinciali e regionali, costituito prevalentemente da aree protette. È un vasto campo di discussione e di confronto che si apre di fronte a noi. Il volume di Giampiero Donin assieme ad altri meriti che riguardano l'interesse delle realizzazioni presentate ha anche il merito, forse involontario, ma reale ed attualissimo, di ribadire la necessità e l'urgenza di un dialogo interdisciplinare che approfondisca i temi ancora aperti nella vasta terra di nessuno che si apre tra i progettisti dei giardini pubblici e quanti mettono a punto i piani dei parchi. M.G.

 

Le aree italiane
con provvedimento
di tutela Osvaldo Locasciulli,
Ileana Napoleoni, Salvatore Palladino
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma,
1999 (pp. 135, s.i.p.)

La leggequadro nazionale 394/1991 prevede il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato delle aree protette rispondenti a determinati requisiti. La legge stabilisce, infatti, all'art. 5, che presso il ministero dell'Ambiente sia tenuto un elenco ufficiale delle aree protette. L'iscrizione nell'elenco è finora avvenuta secondo criteri definiti dal Comitato per le aree naturali pro-tette, soppresso con la riforma Bassanini, ed è condizione per l'assegnazione di finanziamenti statali attraverso il piano triennale delle aree protette. Ad oggi sono stati definiti ed approvati dal Comitato soppresso tre successivi elenchi: con deliberazioni del dicembre 1993, del dicembre 1995 e del dicembre 1996. A sua volta, con finalità e caratteristiche diverse, il CNR predispone dal 1991 con cadenza annuale una sua "lista delle aree con provvedimento di tutela in Italia" e la diffonde sia in cartaceo (il volume di 135 pagine che sto recensendo, e che è aggiornato al dicembre 1998), sia in rete telematica, (dove la lista è consultabile al sito http://pegaso.bio.uniroma1.it/gsap). La lista del Cnr completa l'informazione sulle aree protette, in quanto prende in considerazione ogni area per la quale sia stato emesso un provvedimento formale di tutela, statale o regionale, pur tenendo conto dell'elenco ufficiale depositato al Ministero: per ogni area iscritta in esso - infatti - se ne segnala l'iscrizione. A partire da questa edizione e per arricchire l'informazione vengono segnalate a parte, in una apposita appendice, anche le aree italiane protette dalle associazioni ambientaliste ma non soggette a provvedimento pubblico di tutela. Nel consigliare la consultazione di questo importante repertorio, segnaliamo i numeri che lo studio fornisce al 31 dicembre 1998: le aree protette italiane secondo il Cnr si articolano in 20 parchi nazionali, 148 riserve statali, 15 riserve marine, 45 zone umide, 107 parchi regionali, 235 riserve regionali. Per ognuna delle aree segnalate sono riportati nome, classificazione, estremi del provvedimento istitutivo iniziale, estensione, iscrizione nell'elenco ufficiale delle aree protette, eventuale classificazione internazionale. L'indice finale delle aree rimanda a ben 930 (in lettere novecentotrenta) toponimi. Anche se alcune aree vengono riportate più volte in quanto più volte segnalate per ragioni oggettive, questa cifra riassuntiva dell'indice del volume può dare al lettore l'idea della ricchezza di spunti che può fornire la lettura del prezioso lavoro prodotto dal Consiglio nazionale delle ricerche.

M.G.

 

Asferico Semestrale
di fotografia naturalistica
e birdwatching Luciano Vinco direttore editoriale
Trana edizioni, Boscochiesanuova, Verona (pp. 112, lire 25.000)

È nostra tradizione segnalare ai lettori la nascita di riviste in qualche modo "sorelle". Non ci era ancora capitato di individuare vincoli stretti e importanti di parentela con una rivista fotografica. Chi vive dall'interno della redazione le nostre dispute, o chi ha frequentato i nostri appuntamenti pubblici dedicati alla comunicazione dei parchi e sui parchi ha dimestichezza con le nostre forti e costanti riserve verso la pubblicistica della "bella immagine" che a nostro modo di vedere comprime la natura nel barattolo della cartolina, impedendo ed azzerando la conoscenza naturalistica più approfondita. Questa posizione (per certi versi ... "iconoclasta") non ci ha impedito di approda-re alla decisione di introdurre qualche immagine anche su "Parchi", e di apprezzare il lavoro del nostro amico e redattore Gianni Boscolo che, nelle vesti di direttore di "Piemonte parchi", dimostra con i fatti quanto, si possa andare avanti nel coniugare sapientemente l'immagine fotografica con la ricerca e la divulgazione "alte". È a partire da queste problematiche, e con la consapevolezza che occorra in Italia uno strumento editoriale in grado di favorire un nuovo e più qualificante rapporto tra la bella immagine professionale e la ricerca e la divulgazione naturalistica, che il destino ci ha fatto incontrare un esperimento editoriale e culturale che sembra averci letto nel pensiero. Nel nostro tavolo redazionale sono piovuti da Boscochiesanuova (Verona) i primi due fascicoli di quello che da tempo cercavamo, e che non avevamo ancora incontrato, assieme ad una proposta di collaborazione che giriamo immediatamente ai lettori che siano coinvolti in attività di gestione di parchi. Ma andiamo per ordine. Intanto va spiegato il nome. "Asferico" - se ho ben capito - non è un insulto in romanesco contro chi sia un po' più grasso del normale. È un termine tecnico legato alle ottiche fotografiche. Sono lenti che mettendo a fuoco i tre colori primari sullo stesso piano, evidenziano meglio il contrasto e riproducono i colori con maggiore pulizia. Con questo impegno, la rivista si propone con un singolare formato "ad album" con foto di grande pregio, accompagnate da schede di approfondimento sugli animali fotografati, sulle zone dove questi animali vivono, con una particolare attenzione ai parchi ed alle riserve. Nel secondo numero si precisa che l'iniziativa editoriale si sviluppa d'intesa ed in collaborazione con l'associazione dei fotografi naturalisti italiani (AFNI) e che il progetto editoriale mira a far conoscere la magica natura del mondo, ma anche le tecniche ed i piccoli "segreti" personali di ciascun fotografo per ottenere immagini sensazionali nel pieno rispetto della natura. Al secondo numero è allegato un supplemento, nel quale trovano spazio notizie utili e le cartine relative ai servizi della rivista. In concreto viene illustrata nel dettaglio la penisola di Varanger, il centro cicogne di Racconigi, la vena del gesso romagnola, San Gilla di Cagliari, ecc. Tutto questo è stato vero per i primi due numeri, pubblicati nel 1999. Il nuovo anno si presenta ricco di novità. A partire dal terzo numero, infatti, "Asferico" cambia periodicità e veste grafica, pur mantenendo la peculiarietà dei contenuti e la qualità della stampa e delle immagini. La rivista ora viene proposta nel formato standard (17 x 24), sarà quadrimestrale (tre numeri l'anno, come Parchi"), e - grazie alla diminuzione delle pagine - potrà essere offerta in abbonamento al prezzo assai contenuto di 30.000 lire annue. Per consentire una maggiore diffusione della rivista (che è davvero bella!) l'editore sta mettendo a punto una iniziativa attraverso la quale gli Enti Parco potrebbero diventare distributori della stessa. Chi fosse interessato a ricevere numeri di saggio, oppure a prendere accordi per distribuire nei centri visita "Asferico", può mettersi direttamente in contatto con Luciano Vinco, edizioni Trana, via Colletta, 16 - 37021 Boscochiesa-nuova (Verona). Il telefono/fax è 045.7050297.

M.G.