Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 31 - OTTOBRE 2000


Politica agricola comune ed aree protette
Mario Cerè, Mario Montanari e Claudio Ravaglia*
 



Il rapporto tra agricoltura e ambiente è da sempre uno dei temi prioritari che la Federparchi ha posto al centro della propria azione. Questa attenzione trova ulteriore alimento in questa fase di avvio della riforma delle Politiche comunitarie attuata con Agenda 2000.
Con la nuova "Politica di sostegno allo sviluppo rurale", disciplinata dal Regolamento (CE) n. 1257/1999, l'approccio comunitario, infatti, fa un passo ulteriore e significativo verso l' integrazione delle tematiche ambientali nella Politica agricola comune (PAC). La preservazione delle risorse naturali e la valorizzazione dell'ambiente e delle sue potenzialità diventano obiettivi fondamentali e sovraordinati e, per questo, gli strumenti di incentivazione per una gestione sostenibile dell'attività agricola vengono sensibilmente potenziati. La stessa, recente, Comunicazione della Commissione europea relativa all'attuazione dell' Iniziativa Leader+ nel periodo 2000-2006, indica per la prima volta in uno strumento di programmazione rurale la necessità del collegamento operativo con NATURA 2000.
L' agricoltura ed il turismo rurale sono le attività più diffuse nell' ambito delle aree protette ed i Parchi non possono quindi pensare di esimersi dal tenere questi temi sempre al centro della propria attenzione. Un ulteriore segnale di questa sensibilità è rappresentata dalla decisione di dedicare la "giornata europea dei Parchi" del prossimo anno al tema del rapporto tra ruralità ed aree protette.
Sono questi i motivi principali che hanno indotto la Federparchi a cimentarsi nella presentazione all'Unione europea di un Progetto di informazione sulla politica agricola comune rivolto agli operatori agricoli presenti nell' ambito dei Parchi. Nei mesi scorsi, infatti, è stata approvata una regolamentazione comunitaria (Reg. CE n. 814/ 2000) che dispone l' assegnazione a favore di organizzazioni europee, nazionali e regionali, di operatori attivi in agricoltura e nel mondo rurale, di associazioni di consumatori o di tutela dell'ambiente, di un cofinanziamento per azioni di informazione sulla PAC che siano utili a promuovere il nuovo modello agricolo europeo dello sviluppo rurale.
La Federparchi ha ritenuto di concorrere al bando comunitario nell'idea che l' eventuale ottenimento del finanziamento comunitario possa essere una importante fonte di sostegno per mettere a disposizione dei propri associati uno strumento ancora più incisivo per sistematizzare e dare omogeneità all'azione diffusa di dialogo con gli operatori rurali che, ormai quotidianamente, viene condotta dagli Enti Parco.

È stato quindi presentato il 31 ottobre scorso all'Unione europea il progetto "PAC&PARK", un programma di attività composto da quattro azioni integrate che dovrebbero essere condotte nell' arco di un anno a partire dal prossimo mese di aprile 2001 dalla Federparchi congiuntamente ai seguenti 10 parchi nazionali e regionali che hanno aderito all' iniziativa: Parchi Nazionali: Cilento e Vallo di Diano; Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna; Vesuvio.
Parchi Regionali: Conero; Delta del Po - Emilia Romagna; Etna; Maremma; Le Madonie; Migliarino-S.Rossore; Ticino Lombardo.
Il programma, che viene descritto di seguito, ha ricevuto anche il consenso e l' adesione del Ministero delle politiche agricole e forestali e prevede un costo complessivo di 406 milioni di lire, la metà dei quali messa a disposizione dai 10 Parchi ed il restante 50% richiesto a contributo comunitario.

Entro il febbraio 2001 la Commissione europea si esprimerà sui progetti ricevuti. La eventualità che "PAC&PARK" sia ammesso tra quelli finanziabili, oltre a comportare il poter disporre di un importante strumento di sostegno all'iniziativa dei Parchi italiani, assumerebbe anche un importante significato per quanto riguarda il ruolo attivo che le gli Enti gestori delle aree protette possono svolgere per sviluppare il dialogo tra agricoltura e ambiente ed il migliore utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalle politiche comunitarie.

Il Programma "PAC&PARK"
Si tratta, come si è detto, di un programma d'attività annuale, denominato PAC&PARK, che si rivolge agli agricoltori e agli altri operatori rurali presenti nei Parchi al fine di sviluppare una riflessione sul legame tra la conservazione e la valorizzazione delle risorse ambientali e gli obiettivi della PAC.
L'obiettivo del programma è quindi di contribuire alla comprensione, alla promozione ed all'attuazione del nuovo modello agricolo europeo implementato con la riforma di Agenda 2000 che è identificabile nel concetto di "Politica per lo sviluppo rurale" che ha quale particolare riferimento il ruolo multifunzionale che l'agricoltura può fornire in termini di beni e servizi per la collettività e per la gestione del territorio.
Il programma d'attività annuale si svilupperà attraverso quattro singole azioni specifiche fortemente interrelate tra loro che si configurano come le vere e proprie fasi di realizzazione. Ecco descritte in modo consequenziale le specifiche azioni proprio per dare conto della complementarietà delle stesse nell'ambito del programma proposto.

Azione n. 1: Incontri sistematici di sensibilizzazione e informazione con agricoltori e operatori rurali all'interno dei parchi.
Consiste in una serie di incontri sistematici di sensibilizzazione e informazione e di altri momenti di discussione e confronto con agricoltori e operatori rurali all'interno dei parchi. L'azione si realizzerà in varie fasi a partire dal mese di maggio 2001 fino al febbraio 2002.
L'azione avrà inizio con la presentazione del programma d'attività annuale alle organizzazioni locali degli agricoltori ed agli operatori rurali e agricoli in ogni Parco aderente al progetto. Tale iniziativa si realizzerà durante la Manifestazione nazionale dedicata alla Giornata europea dei parchi (nella settimana dal 21 al 27 maggio 2001). Verrà per questo predisposto un questionario che sarà validato dal Comitato tecnico-scientifico incaricato di supportare l'attuazione del programma. Esso sarà sottoposto ad almeno 20 imprenditori agricoli e rurali che operano all'interno dei 10 parchi aderenti al programma. Il questionario

(DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO DI FINANZIAMENTO DEI PROGETTI DI INFORMAZIONE)

SOVVENZIONI PER AZIONI DI INFORMAZIONE NEL SETTORE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE FINANZIATE DALL' UNIONE EUROPEA
A partire dal 2000 il Regolamento (CE) n. 814/2000 del Consiglio, del 17 aprile 2000, finanzierà annualmente azioni di informazione riguardanti la Politica agricola comune (PAC) a valere sulla linea di bilancio B1-382 a carico del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEAOG).

Il successivo Regolamento (CE) n. 1390/2000, pubblicato il 30 giugno 2000, ne precisa le modalità applicative e di presentazione delle proposte.

L' obiettivo del provvedimento è quello di informare gli agricoltori, il mondo rurale e, in alcuni casi, i cittadini in generale in merito alle prospettive ed agli obiettivi della Politica agricola comune, al fine di contribuire alla sua attuazione, alla sua comprensione ed alla promozione del nuovo modello agricolo europeo (politica dello sviluppo rurale).

La dotazione finanziaria annuale prevista è di 4,5 milioni di euro a carico della Sezione Garanzia del FEAOG. La Commissione europea prevede un tasso di cofinanziamento dei progetti pari al 50% dei costi ammissibili, e richiede progetti di entità compresa tra 25.000 e 500.000 euro.

I beneficiari possono essere assai diversificati: organizzazioni europee, nazionali e regionali di operatori attivi in agricoltura e nel mondo rurale, le associazioni di consumatori o di tutela dell' ambiente, gli enti pubblici nazionali o locali, la stampa scritta e audiovisiva, il mondo accademico, ecc..

Le tipologie di azione finanziabili sono altrettanto varie, devono produrre risultati di "valore europeo" e sono riconducibili alle seguenti attività: Seminari, Visite, Progetti didattici, Scambi di esperienze, Azioni informative integrate, Predisposizione di supporti (audiovisivi, pubblicazioni, ecc.), Presenza a manifestazioni fieristiche.

Per i progetti da attuare nel 2001 la scadenza di presentazione era fissata al 31 ottobre. È previsto che essi siano esaminati e approvati entro il dicembre 2000.

I progetti che saranno selezionati dovranno iniziare non prima del mese di aprile 2001 e concludersi entro e non oltre il 30 aprile 2002.

consentirà di precisare meglio gli obiettivi delle quattro azioni, di valutarne la portata innovativa ed il carattere dimostrativo.
Nell'ambito della manifestazione verrà allestito in ciascun Parco un apposito spazio espositivo sulla PAC come luogo specifico di coinvolgimento degli agricoltori affinchè possa essere facilitata la diffusione dell'informazione e la riflessione sulle problematiche agricole. Tale spazio espositivo verrà utilizzato anche per supportare le altre fasi dell'azione.
Infatti, nel periodo che va da settembre 2001 a febbraio 2002 presso ciascuno dei Parchi aderenti si realizzeranno tre specifici incontri con cadenza bimestrale. I primi due incontri serviranno per spiegare le riforme decise nel quadro di Agenda 2000, il terzo servirà ad informare gli stessi sulle potenzialità di un'agricoltura polifunzionale e rispettosa dell'ambiente.
Tutti gli incontri previsti saranno curati dai Direttori dei Parchi, assistiti da esperti di sviluppo rurale e coadiuvati dal Comitato tecnico-scientifico.

Azione n. 2 Teleconferenza sulla riforma della PAC ed il rapporto agricoltura/ambiente Sarà realizzata una teleconferenza internazionale Italo-Francese in collegamento con la Commissione europea, da tenersi in concomitanza con la Manifestazione nazionale dedicata alla Giornata europea dei parchi. La teleconferenza si svolgerà presso il Parco regionale del Ticino Lombardo e si terrà il 24 maggio 2001.
La teleconferenza avrà un taglio informativo rivolto soprattutto al mondo degli agricoltori e degli altri operatori del mondo rurale ma anche all'opinione pubblica in generale. Saranno presi in considerazione soprattutto gli aspetti della PAC di particolare importanza per i suddetti operatori quali: i programmi di sviluppo rurale, le opportunità di compensazione al reddito e l'attenzione delle organizzazioni di mercato ai parametri ambientali.
La tavola rotonda al centro della teleconferenza vedrà la partecipazione di diversi esperti del settore tra i quali sono individuati: Presidente Inea prof. Francesco Adornato, prof.ssa Elena Saraceno, prof. Giovanni Anania, prof. Franco Sotte. Essi saranno in collegamento con la DG Agricoltura rappresentata dal dr. Balthasar Huber. I relatori nel corso della teleconferenza saranno a disposizione sia dei partecipanti diretti al convegno che dei telepartecipanti.
La teleconferenza non sarà rivolta solo agli operatori rurali ma anche ad altri soggetti tra cui i giornalisti. La diffusione telematica dell'evento permetterà a chiunque sia interessato al tema di connettersi al sito web della Federparchi per seguire in diretta oppure per conoscere successivamente i temi affrontati e interagire con gli stessi relatori.

Azione n. 3 Predisposizione di pagine Internet e di strumenti di supporto.
L'azione si prefigge di produrre strumenti di supporto utili sia per accompagnare le altre azioni specifiche del programma che per arricchire le informazioni di carattere generale sulla PAC. L'azione si realizzerà dal mese di giugno 2001 al marzo 2002.
Per la realizzazione dell' azione si è pensato di ricorrere a strumenti d'informazione e comunicazione che tengano conto:

  • 1. delle normali esigenze quotidiane di comunicazione degli agricoltori e delle loro famiglie;
  • 2. del ricorso sempre più frequente anche in ambito rurale alle nuove tecnologie dell'informazione;
  • 3. della necessità di elevare la capacità professionale sia degli operatori rurali sia dei tecnici. Queste tre finalità vengono perseguite attraverso:
    • la realizzazione di un "Diario Verde dell'Annata agraria" comprensivo di un "Glossario della PAC" che entri nel merito della terminologia più utilizzata in sede comunitaria; di "PagineVerdi" ove riportare i principali strumenti d'intervento cofinanziati dall'Unione europea; di un "Indirizzario" dei servizi pubblici operanti sul territorio che possono soddisfare l'esigenza di informazione sugli strumenti medesimi;
    • la realizzazione di un Poster della PAC, moderno lunario ove riportare le principali opportunità offerte dalla PAC e le scadenze per accedere agli strumenti di sostegno comunitario disponibili;
    • l'istituzione di uno spazio specifico per la PAC nell'ambito del sito http://www.parks.it composto da pagine web dedicate in particolare al rapporto agricoltura-ambiente ed ai temi della

 

DALLA POLITICA AGRICOLA COMUNE ALLA POLITICA PER LO SVILUPPO RURALE
La Politica Agricola Comune (PAC) nasce praticamente insieme alla Comunità Economica Europea e ne costituisce uno dei pilastri, così come sancito dallo stesso Trattato di Roma del 1957 che, all' art. 38. recita "....
IL MERCATO COMU NE (LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI) PER I PRODOTTI AGRICOLI DEVE ESSERE ACCOMPAGNATO DA UNA POLITICA AGRICOLA COMUNE".
Lo stesso Trattato, all' art. 39 ne stabiliva queste finalità:

  • aumentare la produttività dell'agricoltura;
  • miglioramento delle condizioni di vita degli agricoltori, stabilizzare i mercati;
  • assicurare prezzi equi al consumo e gli approvvigionamenti La PAC si consolida dal punto di vista operativo con l' istituzione, attraverso il Reg. (CEE) n. 25/62 di un proprio specifico strumento finanziario:
  • il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEAOG).

Dal 1964 l'azione del FEAOG distingue il proprio campo di applicazione in due direzioni che vanno ad assumere una rispettiva autonomia:

  • la politica di sostegno al mercato, attraverso la sezione Garanzia del Fondo
  • la politica strutturale attraverso la sezione Orientamento del Fondo Da questo momento la PAC assume i caratteri che anche oggi conosciamo sviluppandosi attraverso alcune grandi riforme (in particolare la riforma Mansholt del 1972 e la riforma McSharry del 1992) che hanno via via ridotto l' intervento di sostegno alle politiche di mercato dando sempre più spazio alla componente di politica strutturale.

Questo processo ha avuto la sua ultima espressione in Agenda 2000 che ha definitivamente consolidato la POLITICA DI SVILUPPO RURALE come pilastro dell'Unione europea e quindi con una visione non più settoriale, ma rivolta alla funzione di interesse per l' intera collettività europea che il sostegno all' agricoltura deve assumere.
La Politica di sviluppo rurale ha la sua base normativa nel Regolamento (CE) n. 1257/99 del Consiglio, del 17 maggio 1999 "sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) e che modifica ed abroga taluni regolamenti".
Le finalità di questa regolamentazione è di attuare una politica integrata di sviluppo rurale sostenibile servendosi di un solo strumento giuridico che assicuri una migliore coerenza fra lo sviluppo rurale e la politica dei prezzi e dei mercati della PAC e promuovere tutte le componenti dello sviluppo rurale incoraggiando la partecipazione degli imprenditori agricoli locali.
Il regolamento definisce il quadro del sostegno comunitario per uno sviluppo rurale sostenibile a partire dal 1° gennaio 2000. Esso accompagna e integra gli altri strumenti della politica agricola comune e della politica strutturale comunitaria ed abroga, a questo titolo, i precedenti regolamenti relativi al FEAOG (4256/88), l'obiettivo 5 a (950/97, 951/97, 952/97 e 867/90), le misure di accompagnamento della riforma della PAC del 1992 (2078/92, 2079/92 e 2080/92) e l'aiuto strutturale alla silvicoltura (1610/89).

Le misure di sviluppo rurale ammissibili a titolo del regolamento sono suddivise in due gruppi:

  • le misure d'accompagnamento della riforma del 1992: prepensionamento, misure agroambientali e imboschimento, nonché il regime relativo alle zone svantaggiate (indennità compensative);
  • le misure di ammodernamento e diversificazione delle aziende agricole: investimenti nelle aziende agricole, insediamento di giovani agricoltori, formazione, sostegno agli investimenti negli impianti di trasformazione e commercializzazione, aiuto complementare alla silvicoltura, promozione e riconversione dell'agricoltura.

Il quadro di riferimento della Politica di Sviluppo rurale trova completamento nell' Iniziativa Comunitaria Leader+, che permette di accompagnare le altre Politiche comunitarie rivolte al territorio rurale con azioni caratterizzate da una impostazione innovativa, dimostrativa e proiettata verso la cooperazione tra territori.

RIFERIMENTI NORMATIVI Regolamento (CE) n. 1257/1999 "sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) e che modifica ed abroga taluni regolamenti" (Gazzetta ufficiale CE L 160, 26.06.1999) Disposizioni d'applicazione

  • Reg. (CE) n. 1750/1999 della Commissione, del 23 luglio 1999, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale (G.U.C.E. L 214, 13.08.1999)
  • Reg. (CE) n. 2603/1999 della Commissione, del 9 dicembre 1999, recante norme transitorie per il sistema di sostegno allo sviluppo rurale istituito dal Reg. (CE) n. 1257/1999 del Consiglio (G.U.C.E. L 316, 10.12.1999)
  • Regolamento (CE) n. 2075/2000 della Commissione, del 29 settembre 2000, recante disposizioni di modifica del Regolamento (CE) n. 1750/1999. (G.U.C.E. L 246, 29.09.2000)
  • Comunicazione 2000/C139/05 del 14 aprile 2000 della Commissione agli Stati membri recante gli orientamenti per l'iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+) (G.U.C.E. C 139, 18.05.2000).

 

ALCUNI STRUMENTI COMUNITARI DI INTERESSE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE

INTERREG III
Riprende l'azione di INTERREG II (cooperazione transfrontaliera e transnazionale) e la estende alla cooperazione interregionale. La Comunicazione 2000/C 143/08 traccia gli Orientamenti per gli Stati Membri (Gazzetta Ufficiale CE n.143 del 23.05.2000).
Interreg III si propone tra l'altro una migliore gestione degli ecosistemi attraverso questi campi di azione della cooperazione:

  • transfrontaliera (volet A)-si attua tra regioni contigue dei diversi Stati membri. Le regioni di confine interno ed esterno dell'Unione possono elaborare congiuntamente progetti di sviluppo.
  • transnazionale (volet B)-si attua all'interno di aree geografiche determinate. Lo scopo è quello di favorire l'elaborazione di un approccio comune per il proprio sviluppo di vasti gruppi di regioni.
  • Interregionale (volet C)-si attua in tutte le regioni dell'Unione per promuovere lo sviluppo e la creazione di reti. Gli Stati membri hanno presentato entro il 22 novembre 2000 i programmi alla Commissione. Per quanto riguarda il volet C, la relativa programmazione sarà rinviata al prossimo anno. Per l' Italia sono stanziati 426 milioni di Euro di quota per il periodo 2000-2006

 

AZIONI INNOVATIVE (art. 22 del Reg. CE n. 1260/1999)
Spetta alle singole Regioni elaborare e presentare direttamente alla Commissione proposte di programmi entro il 31 maggio 2001 che contengano pratiche e metodi sperimentali e dimostrativi finalizzati a migliorare la qualità degli interventi a titolo degli Obiettivi 1,2,e3.

Le priorità previste da dette azioni sono:

  • Identità regionale e sviluppo sostenibile.
  • Economia regionale fondata sulla conoscenza e sull'innovazione tecnologica
  • La società dell'informazione al dello sviluppo regionale

LIFE
Con il Reg. (CE) n. 1655/2000 viene rilanciato LIFE, lo strumento finanziario per l' ambiente. Come nelle passate programmazioni il suo campo di applicazione riguarderà tre settori tematici: LIFE Ambiente, LIFE Natura e LIFE Paesi terzi. Dal 2000 al 2004 sono stanziati a livello europeo 640 Milioni di Euro dei quali sia a LIFE Ambiente che a LIFE Natura è riservato il 47%, il restante 6% delle risorse è destinato a LIFE Paesi Terzi.

LEADER+
L'Iniziativa Comunitaria Leader+, permette di accompagnare le altre Politiche comunitarie rivolte al territorio rurale con azioni caratterizzate da una impostazione innovativa, dimostrativa e proiettata verso la cooperazione tra territori. La Comunicazione 2000/C139/05 del 14 aprile 2000 della Commissione agli Stati membri recante gli orientamenti per l'iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+) (G.U.C.E. C 139, 18.05.2000) indicata tra i quattro temi da porre al centro dei Piani d'Azione Locale la "valorizzazione delle risorse naturali e culturali, compresa la valorizzazione dei siti di interesse comunitario NATURA 2000". Per l' Italia sono stanziati 284 milioni di Euro di quota FEAOG per il periodo 2000-2006.

multifunzionalità dell'agricoltura. Tale spazio oltre ad informare puntualmente sull'attuazione del programma di informazione, si prefigge di diventare un punto di riferimento durevole per gli agricoltori che operano nei Parchi e nelle aree protette. Inoltre permetterà di individuare altri link utili ad approfondire le conoscenze sulla Politica di sviluppo rurale;
la pubblicazione di un "Rapporto finale di Valutazione del Programma d'attività" a cura del Comitato tecnico-scientifico. Tale rapporto, oltre a dar conto dell'esperienza maturata con il presente programma di attività, potrà costituire un utile strumento di approfondimento sia per gli agricoltori sia per i tecnici che operano in ambito rurale.

Azione n. 4 Scambi di esperienze presso altre realtà nazionali ed europee.
L' azione di trasferimento delle informazioni e conoscenze è particolarmente importante per quanto riguarda le problematiche che devono essere affrontate da chi opera in parchi e, in generale, in aree soggette a vincoli ambientali. Infatti in queste aree la conservazione dell' attività agricola è possibile e vantaggiosa se si è in grado di applicare le opportunità e gli strumenti offerti dalla PAC in materia agroambientale e anche per avvicinarsi al nuovo modello europeo di sviluppo rurale.
Il confronto con chi ha risolto positivamente le implicazioni legate all' applicazione delle buone pratiche agricole costituisce un forte incentivo, in termini di motivazioni per gli agricoltori che si apprestano ad avvicinarsi alle problematiche agroambientali e dell'agricoltura multifunzionale. L'azione di cooperazione interregionale e transnazionale che si intende sviluppare facilita la creazione di reti stabili tra gli agricoltori europei che operano nei parchi attraverso il confronto tra gli operatori determinando un valore aggiunto a livello europeo.
L' azione specifica, che si realizzerà tra il mese di giugno 2001 ed il febbraio 2002, consiste nell'effettuazione di scambio di esperienze. Si prevede per questo di costituire un gruppo di agricoltori dei parchi del Sud Italia (Etna, Madonie, Cilento, Vesuvio), un gruppo del Centro Italia (Maremma, Migliarino-S. Rossore, Conero) ed uno del Nord Italia (Foreste Casentinesi, Ticino, Delta del Po). Ciascun gruppo potrà così svolge* Consulenti di "Pragma", incaricata da Federparchi di redigere il progetto Pac & Park

re una visita presso un parco di un'altra area del territorio nazionale. Queste visite, oltre a consentire la funzione di scambio di esperienze tra realtà diverse, permetteranno anche di individuare tra gli agricoltori più motivati ed attivi un ulteriore gruppo che avrà il compito di effettuare uno scambio presso un Parco naturale francese.
I risultati di quest'ultima visita saranno riportati dagli agricoltori stessi ai propri colleghi che in precedenza avevano partecipato agli scambi interregionali attraverso uno specifico incontro coordinato dalla Federparchi.

I principali soggetti professionali che realizzeranno il Programma d'attività sono così individuati:

  • a) nel Comitato tecnico-scientifico di cui faranno parte: 3 esperti accademici, un rappresentante del Ministero delle politiche agricole e forestali, un rappresentante del Ministero dell'ambiente, un rappresentante dell'Inea, un rappresentante delle organizzazioni agricole, un rappresentante delle associazioni ambientaliste, un rappresentante dei parchi nazionali, un rappresentante dei parchi regionali;
  • b) da consulenti qualificati ed esperti dello sviluppo rurale che saranno puntualmente individuati nella fase preparatoria;
  • c) dal personale tecnico dei parchi aderenti al programma.

Costi previsti per il programma e le singole azioni
AZIONE COSTO in Euro COSTO in Lire % sul Totale

  • 1 - Incontri di e informazione 95.725 185.349.446 45,6
  • 2 - Teleconferenza sulla riforma della PAC 20.537 39.765.177 9,8
  • 3 - Pagine Internet e strumenti di supporto 51.550 99.814.719 24,5
  • 4 - Scambi di esperienze 42.310 81.923.584 20,1

Totale PROGRAMMA 210.122 406.852.925 100