Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 37 - OTTOBRE 2002


LE VOCI DEI PARCHI
Ricerca mirata della redazione di “Piemonte Parchi”
Di Gianni Boscolo
Ci sono e si fanno sentire.
Ma quante sono? La redazione di Piemonte Parchi ha effettuato una ricerca mirata sulla comunicazione nei parchi italiani. Oggetto principale dell’indagine i periodici, ovvero giornali, newsletter, bollettini, e quant’altro le aree protette utilizzano per far conoscere la loro attività. I dati raccolti ci dicono che la tiratura complessiva nel corso di quest’anno è lievemente aumentata, superando le duecentomila copie. Tutto ciò grazie in particolare ai parchi regionali, dove i periodici sono passati da 17 a 29 nel 2002.
I dati che seguono sono stati presentati all’ultimo workshop sulla comunicazione tenutosi a Roma nella sede Federparchi nel maggio scorso.

Sul sito Parks.it
Dei 45 periodici presenti su Parks.it, 10 in realtà non escono più. Al contrario, 8 escono ma non sono presenti sul sito.

Riviste di regioni e province
Rispetto ai dati del 2001 (che furono presentati al workshop del Conero nel maggio di quell’anno), due hanno sospeso l’uscita (“L’Infinito” della Regione Marche e “Eolo” della Regione Sicilia). Inoltre “Parchi e riserve della Lombardia” non è più edito dalla regione ma direttamente da Il Verde editoriale. Non si è tenuto conto dei dati di Piemonte Parchi (mensile, nato nel 1983, 35 mila copie di tiratura).
Due di queste riviste sono nate nel 2001, due tra il 1995 e il 2000. Una pubblicazione è a cadenza semestrale, le altre tre trimestrale. Una delle riviste nate nel 2001 è “Il Giornale dei Parchi” della Provincia di Parma (edito dalla provincia o dai parchi in consorzio?) ex giornale deli Boschi di Carrega (il progetto iniziale prevedeva invece una giornale dei parchi emiliani).

Parchi nazionali
Su 20 realtà, 13 hanno una propria rivista o periodico e, rispetto all’indagine precedente, 3 hanno sospeso le pubblicazioni (Abruzzo, Arcipelago Toscano e Pollino), mentre “Aspromonte”, rivista dell’ omonimo Parco, ha cambiato il suo nome in “Vivere il Parco” e da bimestrale è diventata mensile.
Due sono nati tra il 1990 e il 1995 compreso, 8 tra il 1995 e il 2000, uno nel 2001 e due nel 2002.
La maggior parte ha cadenza trimestrale (6) mentre tre sono mensili, due quadrimestrali, un bimestrale e un annuale.

Parchi regionali
Sono 77 più i piemontesi, di cui si da notizia a parte.
Di questi, 22 hanno un loro periodico (il Sirente Velino non risponde. L’anno che vede la nascita del maggior numero di pubblicazioni è il 2001 (14) mentre tra il 1990 e il 1995 se ne contano 5, tra il 1995 e il 2000, 9 e uno nel 2002.
Sei sono semestrali e altrettanti quadrimestrali, mentre 9 hanno cadenza trimestrale e 2 bimestrale.
Tra i parchi regionali del Piemonte (compreso il parco provinciale del Lago di Candia ma esclusi i due nazionali), 9 hanno pubblicazioni periodiche (il Sacro Monte di Crea ne ha due, una più strettamente legata al parco ed al territorio, l’altra specifica sui Sacri monti).
Due riviste sono nate tra il 1990 e il 1995, 3 tra il 1995 e il 2000, 3 durante il 2001 e 2 nel 2002. Tra queste, 3 escono semestralmente, 3 sono a cadenza quadrimestrale, due trimestrale e un bimestrale.

Redazioni
Tranne 4, le pubblicazioni dispongono di una redazione, che conta generalmente un numero massimo di 4 addetti, la gran parte interni all’ente parco (34), mentre negli altri 15 casi si tratta di esterni.

Tiratura
Complessivamente é superiore alle 200 mila copie, così suddivise: 14 con tiratura inferiore alle 5 mila copie, 15 compresa fra le 5 e le 10 mila, 4 tra 10 mila e 20 mila, 7 tirano 20 mila copie ed infine 5 tirano oltre 20 mila copie.

Distribuzione
Sono tutti (eccetto due di cui si pagano alcuni speciali) distribuiti gratuitamente attraverso varie forme. Soltanto due sono presenti anche nelle edicole e 7 hanno scelto la formula di essere legati ad altri giornali locali. Ne consegue che sono in 36 ad essere regolarmente registrati. La pubblicità é assente in 35 casi mentre nei sette in cui viene utilizzata non supera mai (salvo un caso) il 10%.

Un bilancio
Senz’altro positivo. Nel 1993, infatti, la prima volta che si discusse di informazione e comunicazione dei parchi, i periodici erano una realtà nascente.
Aspetto quantitativo a parte, i dati non ci rendono edotti sulla qualità dei prodotti (non soltanto quelli periodici) che i parchi realizzano. C’è ancora dunque lavoro da fare.
Un dato è certo: la situazione generale della protezione della natura nel nostro paese, richiede uno sforzo supplementare e innovativo. Uno sforzo che sappia rinnovare anche il linguaggio e modi e tempi della comunicazione, che deve essere diretta, puntuale, precisa, ma soprattutto in una logica di “sistema”.
Opportunità che la Grande Rete potenzialmente offre. Ai “comunicatori” dei parchi il compito di saperle coglierle integrandole con gli strumenti tradizionali.

Per saperne di più, naviga sulla sezione: “Materiali per comunicare” della rivista Piemonte Parchi, all’indirizzo: www.regione.piemonte.it/parchi/rivista/comunica.htm