Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 38 - FEBBRAIO 2003


FINLANDIA, TRA PARCHI E NUCLEARE
Il fabbisogno di energia rischia di compromettere una consolidata politica ambientale
Terra di foreste, laghi e fiumi, la Finlandia vanta una superficie complessiva di centoventimila chilometri quadrati di aree protette, una superficie enorme gestita da Metsähallitus, l’Ente finlandese parchi e foreste. Settemilatrecento i chilometri quadrati occupati dai parchi nazionali.
Scottata dal disastro nucleare di Chernobyl, negli anni Ottanta, non a caso la Finlandia è stata considerata negli ultimi anni tra i paesi a più alta sensibilità ambientale (superando gli altri paesi scandinavi, presenta il più alto indice di sostenibilità al mondo).
L’esteso sistema della aree protette finlandesi, valutabile su scala europea, forma un tassello di rilievo nel sistema mondiale dei parchi nazionali e delle riserve naturali.
Scopo dell’istituzione dell’ente, che risale alla fine del XIX secolo (ha quasi 150 anni!), è quello di “conservare agli inizi del nuovo millennio, per l’attuale generazione e per quelle future, una campionatura adeguata di tutti gli ecosistemi e biotipi delle aree di pregio ecologico della Finlandia, ivi incluse le loro variazioni biogeografiche e i successivi stadi dell’evoluzione naturale degli stessi”. Nell’ambito della rete finlandese convivono aree protette completamente diverse quanto a dimensioni, collocazione, soluzione gestionale e di tutela: tutte insieme concorrono a formare quella “complessità mutuamente complementare” della quale il governo del paese scandinavo va particolarmente orgoglioso. Alla porzione di territorio gestita direttamente da Metsähallitus si aggiungono le riserve gestite dall’indipendente Istituto finlandese per la ricerca forestale, tra cui figurano i parchi di Koli e di Pallas-Ounastunturi. Una buona parte del patrimonio forestale della Finlandia (il 70%) dell’intero territorio nazionale) appartiene alle grandi società che producono legname e derivati ma crescente è la porzione del territorio non sfruttato e che entra a far parte del sistema delle aree protette.

Lapponia: le aree protette più frequentate
I parchi più vasti ed incontaminati- le wilderness reserves- si trovano prevalentemente in Lapponia, nella Finlandia settentrionale.
A nord del Circolo polare artico (Napapijri).
Si chiamano Lemmenjoki, Pallas- Ounastunturi e Urho Kekkonen. Quest’ultimo, intitolato ad un ex presidente e situato nel nord est della Finlandia, è assai popolare tra gli escursionisti, comprende ampie distese di tundra ed è popolato da renne.
Il più antico, anch’esso in Lapponia, è il già citato Pallas-Ounastunturi. Risale –come pure il parco Pyätunthuri- al 1938.
Sulla base delle ultima sei inchieste effettuate (inizio 2002 -Annual Report), 563.750 sono stati nel 2001 i frequentatori dei centri visite e dei servizi clienti mentre 852.000 sono stati i visitatori dei parchi nazionali.
E se non sembrano esserci particolari problemi per la gestione, sempre meglio funzionano i rapporti di collaborazione transfrontalieri tra Finlandia, Russia, Svezia e Norvegia.
Cinque aree protette appartenenti a diverse tipologie formano insieme ad altrettanti parchi russi il sistema “Friendship Park”- Parchi dell’Amicizia. Scopo di questa associazione è favorire la ricerca in campo ambientale e la cooperazione sul piano della conservazione in Finlandia ed in Russia, oltre alla protezione degli habitat forestali delle renne selvatiche (Rangifer tarandus fennicus).
Un rapporto di cooperazione diretta è stato avviato tra i parchi nazionali Oulanka (Finlandia) e Paanajarvi (Russia) particolarmente interessati allo studio delle forme dello sviluppo sostenibile. Altri rapporti di collaborazione sono in corso con aree protette norvegesi (Ovre Anarkokka National Park) e svedesi, in adesione al progetto Unesco per il Mar Baltico.

Contraddizioni
Rosee prospettive, ad una prima valutazione, per il sistema delle aree protette della Finlandia che da 33 saliranno a breve a 36. Tuttavia non possono sfuggire operazioni non certamente in linea con questo generale e ormai collaudato orientamento: molto impopolare è infatti risultato il programma di tagli alla secolare foresta nella regione di Metsakyla, in particolare nel territorio comunale di Taivalkoski.
Dal 2001 Metsähallitus ha pianificato di eliminare decine e decine di ettari di bosco, in aree lacustri definite peraltro habitat di pregio. Questo significa la morte di abeti, pini scozzesi , licheni arborei che circondano vecchi tronchi e di varie tipologie di latifoglie che hanno un ruolo preciso nella biodiversità. Un programma contro il quale di sono ribellati ambientalisti e non solo loro.
E fanno discutere le alte percentuali rispetto all’inquinamento delle falde idriche a causa degli scarichi agricoli ed industriali e la crescente eutrofizzazione che incombe sulle aree marine Ma ancor più grave e preoccupante è la questione nucleare, verso la quale le maggiori istituzioni mantengono un atteggiamento ambiguo.
Solo qualche mese fa il Parlamento si è pronunciato a favore della realizzazione di un impianto nucleare, il quinto in Finlandia. La nuova centrale dovrebbe sorgere sul Golfo di Botnia e supplire al forte bisogno energetico della Finlandia. Una scelta obbligata- sostengono i firmatari della proposta- ma che proprio non viene digerita, da una popolazione che ha subito l’ondata nucleare di Chernobyl e che accusa i propri governanti di essere tornati indietro di decenni.
E non viene certo compresa dai paesi confinanti dove si teme una pericolosa inversione di tendenza dal paese più verde d’Europa.