Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 41 - FEBBRAIO 2004
 


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EDITORIALE

Questo primo numero di Parchi del 2004 non reca la firma dell’editore Maggioli. La decisione di riprenderne direttamente la stampa è dovuta alla esigenza di rilanciare la rivista, accrescerne i lettori abbonati ed anche di raccogliere una pubblicità che ci aiuti nello sforzo intrapreso. Obiettivi che non ci sarebbe stato possibile realizzare con l’editore.
Le ragioni di questa scelta, che sappiamo benissimo richiederà un notevole e non semplice impegno da parte della redazione e di Federparchi, risiedono innanzitutto nella crescita della nostra associazione che ha superato le 130 adesioni. Praticamente tutti i parchi nazionali e regionali e numerose altre aree protette anche marine fanno capo alla nostra federazione. Da qui l’esigenza di far corrispondere sempre più la nostra rivista alle necessità molteplici di un sistema di aree protette forte, diffuso e maturo. Necessità che attengono sia alla diffusione che ai contenuti della rivista.
Per quanto riguarda la prima bisogna finalmente riuscire a raggiungere tutte le aree protette e i tanti amministratori e operatori impegnati in una gestione che richiede sempre maggiore informazione e approfondimento politico, culturale, tecnico dei problemi e delle molteplici e varie esperienze in corso.
Questo sforzo di allargamento della diffusione deve essere sostenuto da un uguale impegno perché la rivista anche nei contenuti riesca a rappresentare ed esprimere più compiutamente e validamente le nuove esigenze e i risultati conseguiti in questi anni. Sappiamo di partire da una esperienza a tradizione ormai consolidati, riconosciuti e apprezzati, il che ci rende fiduciosi per il futuro. Un futuro che molto probabilmente vedrà altri strumenti affiancarsi alla rivista per iniziativa anche di privati e che quindi arricchirà complessivamente la nostra presenza nel panorama della informazione e comunicazione. Questo ulteriore salto della rivista richiederà sicuramente nuovi coinvolgimenti, nuovi apporti qualificati dall’interno e dall’esterno del mondo dei parchi e delle aree protette, perché i contributi riescano a coprire l’intera gamma delle problematiche attinenti alla gestione e al ruolo di un soggetto istituzionale non più precario o in prova.
Che ciò avvenga in un momento di crescita per noi ma anche di delicati problemi sul piano generale di cui sono testimonianza le troppe situazioni a rischio per tensioni, bracci di ferro ed anche azioni chiaramente illegittime (quali i troppi commissariamenti), non può che essere di sprone a fare bene ciò che ci compete. Siamo certi che per questo rilancio della rivista non mancheranno gli apporti indispensabili che oggi i parchi, più di ieri, sono in grado di assicurarci.