Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 41 - FEBBRAIO 2004




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COSA SI MUOVE NELLE LEGISLAZIONI REGIONALI

Della proposta di legge Lombarda ho scritto ampiamente nel numero precedente della rivista. Ma ci sono anche altre regioni che stanno preparando o hanno predisposto proposte di modifica alla loro legislazione sulle aree protette. Altre ancora ne avrebbero bisogno e farebbero bene a pensarci.
Tra queste ultime - alla luce anche di quanto è accaduto e di cui abbiamo parlato anche sulla rivista - annovererei senz’altro le Marche.
Senza tornare sulla vicenda del Conero, non vi è dubbio che quel tipo di gestione consortile decisa molti anni fa e a più riprese considerata bisognosa di correzioni e revisioni alle quali peraltro non si è messo poi mai mano, andrebbe finalmente riconsiderata.
Pensare che determinate situazioni dipendano unicamente da accordi politici e non anche da modalità istituzionali che possono favorire la ‘leale collaborazione’ tra tutte le istituzioni comunque e da chiunque gestite è un grave errore.
Chissà se quanto è accaduto indurrà a qualche riflessione di questo tipo.
Nell’attesa dobbiamo segnalare che alcune regioni oltre alla Lombardia hanno messo mano a proposte di revisione delle loro legislazioni anche in realtà dove esse hanno fatto buona prova.
La Sicilia è tra queste sebbene finora sia stato anticipato soltanto, con un decreto l’apposizione di un ticket di ingresso per tutte le aree protette dell’isola.
Sul resto sappiamo solo di ‘emendamenti’ avanzati d’intesa dalle associazioni ambientaliste ad un testo non ancora (crediamo) ufficializzato. Sul testo in circolazione potremmo dire più distesamente la nostra opinione quando il dibattito diventerà pubblico a tutti gli effetti.
Non possiamo però rimandare una osservazione sull’articolo riguardante i presidenti dei parchi.
Raramente ci è capitato di leggere un identikit più singolare; deve essere laureato da un certo numero di anni e avere una determinata anzianità come dipendente regionale.
Per anni si polemizzato sulle famose leggi ‘fotografia’ del nostro parlamento, qui sembra che si sia voluto raccogliere il testimone.
Ma non è una bella trovata e siamo sicuri che alla presidenza dei parchi siciliani potranno - come in tutto il paese - accedere non soltanto gli amici degli amici.
Anche in Umbria si sta lavorando da qualche tempo ad una nuova legge regionale. Quella precedente, che a differenza di altre leggi regionali a cominciare da quella siciliana, è assai giovane (1995) non ha dato i frutti attesi.
Innanzitutto perché aveva messo sul lastrico i parchi prima ancora di istituirli. Ma anche per altre ragioni non ultima la scelta consortile.
Ora si sta cercando di tenere conto di quelle carenze per evitare il ripetersi di errori che hanno vanificato il larghissima misura gli obbiettivi fissati dalla legge.
Ora c’è solo da augurarsi che la fase di studio non si prolunghi più di tanto e si possa passare al più presto ad un franco confronto della regione con tutti i soggetti interessati, istituzionali e no.
Non abbiamo notizia di altre regioni impegnate su questo fronte anche se ci capita di leggere che, ad esempio, parchi regionali di lunghissimo corso, tanto da figurare tra i promotori del primo coordinamento nazionale dei parchi regionali, come quello dei Colli Euganei sono alle prese con una discussione assai singolare che non siamo riusciti a capire come si colloca in quel contesto regionale.
Ci par di capire si tratti della presenza dei comuni etc.
Ma da questo punto di vista ci sono anche silenzi che suscitano più di qualche perplessità; ci riferiamo in particolare a situazioni come quella sarda dove pure c’è una ‘vecchia’ legge regionale di cui sarebbe giunto davvero il momento di fare un bilancio alla luce del sole.
Infine in alcune realtà soprattutto -ma non soltanto- meridionali ci sarebbe bisogno più che di una verifica delle leggi (talvolta assai recenti) dei risultati, del lavoro avviato, dei problemi che si segnalano.
Se il decennale dei parchi nazionali è una occasione per una riflessione su cosa è accaduto nei parchi ‘nuovi’ della legge quadro, non è detto che esso non sia una opportunità anche per le regioni per vedere come stanno le cose in casa loro.

di Renzo Moschini