Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 41 - FEBBRAIO 2004


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AMBIENTE E NUOVO REGOLAMENTO LIFE

I nuovi documenti della Commissione Europea

Negli ultimi mesi del 2003 la Commissione Europea ha pubblicato due documenti relativi all’uso sostenibile delle risorse naturali (doc. COM (2003) 572) e alla proposta di nuovo regolamento che riguarda lo strumento finanziario per l’ambiente (LIFE) (doc.(2003) 667).
Il primo documento traccia le linee strategiche comunitarie per la gestione e l’uso sostenibile delle risorse naturali così come auspicate nel Sesto programma di azione ambientale dell’UE adottato nel 2002 e indicate fra gli obiettivi della cosiddetta “agenda di Lisbona” (dal nome della città dove il Vertice europeo ha deciso di avviare una strategia complessiva sullo sviluppo sostenibile). Nella comunicazione sono elencate ipotesi per concentrare gli sforzi dell’Unione Europea per ridurre l’impatto ambientale dell’uso delle risorse naturali senza però proporre misure specifiche; queste ultime saranno presentate nel corso del 2004 con un documento di strategia globale.
L’analisi che viene fatta, parte dalla considerazione che le risorse naturali sono alla base dei tre pilastri costituiti da sviluppo sostenibile, sfera economico-sociale e ambiente.
Una corretta strategia deve basarsi sulla riduzione dell’impatto ambientale consentendo un uso razionale delle risorse dal punto di vista economico ambientale; le relazioni tra uso delle risorse e impatto sono ancora insufficientemente conosciute, da qui la necessità, riconosciuta nel documento, di determinare le risorse più critiche, le possibilità tecnologiche e gli aspetti socioeconomici. Raccolta delle conoscenze, valutazione politica (influenza delle politiche ambientali in atto), integrazione della dimensione ambientale in altre politiche sono i tre elementi portanti su cui si sviluppa la Comunicazione della Commissione Europea.
Il documento può essere consultato attraverso il sito web: http://www.europa.eu.int/comm/ambiente/natres/index.htm
La nuova proposta di regolamento LIFE, presentata nel novembre 2003, modifica il precedente regolamento n.1655/2000 che lanciò la terza fase di attuazione di LIFE e che giunge a scadenza nel dicembre 2004. Vale la pena ricordare che LIFE è uno strumento flessibile con minori vincoli di utilizzo in termini di zone geografiche e identità di destinatari rispetto ad altri strumenti comunitari esistenti.
Le modifiche proposte non incidono sulla struttura di intervento ma si limitano ad apportare alcuni adattamenti giuridici tali da permettere il prolungamento dell’azione di LIFE al 2006, anno in cui verranno introdotte le nuove prospettive finanziarie che delineeranno l’intero quadro programmatico dell’Unione per il periodo 2007/2013. Viene inoltre fissato a 317,2 milioni di euro l’ammontare del bilancio a disposizione per il biennio 2005/2006 e viene maggiorata la quota di risorse destinate alle misure di accompagnamento finalizzate a migliorare le attività di divulgazione e di monitoraggio dei progetti in corso. È prevista inoltre una valutazione ex-post del programma che permetterà di allineare ulteriormente l’azione di LIFE alle altre politiche comunitarie che esercitano un impatto sull’ambiente (ricerca, sviluppo rurale, politica regionale). Quasi contemporaneamente alla presentazione della modifica del regolamento è stata pubblicata la relazione della Corte dei Conti europea sulla messa in opera di LIFE per il periodo 1996/1997 (Gazzetta Ufficiale UE n.C292 del 2 dicembre 2003).
In generale le analisi che, nell’ambito delle proprie competenze, compie la Corte europea spaziano nei vari settori dell’azione comunitaria e si rivelano molto utili a chi desidera comprendere i complicati sistemi di gestione dei diversi strumenti di intervento europei da parte dell’esecutivo comunitario e nello stesso tempo ne mostrano i limiti e le potenzialità.
Anche nel caso di Life, il lavoro della Corte è utile a capire come viene gestito, sia a livello comunitario sia ai diversi livelli degli Stati membri, i ruoli svolti dai diversi soggetti nel processo di selezione dei progetti e le necessità di modifica per rendere più efficaci tali meccanismi. Il controllo è stato condotto su un campione rappresentativo di 46 progetti finanziati da Life sezione Ambiente e Natura. La Corte raccomanda alla Commissione di precisare meglio gli obiettivi di Life, riflettere sull’oportunità di separare la gestione degli aspetti “natura” e “ambiente”, ricorrere ad esperti per la valutazione delle proposte, modificare le disposizioni sull’attuazione delle azioni per definire meglio i costi eligibili, rafforzare i controlli sul posto, diffondere i risultati di Life attraverso un’appropriata strategia di comunicazione. Ne è consigliata la lettura a coloro che hanno o hanno avuto a che fare con la gestione di progetti finanziati con il fondo Life.

di Michele Migliori