Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 42 - GIUGNO 2004

 



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NORME PER UNA MAGGIOR EFFICIENZA DEI PARCHI NAZIONALI

Consenso sui contenuti, diverse previsioni per i tempi

Roma, 22/06/04
I parchi nazionali, nonostante la giovane età e la ha necessità di applicare norme e sistemi organizzativi in parte obsoleti, hanno lavorato molto e sono ormai un insieme robusto, in grado di rispondere bene alla loro missione e alle sollecitazioni sempre crescenti della società. Il giudizio è unanime e viene dai partecipanti alla Tavola rotonda "Qualità, efficacia, efficienza per i Parchi nazionali", promossa da Federparchi in occasione della propria assemblea di metà anno. Il sottosegretario all'Ambiente Roberto Tortoli, il presidente della Commissione Ambiente della Camera Pietro Armani e i membri della stessa Commissione, Ermete Realacci e Fabrizio Vigni, rispondendo alle domande e alle proposte del presidente della Federazione Matteo Fusilli e di molti intervenuti all'incontro, sono partiti dai contenuti dell'indagine sul sistema amministrativo dei parchi, conclusasi qualche settimana fa, per affrontare il tema dei possibili interventi utili a migliorare la situazione e a dare ancor più slancio all'attività degli Enti di gestione.
In primo piano le modalità di acquisizione delle risorse per gli investimenti, l'integrazione con il sistema della programmazione territoriale, la qualificazione del personale amministrativo e degli stessi organi dirigenti, la titolarità delle riserve dello Stato, la sottrazione dei parchi all'inquadramento nel parastato.
Se su tutto ciò si è espressa una sintonia di fondo - favorita del resto dall'insieme delle proposte già da tempo presentate dall'associazione unitaria - dubbi sono emersi sulla immediata praticabilità di rapide e puntuali modifiche legislative, che escano dal percorso imboccato con la richiesta da parte del Governo della delega omplessiva per la riscrittura delle leggi in materia ambientale.
Una ipotesi molto gradita alla Federparchi ma per la quale esistono differenti opinioni tra le forze parlamentari, che hanno comunque manifestato l'intenzione di mantenere uno stretto rapporto di comunicazione e consultazione con l'associazione dei parchi.