Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 44 - FEBBRAIO 2005

 




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TURISMO E AREE PROTETTE IN TOSCANA

Intervista a Susanna Cenni, assessore
all'agricoltura della Regione Toscana

Fin dalla sua prima nomina - nella scorsa legislatura regionale - ad assessore al Turismo e Commercio, abbiamo seguito con attenzione l'attività di Susanna Cenni in un settore che in questi anni è cresciuto esponenzialmente in Toscana sia per qualità dell'offerta che per numero di iniziative realizzate o messe in cantiere.
A fine mandato abbiamo chiesto all'assessore di pronunciarsi su una particolare “nicchia” del sistema turistico toscano, quello ambientale dei Parchi e delle aree protette.
D: Alla recente Conferenza regionale del Turismo lei ha affermato che “il territorio è il motore del turismo” e che è necessario “mettere a sistema la ricchezza dell'offerta turistica in una Toscana accogliente. Ritiene che la rete delle aree protette possa costituire un'ulteriore ricchezza nel complessivo sistema dell'offerta turistica nella nostra regione?

R:Non c'è dubbio, il turismo può trarre da aree protette e parchi occasioni per la qualificazione e l'arricchimento dell'offerta, così come l'ambiente può trarre da un turismo rispettoso delle risorse naturali ulteriori elementi di valorizzazione ed incentivi di natura economica ed occupazionale. Ma non solo. Sempre più spesso la protezione di un'area diventa una sorta di “marchio di qualità territoriale” con forte potere attrattivo e ricadute positive per l'immagine dell'intero sistema economico e produttivo locale. La conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e delle sue identità diventano quindi parte integrante delle politiche locali di promozione del territorio, “volano” dello sviluppo sostenibile e fattore strategico per esprimere competitività all'interno di scenari internazionali.

D: Quali iniziative ritiene necessarie per promuovere al meglio lo sviluppo di un turismo sostenibile in un settore particolare come quello delle aree protette? Ritiene che possano essere estese anche nelle aree protette iniziative quali “Toscana Facile” e “Benvenute in Toscana”?

R: Dalle azioni di animazione sul territorio, al sostegno all'adozione delle certificazioni ambientali da parte delle imprese turistiche, agli aiuti per gli investimenti delle imprese certificate o in via di certificazione, alle occasioni di confronto a livello europeo ed internazionale sulle buone pratiche di turismo sostenibile come Euromeeting, si tratta solo di alcuni esempi di quanto in questi anni è stato fatto e che ha prodotto risultati concreti e su cui crediamo valga quindi la pena di continuare ad impegnarsi. Per quanto riguarda sia “Toscana Facile” che “Benvenute in Toscana”, si tratta di due progetti che possono avere nei Parchi degli interlocutori privilegiati per quanto riguarda la sperimentazione di iniziative ed offerte mirate, come del resto dimostrano alcune esperienze già realizzate negli anni passati.

D: Con Federparchi avete promosso due anni fa la “Carta del turismo sostenibile”. Alla luce della sua esperienza di assessore è stato questo uno strumento utile per la promozione del turismo in Toscana e come lo avete utilizzato?

R: È stata un'esperienza importante che ci ha stimolato ad approfondire il tema del turismo sostenibile attraverso un mix di politiche, strategie, azioni, strumenti normativi e di sostegno che hanno portato a configurare un vero e proprio “modello” toscano di sviluppo del turismo nel rispetto dell'ambiente e delle sue risorse. Un modello che funziona perché costituisce un insieme di più elementi e che si può sintetizzare nella sfida di interpretare in modo dinamico l'esigenza di mantenere integra l'identità ambientale, culturale, tradizionale di una regione pur mantenendo forte l'accento sull'innovazione.

D: L'iniziativa “Pegaso Verde” indirizzata al settore del turismo scolastico sta avendo molto successo nelle scuole di tutta Italia. Ritiene che questo specifico settore necessiti di ulteriore promozione?

R: Credo che i buoni risultati ottenuti ci spingano a continuare sulla strada intrapresa. Questo settore turistico è infatti di grande interesse per una regione come la nostra: significa circa 2 milioni di presenze ogni anno, per un fatturato complessivo di oltre 64 milioni di euro. E iniziative come quella del Pegaso Verde si sono rivelate un buono strumento di promozione, perché uniscono al valore didattico lo stimolo giusto per far scoprire questa immensa risorsa costituita da tre parchi nazionali, tre parchi regionali e centinaia di aree protette non ancora del tutto valorizzate in senso turistico e che potranno trovare, proprio attraverso il turismo scolastico, un bacino di fruitori adeguati alle caratteristiche della loro offerta.

D: Il turismo ambientale-naturalistico nei parchi e nelle aree protette è un settore in crescita e sempre più richiesto dagli adulti (famiglie, gruppi, ma anche singles) consapevoli che questo tipi di turismo necessita di un approccio rispettoso del territorio e dell'ambiente. Per non consumare il territorio ma per goderne appieno tutte le sue ricchezze e potenzialità. Ritiene che le iniziative di tutela del territorio applicate dai parchi e dalle aree protette anche per il settore del turismo possano essere diffuse anche al di fuori di questi territori?

R: Non solo lo ritengo possibile, ma è un processo che deve essere incoraggiato e sostenuto. Il turismo sostenibile non può infatti proporsi come alternativa elitaria in porzioni di territorio, ma deve essere in grado di affrontare le questioni connesse al turismo di massa. I parchi, in quest'ottica, possono diventare una specie di laboratorio privilegiato dello sviluppo sostenibile, dove lo sviluppo è rappresentato, in larga misura, da un turismo che ama e rispetta il paesaggio e le sue risorse.

D: Se lei fosse riconfermata assessore al turismo quali sarebbero i suoi obiettivi prioritari nel settore del turismo ambientale-naturalistico?

R: Sicuramente quello di potenziare le azioni in tema di educazione ambientale con il coinvolgimento sempre più forte delle scuole, che porterà i ragazzi di oggi a scegliere domani mete turistiche in grado di soddisfare il bisogno di conoscere ambienti naturali integri oltre che la storia, le tradizioni e la cultura dei luoghi visitati. Un altro obiettivo su cui continuare a lavorare è quello che riguarda la sensibilizzazione degli operatori turistici. Se è infatti è vero che lo sviluppo turistico di un parco può e deve essere promosso dallo stesso Parco, è altrettanto vero che non si può concretizzare a pieno senza il fondamentale apporto degli operatori turistici (tour operator, albergatori, ristoratori, guide, ecc.). Terzo obiettivo prioritario, sostenere e promuovere il turismo come sistema economico integrato, nel quale sono coinvolti agricoltura, trasporti, artigianato, cultura, eventi, servizi vari, formazione, ecc. e quindi stimolare le necessarie sinergie tra parchi, imprenditoria turistica, associazioni di categoria per realizzare una nuova economia turistica che abbia come punto di riferimento il mercato, ma anche la tutela ambientale e l'utilità sociale, operando con la consapevolezza che uno sviluppo invasivo produce costi ambientali superiori ai benefici economici.

di Beatrice Bardelli