Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 49 - OTTOBRE 2006




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Archi parchi

Numero zero

Quando si parla di parchi, viene naturale parlare di natura, ambiente, biodiversità, idrogeologia e altri temi legati alla vasta disciplina del verde. Ma parchi naturali ed aree protette non sono composti solo dal verde. Esistono anche gli edifici: luoghi che spesso hanno visto ed accompagnato l'azione dell'uomo nella storia del territorio, luoghi che oggi offrono ospitalità a guardiaparco, uffici dei parchi, centri visitatori, foresterie e svariate altre attività. Luoghi che, talvolta, sono anche case di abitanti locali. Le situazioni sono diverse e molteplici: alcuni impianti costruiti sono nuovi, realizzati ad hoc secondo le necessità degli Enti Gestori; altri sono edifici che risiedono storicamente all'interno delle aree protette e vengono ristrutturati e riadattati secondo le necessità correnti. I materiali di cui sono costruiti gli edifici sono svariati: si va dalle pietre, al legno, ai mattoni, al vetro, al metallo, arrivando persino a trovare situazioni in cui sono ancora presenti vecchi materiali pericolosi quali l'eternit o l'amianto. Gli edifici presenti sul territorio di un Parco per risultare coerenti con l'ambito del Parco Naturale, dovrebbero essere accomunati da uno spirito di bio-compatibilità, soprattutto quando gestiti o posseduti direttamente dall'Ente Parco. Le Fortificazioni settecentesche nel Parco della Maddalena in Sardegna, il Borgo Castello nel Parco della Mandria a Torino, la cattedrale normanna di Gerace nel Parco dell'Aspromonte in Calabria, il Castello di Riomaggiore nel Parco delle Cinque Terre in Liguria… sono solo alcune tra le architetture storiche presenti nelle aree protette italiane. La questione di presenze aliene in aree dedicate al verde pone una serie di questioni. Innanzi tutto, si tratta di capire quali sono le relazioni, se esistono, che legano costruito e natura. Poi, si rende necessaria una serie di considerazioni relative all'utilizzo, la manutenzione, le possibilità di espansione o di trasformazione, ed infine le possibilità di nuove costruzioni. Quali sono le politiche che regolano i comportamenti da tenersi nel caso di interventi su patrimoni costruiti all'interno di aree protette? Quale cultura di riferimento guida le azioni sugli edifici? Quali rapporti nascono tra gli edifici storici e le nuove architetture? Esistono nuove architetture? Le tecnologie usate per costruire rispecchiano gli elementi di naturalità e "bio-amicizia" necessarie in ambienti naturali di particolare importanza? Quali sono gli strumenti economici a disposizione? Archi-Parchi è una nuova rubrica che si propone di esplorare il patrimonio costruito interno alle aree dei parchi naturali, approfondendo questi ed altri interrogativi. Faremo un viaggio virtuale tra i Parchi Italiani ed Alpini, in esplorazione delle architetture presenti. Buoni e cattivi esempi di interventi in situazioni di ambiente e contesto diverso, mare/monti, nord/sud, aperta campagna-/borghi urbani. Il nostro obbiettivo è quello di formare una mappa nazionale, con qualche piccolo sconfinamento dai nostri vicini transalpini Francesi, Svizzeri, Austriaci e Sloveni, che fornisca un'idea di come gli Enti Parco agiscano su tali patrimoni. Vogliamo individuare delle strategie comuni, e delle specificità locali, che possano essere usate come strumenti culturali di riferimento nel momento in cui si presenti una necessità di intervento. Appuntamento al prossimo numero con il primo viaggio, che ci porterà nelle cinque terre.

Cesare Griffa