Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 49 - OTTOBRE 2006




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Cittą-parchi: verso una comunicazione pił efficace

I risultati di un incontro internazionale sulla comunicazione nei parchi periurbani organizzato da Fedenatur nel Conero.

Molto ben frequentato dalle autorità locali e dai parchi invitati si è svolto sulla riviera del Conero un incontro internazionale promosso da Fedenatur, ma anche da Federparchi, che si è occupato di come le aree protette riescono a comunicare se stesse e soprattutto la loro complessiva "cultura". Fedenatur è l'organizzazione europea che associa i parchi vicini alle metropoli, o a città importanti che unite tra loro danno vita all'effetto metropoli diffusa; si tratta quindi di parchi che forniscono a territori fortemente antropizzati un essenziale contributo di natura e di biodiversità contenendo l'espansione selvaggia delle periferie e del cemento cittadino. Questi parchi, detti anche "periurbani", comunicano politiche di tutela attiva e di sviluppo sostenibile con il loro stesso esistere. I sentieri segnalati, i centri visita, la cartellonistica, sono già un piccolo sistema di informazione preciso e, se ben fatto, assai efficace. Tuttavia è indispensabile fare molto di più. Un'area protetta che dialoga e si misura con gli spazi e le dinamiche metropolitani contiene in se stessa una nuova cultura del programmare e del vivere che deve essere comunicata ai residenti, ai fruitori, e ad ampi settori di pubblica opinione allo scopo di trasformare i consumatori di verde in cittadini attivi, e le vecchie culture dello sviluppo più o meno "sostenibile" in progetti sempre meno generici, per esplicitare la nuova cultura delle aree protette prima che essa venga rimossa, o rottamata, o degradata. Occorre infatti fornire contenuti permanenti alle nuove "agorà naturalistiche" affinché queste nuove piazze (e quindi "la nuova piazza" complessivamente intesa) producano abbondanti ed efficaci politiche pubbliche, e affinché sia possibile ribattere ai luoghi comuni falsi e bugiardi e superare le molte diffidenze sconfiggendo la rete delle banalità oggi fortemente invasiva. Per questo insieme di ragioni Fedenatur ha deciso di dedicare una delle sue giornate tecniche di confronto di esperienze e di approfondimento internazionale al tema della comunicazione efficace. L'incontro si è svolto nel parco naturale del Conero, a Sirolo (Ancona) ed ha visto un confronto reale di esperienze. Si è analizzata, con una analisi SWOT e la testimonianza di due addetti ai lavori, la rete informativa della Federazione dei parchi italiani cercando di capire come sia possibile unire le differenti esperienze e le differenti identità senza omologare e senza asfissiare. Il Grand Parc Miribel-Jonage di Lione (Didier Martinet e Anne Moignard) ha illustrato il risultato di un totale rinnovamento della sua comunicazione, presentando strategie (un piano di gestione a dieci anni, la politica di concertazione, gli "stati generali") ed effetti molto concreti a partire dalla sicurezza, passando per una rete di strumenti cartacei ed elettronici, con ben due giornali interni diretti al personale. Il parco Nord Milano (Tomaso Colombo e Riccardo Gini) ha fatto altrettanto, con molti esempi di intrecci tra mezzi di comunicazione differenti e comunicazione relazionale diretti a raggiungere il cuore delle persone e il cuore dei problemi nel cuore della metropoli. Perché il parco nord Milano non vuole essere il parco di Cinisello ma quello della metropoli milanese tutta intera. La rete dei parchi della Deputazione provinciale di Barcellona (12 parchi, centomila ettari protetti, un bilancio di oltre 34 milioni di euro il 3,34% dei quali dedicato alla comunicazione) tramite la molto convincente persona di Assunta Gorriz, ha esposto il punto di arrivo attuale di una politica che intreccia un uso sapiente del sito web (www.diba.cat/parcsn) con dodici centri di documentazione, 35 aule verdi, una biblioteca cartacea ed elettronica scaricabile online, e azioni straordinarie come quella di inserire nel quotidiano più diffuso (El periodico) un libro stampato in 70.000 esemplari. Paolo Giuntarelli, direttore di RomaNatura ha svolto una importante lezione sulla comunicazione nei parchi (pubblicata a parte in questo numero N.d.R.), e ha fornito informazioni complete sulle novità introdotte nella comunicazione del sistema di parchi dipendenti dal suo servizio. Ippolito Ostellino, ha illustrato l'esperienza del progetto di comunicazione sulla fotografia e il fiume "immagina il Po". Gli spazi verdi della Senna Saint-Denis (Claudia Lerin-Falliero e Veronique Delmas) hanno esposto i risultati di una strategia che è riuscita a modificare l'immagine di una zona degradata in un punto di interesse paesistico e ludico. Il parco di Portofino (Alberto Girani e Franca Balletti) ha presentato un sito web di nuova generazione, che si propone di istituire un forte rapporto con i residenti e con i fruitori. Il parco di Collserola di Barcellona (Isabella Raventos) ha usato la nuova campagna per regolare l'uso della bicicletta nel territorio del parco come esempio di forte coinvolgimento dei residenti e dei fruitori e quindi di comunicazione bidirezionale che sta coinvolgendo soggetti politici e associativi di vario genere creando un nuovo interesse ed un consenso maggiore. Il parco Agricolo Sud Milano (Bruna Brembilla) ha sostenuto che il principale strumento di comunicazione è il territorio illustrando il "progetto punto parco", che intende aprire 61 punti di informazione e di comunicazione nei 61 comuni di quel parco. Lo spazio naturale Lille Metropole (Pierre Denhin) ha illustrato i principali strumenti di comunicazione del parco della Dheule, dall'esperienza dello spazio "Mosaico" a quella della "land art", dai mezzi cartacei alla campagna per il ritorno delle farfalle.
Questo elenco arido ovviamente non può rendere l'idea della ricchezza degli esempi e delle buone pratiche che in Europa vengono messe in campo. Le giornate tecniche di Fedenatur hanno infatti il grande merito di rendere possibile il confronto attento e dettagliato delle esperienze sulla base di una griglia di richieste predisposta da chi coordina le singole giornate. In questo caso chi scrive aveva redatto un documento preparatorio, sulla base del quale si è orientata la giornata di confronto di esperienze, individuando altresì alcuni punti unificanti che hanno trovato collocazione nel documento finale approvato all'unanimità. Su proposta di Marià Marti, segretario generale di Fedenatur, chi scrive è stato sul campo nominato "animatore responsabile" per l'associazione sui temi della comunicazione efficace dei parchi, in modo che le indicazioni votate nel documento conclusivo siano in qualche modo gestite e diventino possibilmente nuovi importanti fatti concreti. I punti essenziali del documento conclusivo, che riporto integralmente, sono i seguenti:
« I parchi metropolitani e periurbani di Barcellona, Parigi, Lille, Lyon, Roma, Milano, Torino, Portofino, Sabadel e Ancona, riuniti a Sirolo (Ancona) per la giornata tecnica di Fedenatur dedicata alla "comunicazione efficace nei parchi periurbani", considerando essenziale migliorare la loro comunicazione attraverso una decisa svolta affinché sempre più e sempre meglio i cittadini si identifichino nei progetti dei parchi che sono elementi strategici delle città e della qualità della vita e li sostengano consapevolmente individuano la "comunicazione efficace" in una costante pratica informativa e comunicativa in molte direzioni (dal basso; orizzontale; in rete, etc…) capace di ottenere stabilmente l'effetto di rappresentare l'area protetta nelle sue precise caratteristiche di soggetto attivo di tutela della natura e di valorizzazione del territorio ai residenti, ai visitatori ed all'opinione pubblica complessivamente intesa. Tale comunicazione efficace trasforma residenti e visitatori in soggetti attivi di una nuova partecipazione, e i singoli parchi in una rete di nuove piazze verdi portatrici di un progetto di difesa della biodiversità e di nuovo sviluppo sostenibile.
In Europa non esiste ancora una rete ecologica esplicitamente costituita anche dalle aree protette, parchi e riserve naturali. Il raggiungimento di tale obbiettivo potrà essere la nuova tappa della politica per l'ambiente.
Per raggiungere l'obbiettivo di quel ruolo esplicito dei parchi nella nuova rete ecologica europea, di quel nuovo sviluppo sostenibile, e di quella comunicazione efficace, i partecipanti alla "giornata tecnica" chiedono che gli stati nazionali e l'Unione Europea destinino apposite linee di finanziamento a progetti di comunicazione efficace, che si propongano di mettere in rete le aree protette europee, approfondendo la conoscenza della loro attività e più in generale della cultura delle aree protette, fatta di esperienze di buone pratiche, ma anche di progetti di ampio respiro e di valenza europea e mediterranea.
Affinché tali obbiettivi possano essere meglio perseguiti dall'associazione Fedenatur (assieme ad altre associazioni che vorranno aderire all'iniziativa, a partire da Federparchi e da Europarc) si è chiesto al coordinatore della giornata tecnica di Sirolo, Mariano Guzzini, di svolgere il ruolo di "animatore responsabile" per mantenere costante l'attenzione ed il dibattito, e per proporre specifiche soluzioni progettuali agli organi dirigenti dell'associazione».
Dopo la giornata tecnica di Sirolo si avvierà quindi un lavoro maggiormente coordinato. In prospettiva gli italiani hanno un incontro - che si dovrebbe svolgere nella prima metà del 2007 - che Federparchi dedicherà proprio alla realtà dei parchi metropolitani e vicini alle grandi città (periurbani).
In vista di quell'appuntamento si è svolta a Milano una riunione preparatoria, coordinata da Ignazio Ravasi, che si è data una serie di obbiettivi di lavoro. E' auspicabile che in quella giornata, che non dovrà essere necessariamente solo nazionale ma potrebbe coinvolgere anche i parchi di Fedenatur, si possa già verificare lo stato di attuazione del lavoro per porre la questione della comunicazione efficace delle aree protette al centro dell'attenzione di Federparchi e dei singoli parchi italiani, con una ricognizione delle possibilità anche economiche di coordinamento, e di quanto ha investito in comunicazione e intende investire in avvenire il Ministero dell'Ambiente, il sistema delle Regioni e degli enti locali e la stessa Unione Europea.
Si tratta, naturalmente, di guardare al futuro restando con i piedi per terra. Senza immaginare svolte epocali improbabili. Ma è anche vero (e nel corso della giornata tecnica di Sirolo qualcuno lo ha ricordato) che stiamo comunicando poco, e sempre all'interno del … "Parkistan", mentre dobbiamo misurarci con il grande circo mediatico e batterci per proporre la nostra cultura.
Sicché non possiamo limitarci a guardare il dito che indica la luna. A volte essere realisti significa proprio chiedere l'impossibile, come si disse nel maggio francese, poco meno di quarant'anni fa.

Mariano Guzzini