Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 51 - GIUGNO 2007



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Fiumi

Il parco fluviale del Po e dell’Orba e il Programma Integrato per lo Sviluppo Locale “N.A.Tu.R.A.”

Il Parco Fluviale del Po e dell'Orba è un ente strumentale della Regione Piemonte che si occupa di un territorio con una superficie complessiva di circa 15.000 ettari; esso comprende il tratto vercellese/alessandrino del Po, che inizia appena a valle della confluenza con la Dora Baltea e termina appena a monte della confluenza con la Scrivia, a cui si aggiungono le Riserve Naturali Speciali del Torrente Orba (nei comuni di Bosco Marengo, Casalcermelli e Predosa), della Palude di San Genuario (nei comuni di Fontanetto Po, Crescentino, Livorno Ferraris e Trino) e di Fontana Gigante (nel comune di Tricerro).
Per individuare il primo nucleo, da cui hanno preso le mosse tutte queste aree protette, bisogna risalire al 1979, anno in cui la Regione Piemonte istituì la Riserva Naturale della Garzaia di Valenza, prima realtà volta a tutelare un tratto del fiume Po.
Il Parco Fluviale del Po e dell'Orba vanta attualmente una serie di successi gestionali-ambientali di grande valore come la registrazione EMAS, ottenuta lo scorso dicembre dal Comitato nazionale per l'Ecolabel e l'Ecoaudit a seguito del processo avviato nel 2004 con la certificazione ISO 14001:2000. Al momento, comunque, il progetto che vede maggiormente coinvolto l’Ente-Parco è il Programma Integrato per lo Sviluppo Locale (P.I.S.L.) “N.A.Tu.R.A.”, che rappresenta uno dei primi esempi di cooperazione di un numero considerevole di soggetti riuniti attorno a una strategia, elaborata partendo da un’analisi del territorio e concertata da soggetti pubblici e privati, nella considerazione delle esigenze di ciascuno per il perseguimento dell’interesse pubblico. Si prevedono infatti grandi benefici per tutto il territorio coinvolto, a dimostrazione di come questo approccio possa rappresentare un esempio positivo di gestione che merita di essere adeguatamente divulgato.
Il PISL “N.A.Tu.R.A”, comprendente 47 progetti su 38 Comuni (con una popolazione di circa 122.000 abitanti) e una decina di soggetti privati, con l’Ente-Parco in veste di capofila, è stato valutato dalla Regione Piemonte come il migliore tra quelli presentati e ora dovranno essere definiti tempi, modi e priorità dei finanziamenti.
Gli interventi inseriti nel PISL sono di vario genere, ma tutti connessi alla creazione di condizioni di sviluppo sostenibile, ponendo alla base l'investimento in qualità ambientale, rappresentando per il territorio interessato (quasi 1.000 kmq) un’importante opportunità di riqualificazione e sviluppo che impegnerà nei prossimi anni risorse e professionalità qualificate. Già dalla lettura del titolo del Programma, infatti, si ha un’idea di quali siano i contenuti: “N.A.Tu.R.A.” sta per Naturalità, Agricoltura, Turismo e Riqualificazione Ambientale; l’obiettivo generale è la “Valorizzazione della rete ecologica del Parco fluviale del Po e del Torrente Orba e del Monferrato Casalese tramite la riqualificazione ambientale e la promozione di attività eco-compatibili in agricoltura, turismo e nei servizi pubblici ambientali”.
Lo scopo di questo Programma è in definitiva concentrato sul miglioramento della qualità della vita delle collettività residenti tramite il miglioramento della qualità del territorio. L’enfasi sulla naturalità (da intendersi come maggior grado di integrità delle componenti ambientali territoriali, che è possibile ottenere anche con la sussistenza e vitalità degli insediamenti umani) vuole significare che con questo strumento di programmazione gli enti aderenti si riconoscono in una serie di interventi che valorizzano l’assetto territoriale/paesaggistico in maniera unitaria.
In dettaglio, il Programma, che interessa un’area molto vasta comprendendo la fascia fluviale del Po (da Crescentino a Isola Sant’Antonio), parte della piana risicola vercellese, il basso Monferrato, buona parte delle colline valenzane e casalesi (che fanno capo ai Comuni dell'Associazione "EMAS Monferrato"), la piana in corrispondenza del confine lombardo e una porzione di territorio lungo il Torrente Orba, si articola in quattro linee di sviluppo:
1) Ricostruzione delle connessioni ecologiche interne al corridoio portante della fascia del Po e dei siti "Natura 2000" ivi compresi e circostanti, tramite il recupero delle risorse naturali presenti e il ripristino degli ecosistemi (Rete Naturalistica).
2) Incremento della rete ecologica secondaria attraverso il recupero del paesaggio rurale storico, la promozione e l'attuazione di interventi di sviluppo sostenibile (Rete Rurale).
3) Costituzione del sistema integrato di fruizione naturalistica sostenibile "Greenway" del Po (Rete Turistica).
4) Riconversione dei servizi pubblici verso il risparmio di risorse naturali e per la riqualificazione ambientale (Rete dei Servizi Pubblici). Gli interventi compresi nel Programma saranno poi quanto più possibile integrati anche nella loro esecuzione, in modo da ottenere il maggior numero di ricadute multifunzionali.

Rete Naturalistica
La ricostituzione delle connessioni ecologiche della fascia del Po mira ad aumentare la naturalità del fiume, in modo che essa diventi l’ossatura della naturalità del territorio. L’insieme di azioni dirette di ripristino ambientale che costituiscono la “Rete Naturalistica” comprende in primis la rimozione dei detrattori ambientali più evidenti come le microdiscariche abusive, mettendo in atto azioni che impediscano l’ulteriore utilizzo dei siti per lo scarico, e il recupero delle vecchie discariche comunali dimesse (Bozzole e di Trino) finalizzate alla sistemazione di aree per la fruizione. Comprende anche azioni di rinaturalizzazione delle aree golenali nei Siti Natura 2000 compresi nel Parco volte alla costituzione di boschi naturali fruibili dalla cittadinanza, la reazione di una rete di boschi multifunzionali, la costituzione di riserve genetiche per la conservazione e produzione di materiale vivaistico (come quelle di germoplasma di pioppi selvatici a Casale Monferrato) e la rinaturalizzazione della golena del Po tramite escavazione di inerti in aree agricole marginali da trasformare in lanche fluviali per la ricostituzione di zone umide importanti per la conservazione delle specie animali e vegetali di palude (Isola Sant’Antonio). Per la fauna il programma prevede interventi a favore di specie di particolare interesse conservazionistico (come la Rana di Lataste e la rarissima Testuggine palustre), ricerche applicate finalizzate alla migliore conoscenza del patrimonio faunistico del parco e il controllo di specie problematiche con l’attuazione del piano di contenimento del cinghiale. Sono in programma anche un Piano integrato per la conservazione del patrimonio faunistico e la salvaguardia della biodiversità e un Piano di Monitoraggio Ambientale per l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale del Parco. Infine verrà attivato il Centro di Ecologia Fluviale presso la Grangia Modello di Pobietto (Morano sul Po) che costituirà un polo di eccellenza nell’ambito della valutazione e gestione degli ecosistemi naturali.

Rete Rurale
Da anni il Parco persegue l’obiettivo di incrementare la rete ecologica in territorio rurale, e nell’ambito del Programma Integrato è previsto il coinvolgimento diretto delle aziende agricole per la sua realizzazione favorendo il mantenimento, il ripristino e la realizzazione ex-novo di elementi dell’agroecosistema a valenza ambientale e paesaggistica, in particolare in zone di pianura dove è maggiore un impoverimento ecologico. Il settore agricolo riveste, infatti, nel territorio interessato dal P.I.S.L., un ruolo importante in termini produttivi e di superficie occupata e il suo apporto nell’ambito dello sviluppo locale risulta fondamentale. Pertanto sono stati inseriti alcuni interventi in campo agricolo, nell’ottica di una maggiore integrazione tra l’attività agricola e l’ambiente e per ridurre la pressione di questa sui fattori ambientali (acqua, suolo, biodiversità), tra cui la creazione della rete ecologica in territorio agricolo, la riqualificazione dei corridoi ecologici sui corsi d’acqua urbani, la realizzazione di una rete di punti sosta, agriturismi e fattorie didattiche e la conversione aziendale verso tecniche a basso impatto con azioni di accompagnamento delle professionalità agricole verso usi sostenibili a un’attività economica non agricola, per la salvaguardia di un ambiente naturale anche a fini didattici.

Rete Turistica
L’asta fluviale del Po, da Crescentino (VC) sino a Isola Sant’Antonio (AL), al confine con la Lombardia, costituisce la spina dorsale degli interventi che hanno come obiettivo la “Costituzione del sistema integrato di fruizione turistica sostenibile “Greenway del Po”. Essi prevedono una serie di opere volte a incrementare le attività ricettive e di accoglienza turistica, punti di appoggio per itinerari e ricerche naturalistiche, creazione di Centri Visita del Parco presso siti di importanza naturalistica o di valore storico architettonico, opere di riqualificazione ambientale ai fini della fruizione turistica (percorso ciclopedonale d’argine, allestimento di belvedere, punti panoramici, aree sosta, foresterie, aree verdi, punti di accoglienza turistica e circoli culturali, ecc.) nonché potenziamento della navigabilità sostenibile.

Rete dei Servizi Pubblici
Attenzione per l’ambiente è anche attenzione ai servizi che aiutano e migliorano la vita dei cittadini di una determinata area. Il PISL “N.A.Tu.R.A.” include interventi che declinano questo concetto al rispetto delle risorse naturali “acqua”, “energia”, “suolo” attraverso: il miglioramento della qualità delle acque; il risparmio di risorse, in particolare di fonti energetiche, con produzione di energie da fonti alternative (idroelettrica, solare, fitodepurazione e biomasse); il miglioramento della qualità dell’ambiente, con la rimozione di elementi negativi/“detrattori” ambientali (es.rifiuti) e realizzazione di apposite aree ecologiche attrezzate; il miglioramento della viabilità per la fruizione e per il collegamento con il territorio circostante su base veicolare; il miglioramento della “efficienza” anche in campo ambientale attraverso la gestione certificata a scala territoriale; la realizzazione di uno sportello di servizio allo sviluppo sostenibile del territorio.

Per maggiori informazioni sul Progetto: INFOFIUME - Sportello informativo sullo Sviluppo sostenibile Viale Lungo Po Gramsci, 8 - 15033 Casale Monferrato (AL) - E-mail: sportello@parcodelpo-vcal.it - Numero verde: 800/269052

Patrizio Scarpelini