Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 56



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Comunicare secondo natura

l'esperienza delle Casentinesi

Attraverso il lavoro di una tesi di laurea, ecco l'analisi attenta delle iniziative di comunicazione e divulgazione nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: un passo importante per fare il punto della situazione e calibrare i progetti del futuro.

Uno dei compiti principali di un Ente Parco, oltre alla "conservazione e all'integrazione tra uomo e ambiente, alla visita, all'educazione, alla ricerca", è la "divulgazione", intesa come comunicazione di contenuti in grado di promuovere e valorizzare il territorio stesso. Gli strumenti possono essere molteplici: conferenze, pubblicazioni, libri, sito web, scambi tra aree protette, coinvolgimento di scuole e istituzioni, a livello nazionale e internazionale. Una divulgazione e una comunicazione efficaci ad ogni livello, e rivolte a un pubblico sempre più variegato, sono oggi un aspetto importante per lo sviluppo di una strategia per la salvaguardia del territorio seria e soprattutto duratura.
L'importanza dell'argomento ha condotto il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi a promuovere una borsa di studio dal titolo "La gestione delle conoscenze sulla biodiversità del Parco e la loro divulgazione con particolare riferimento all'utilizzo del web" da cui sono scaturite alcune riflessioni di carattere generale.
Quali devono essere gli obiettivi di comunicazione di un Parco?
Comunicazione e divulgazione sono rivolte a diversi soggetti, principalmente a un pubblico esterno, sia questo un fruitore più o meno occasionale, un turista, un appassionato o un addetto ai lavori. In questo senso il lavoro verso l'esterno è rivolto al conseguimento di molteplici obiettivi:
• promuovere e attivare ricerche mirate ad aumentare le conoscenze e la consapevolezza del territorio, per attuarne al meglio la tutela;
• diffondere la conoscenza dei servizi offerti (informare, suscitare interesse, orientare la domanda da parte di un pubblico attivo e consapevole);
• aumentare la consapevolezza della ricchezza biologica del territorio e dell'importanza della sua conservazione;
• evidenziare alla popolazione locale non solo obblighi e vincoli, ma anche le potenzialità offerte dalla presenza del Parco;
• educare e formare i cittadini a considerare le risorse naturali come un bene comune da rispettare;
• promuovere la partecipazione del pubblico;
• vigilare e guidare il comportamento dei visitatori;
• aumentare la visibilità e la legittimazione dell'Ente;
• migliorare i servizi;
• promuovere attività economiche ecocompatibili.
L'importanza dell'azione di comunicazione e divulgazione dei Parchi sta nel fatto che essa può essere considerata una vera e propria attività di educazione ambientale permanente, intesa come un'interazione culturale che promuove e incoraggia atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili verso il contesto, non solo naturale, tramite lo sviluppo delle conoscenze di tematiche ambientali e culturali e lo stimolo a una partecipazione ad esse che sia consapevole e in prima persona, coinvolgendo i cittadini di oggi e di domani e facendo riscoprire loro il mondo naturale.

Una divulgazione coerente col territorio
La scelta delle modalità di comunicazione è fondamentale per la sua efficacia. Alla base di essa stanno gli obiettivi specifici che il Parco si pone, i vincoli di budget e i limiti imposti dalle risorse umane. L'azione di comunicare per i Parchi è indispensabile per l'effettivo legame con il territorio e per la natura della società nella quale viviamo. Nella nostra epoca non comunicare è come non esistere e per assicurare la buona riuscita di un qualsiasi progetto non si può prescindere da una strategia di comunicazione.
Particolare cura va rivolta alle politiche d'intervento, gestione e promozione del territorio, nella cui crescita il cittadino richiede di essere coinvolto, partecipando alle scelte e riconoscendosi nei principi ispiratori. Tutto ciò è possibile solo attraverso un sistema continuo e coordinato di scambio d'informazione, ovvero di partecipazione.
In base al contenuto del messaggio e al target di riferimento, una valida strategia individua quale forma di presentazione dell'informazione privilegiare, quale tipo di materiale informativo produrre, quali mezzi utilizzare, quali tempi e quale bacino potenziale di diffusione, nel rispetto comunque di una immagine e una linea editoriale uniformi che consentano l'immediata riconoscibilità dell'emittente.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nei suoi 15 anni di vita, ha maturato una discreta esperienza in merito, grazie all'impegno "sul campo" e al confronto con altre realtà simili. Si sono così delineati alcuni punti fermi nelle scelte comunicative dell'Ente. Innanzitutto grande importanza riveste lo sforzo verso un controllo assiduo delle informazioni divulgate da parte degli uffici dell'Ente, ognuno per le proprie competenze. Questo concorre a ricercare la più alta affidabilità possibile sul territorio. Anche nella collaborazione per la realizzazione di ricerche o di prodotti si denota con chiarezza l'attenzione a mantenere ben visibile la propria identità.

Le pubblicazioni, il periodico e …l'autofinanziamento
La carta stampata, strumento "classico", viene spesso messa in secondo piano dalla comunicazione elettronica.
I primi dieci anni di vita del Parco hanno visto la produzione di numerose pubblicazioni: dai quaderni delle ricerche ai numerosi depliant informativi, dalle carte escursionistiche alle guide, alla collana degli atti dei Convegni. In tutte si è sempre seguito il criterio di applicare uno stile e una immagine univoci e riconoscibili.
Negli ultimi anni, in seguito allo sviluppo del web e alla necessità di ridurre le spese di gestione, si è optato per la stampa di pubblicazioni che avessero mercato, quali le guide e le carte escursionistiche, realizzate con originalità e praticità, e per la produzione di pubblicazioni promozionali di impatto grafico ed emotivo prevalenti nei confronti della funzione informativa, demandata principalmente al portale internet. Un esempio particolarmente calzante di questa strategia è l'ultima brochure prodotta, "Il Parco dell'anima", accompagnata dal breve video coordinato. Prettamente fotografica, è una specie di biglietto da visita visivo del Parco. La scelta audio-visiva, nell'ottica di una produzione sempre minore di materiale cartaceo, mira ad essere più diretta, evocando sensazioni e raccontando il territorio con l'immediatezza delle immagini. Per l'informazione di dettaglio si rimanda al sito internet, ovviando in tal modo anche al problema della "scadenza/obsolescenza" del prodotto cartaceo.
La pubblicazione che non ha visto interruzioni dal 1993 ad oggi è il periodico "Crinali". Negli ultimi tre anni, grazie ad un deciso restyling (in cui si è però conservato lo storico formato) e soprattutto ad una intelligente campagna informativa basata sulla distribuzione di coupon segnalibro, sono stati triplicati gli abbonati raggiungendo i 5000 indirizzi. La rivista, alla cui stesura collaborano direttamente i dipendenti e gli amministratori, ha la duplice funzione di raccontare quanto è avvenuto di saliente e di informare su quello che c'è di interessante da sapere riguardo ad eventi, manifestazioni, novità sulla vita dell'Ente e sulle opportunità per i visitatori, i fruitori e le comunità locali.
La produzione di pubblicazioni pratiche e la cura con cui sono state realizzate hanno consentito all'Ente di realizzare importanti quote di autofinanziamento, che nel 2008 hanno superato i 40.000 euro di incasso.

La divulgazione della ricerca e delle conoscenze scientifiche
Il Parco ha posto un'attenzione particolare alla divulgazione delle conoscenze specialistiche, sia ad esperti che a "profani", creando pubblicazioni e momenti di comunicazione rivolti a un pubblico specialistico, affiancati sempre ad azioni di carattere divulgativo che possano trasmettere i valori della biodiversità anche a chi non ne è già esperto. Accanto alla collana dedicata alla pubblicazione degli atti dei convegni, che testimonia la crescita dell'area protetta grazie a importanti azioni di studio e ricerca sul campo, si affianca così la collana dei "Quaderni del Parco" che, con una buona mediazione tra informazioni scientifiche e inevitabili semplificazioni, propone all'attenzione del pubblico una serie di ricerche e lavori che contribuiscono ad arricchire la conoscenza del territorio e della realtà storica, ambientale ed economica del Parco. Allo stesso modo accanto a eventi prettamente rivolti ad esperti del settore (ad es. il Convegno Nazionale "Biologia e conservazione dei Felidi in Italia" del novembre 2008) viene sempre associato un evento rivolto ad un pubblico più vasto (in questo caso, la serata divulgativa di apertura del convegno stesso).
La ricerca della qualità nelle pubblicazioni e nel materiale prodotto avviene anche attraverso il lavoro di collaborazione e coordinamento tra le figure dei ricercatori e il personale dell'Ente che si occupa del lavoro di redazione.

Centro di Documentazione e Archivio scientifico
Per un maggior coinvolgimento degli abitanti e dei fruitori del Parco, l'Ente ha messo a disposizione un Centro di Documentazione tematico, dotato di una ricca bibliografia sui Parchi Nazionali e le aree protette regionali, con numerose pubblicazioni naturalistiche di carattere scientifico e divulgativo, di educazione ambientale e sviluppo sostenibile. Nella biblioteca è stata riservata anche una sezione specifica per i libri che riguardano la storia, la cultura e il territorio dei Comuni del Parco ed è presente una sezione dedicata ai libri per bambini e ragazzi. Nel 2008 un'importante innovazione è stata la pubblicazione on-line, all'interno del sito istituzionale dell'Ente, dell'intero archivio delle pubblicazioni presenti nella biblioteca e delle ricerche effettuate all'interno dell'area protetta. Visitatori, studenti, laureandi, appassionati possono consultare da casa l'intero archivio, aggiornato direttamente on-line, e apprezzare questa ampia disponibilità di documentazione. Si auspica che la conoscenza di questa opportunità e la frequentazione della biblioteca conducano allo sviluppo dell'idea di Parco anche come punto di riferimento culturale. In questa ottica alcune iniziative, ad esempio piccoli cicli di conferenze, promosse nel corso del 2008 sono state un ottimo banco di prova, risvegliando un certo interesse nella comunità locale. Il Parco ha dimostrato anche in questa occasione una componente spiccatamente propulsiva, in senso culturale e fruitivo.

Un personaggio di riferimento: Pietro Zangheri
Nulla è più forte della passione per trasmettere gli ideali nobili del rispetto e della salvaguardia della Natura. Tra i grandi personaggi che hanno determinato la nascita del Parco Nazionale c'è un naturalista forlivese, vissuto nel secolo scorso, Pietro Zangheri. Il Parco utilizza la sua figura per trasmettere l'interesse per le scienze naturali attraverso l'istituzione di borse di studio e la diffusione della sua opera.
La realtà virtuale può essere utilizzata anche nella divulgazione scientifica. Un portale tematico dedicato a Pietro Zangheri, tra i primi a percepire la necessità di tutelare l'attuale area del Parco, è un'altra iniziativa di grande valenza divulgativa. Con questo sito, che sarà a breve ufficialmente pubblicato, si intende valorizzare e riscoprire la figura di Zangheri, nonché il suo impegno profuso nello studio della natura, per promuovere, conoscere e conservare il territorio e la storia della Romagna naturalistica. Il portale offrirà quindi molte informazioni legate alla natura della Romagna di oggi, creando una rete virtuale tra le Aree Protette, i musei e le associazioni naturalistiche della regione, per stimolare nelle persone la coscienza del territorio in cui vivono. Ospiterà anche il prezioso archivio fotografico raccolto negli anni di studi, escursioni e ricerche nel territorio romagnolo dal famoso naturalista, permettendo una interessante analisi dell'evoluzione paesaggistica di numerose località.

Il "Sentiero delle Foreste Sacre": a spasso per l'anima del territorio

Nel 2008 si è realizzato un nuovo sentiero tematico: il Sentiero delle Foreste Sacre, che unisce la punta nord-occidentale del Parco, Lago di Ponte (Tredozio – FC), a quella sud-orientale, La Verna (Chiusi della Verna – AR), toccando i luoghi più significativi dal punto di vista spirituale e storico.
L'idea è nata dalla particolarità del territorio: la presenza di foreste millenarie all'interno delle quali sono numerosi e importanti i segni della religiosità, dai luoghi più noti come Camaldoli e La Verna ai tanti segni di una religiosità più umile e popolare, quali cappelle, edicole, etc… Queste caratteristiche si prestano alla promozione di un escursionismo "culturale", perfettamente sostenibile e in linea con i valori che un Parco deve trasmettere. Oltre alla cura della sentieristica, si sono attivate due azioni correlate: la pubblicazione di un libro, "Foreste Sacre. Un percorso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra Natura e Spiritualità" [n.d.r. recensito su questo numero della rivista nelle pagine dedicate alle pubblicazioni], e la creazione di un DVD interattivo dedicato a questo sentiero. La pubblicazione si articola in due parti: la prima di approfondimento storico, dedicata alla religiosità della foresta; la seconda escursionistica con la descrizione dei percorsi delle varie giornate.
L'altro elemento del progetto è il DVD interattivo "Il Sentiero delle Foreste Sacre. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra natura e spiritualità", pubblicato nell'ambito di una collana di filmati associati alla rivista TREKKING. Il prodotto si è dimostrato interessante per la molteplicità di usi: dalla semplice visione, all'utilizzo, tramite pc, di molte pagine informative, immagini, etc…, con pratici link relativi all'ospitalità, ai punti di interesse, ad altri percorsi alternativi. Questo DVD permette al turista di organizzare in anticipo la sua vacanza, vedere in anteprima ciò che il percorso offre e avere così un piccolo "assaggio" di ciò che lo aspetta. Il DVD presenta due sezioni: una dedicata al percorso con un filmato di circa 20 minuti, che racconta il viaggio di quattro amici lungo l'intero sentiero, e una parte interattiva che offre per ogni tappa un breve video, i dettagli tecnici, la visione del percorso dall'alto con l'ausilio di Google Earth, schede informative e testi descrittivi. Oltre a questa c'è una sezione dedicata al Parco con un video di presentazione e numerose altre informazioni sull'area protetta, con l'utilizzo di link ai siti utili per l'organizzazione dell'escursione. Questo prodotto innovativo permette di fare una riflessione sulla tipologia di mezzi divulgativi: anche un ente rivolto prevalentemente alla salvaguardia di un territorio non può sottrarsi alla necessità di stare al passo coi tempi, soprattutto nell'ambito della comunicazione. Il DVD permette di avere una pubblicazione "materiale" (e non solo virtuale come un sito web), ma al tempo stesso non è soggetto a "scadenza" come può accadere ai prodotti cartacei. I numerosi link al sito del Parco, permetteranno infatti di mantenere costantemente aggiornati i contenuti del DVD e anche di poterne aggiungere o eliminare a seconda delle esigenze future. Questo aspetto è fondamentale in un territorio e in un Ente in continua evoluzione.

Eventi e iniziative pubbliche.
Eventi come convegni, seminari o workshop si confermano utili mezzi per la condivisione dei risultati ottenuti nelle ricerche svolte dall'Area Protetta.
Il 2008 ha visto il nostro Parco impegnato in prima linea nell'organizzazione del Convegno Nazionale "Biologia e conservazione dei Felidi in Italia". Sebbene fosse rivolto prettamente a personale impiegato in un settore specialistico, il Parco, nell'ambito della propria strategia comunicativa, ha scelto di rivolgersi anche a un pubblico più vasto, dedicando a questo un momento ad hoc. Accanto ai lavori del convegno è stata organizzata una serata divulgativa aperta a tutti, proprio per "raccontare" alla cittadinanza locale e agli appassionati gli sforzi della ricerca e i risultati ottenuti. E' stata anche un'occasione di aggiornamento per le figure impiegate nel Parco (referenti dei Centri Visita, Guide del Parco, gestori di strutture ricettive o museali del territorio).
Grande può essere ancora il margine di miglioramento nell'organizzazione di un evento di questo tipo, ma il successo riscosso dall'iniziativa (circa 170 partecipanti) ha dimostrato che il Parco è ancora una delle sedi privilegiate per la ricerca e la condivisione dei risultati ottenuti. L'organizzazione ha richiesto un grande sforzo di coordinamento tra la parte organizzativa e il comitato scientifico. Si sono utilizzati tutti i possibili canali di comunicazione: inviti cartacei, locandine, inviti via mail, comunicati stampa, newsletter, sito internet del Parco, altri siti internet interessati, per la maggiore diffusione dell'iniziativa. Il sito internet in questa occasione si è rivelato uno degli strumenti migliori, più snelli, immediati e di larga diffusione: ha permesso una corretta comunicazione di tutte le informazioni per la partecipazione al Convegno e la reperibilità di tutta la modulistica necessaria. Anche al termine dell'evento il sito si è dimostrato un buon mezzo per riportare un breve ma efficace resoconto delle attività e una piccola galleria fotografica dedicata. È stato prodotto anche un logo ad hoc, che vede i quattro felidi presenti in Italia, creati da disegnatori-studiosi, inseriti sul marchio del Parco.

La comunicazione permanente: il sito internet
Internet ha ormai rivoluzionato il mondo della comunicazione. La scrittura e la lettura nell'on-line devono adattarsi alle logiche ipertestuali e multimediali e la grafica deve tener conto della cosiddetta "usability", cioè dell'arte di realizzare siti per una navigazione ideale. Indubbiamente un sito internet è oggi il principale mezzo di comunicazione. Il web riunisce in sé caratteristiche particolarmente utili: una presentazione semplice ma accattivante delle informazioni, una correzione e un aggiornamento costanti, una fruizione semplice e relativamente economica.
Il sito istituzionale del Parco è online dal 1 marzo 2007 e si sta sempre più affermando come importante strumento divulgativo e informativo, con circa 7000 visitatori al mese. Uno degli strumenti per valutare la visibilità e il successo di un sito internet è il controllo delle statistiche: a questo proposito da pochi mesi il sito del Parco è predisposto a raccogliere informazioni relative ai visitatori, alle pagine visitate, alla frequenza e ai tempi delle visite, ai link da cui si accede al sito del Parco, etc... I dati finora raccolti non sono ancora sufficienti a elaborare delle approfondite riflessioni, ma saranno un ottimo aiuto nella definizione delle scelte future relative al sito.
I visitatori che navigano le pagine del Parco possono trovare informazioni sulla fauna, la flora e la geologia, sui progetti realizzati, sulle strutture turistiche, sui prodotti che si fregiano del logo, sugli itinerari di visita e sui sentieri.
Questo strumento, prevalentemente informativo, potrebbe anche vantare un valore aggiunto dal punto di vista scientifico, con l'implementazione ad esempio all'interno della sezione bibliografica delle ricerche, dei testi integrali di alcune pubblicazioni, per ora solo elencate, ma che potrebbero essere messe a disposizione per la consultazione online permessa però solo a un pubblico accreditato.
Al momento una interessante applicazione didattico-scientifica è già disponibile: si tratta di Dryades. L'Ente Parco è entrato a far parte del progetto "Key to Nature/Dryades", coordinato dal Prof. Nimis dell'Università di Trieste, che ha realizzato una guida interattiva che sfrutta Internet per il riconoscimento delle specie della flora vascolare. L'utilizzo è molto semplice e a portata di tutti, in quanto non richiede particolari conoscenze botaniche. Si basa su una serie di chiavi dicotomiche, più o meno complesse a seconda dell'impostazione adottata dal fruitore, corredate da un ampio supporto iconografico e testuale. Il percorso di riconoscimento è guidato: ad ogni passaggio la chiave pone una domanda con due sole possibili risposte. Identificata la pianta, oltre ad una serie di immagini, vengono riportate informazioni sull'ecologia, la biologia, l'habitat, la distribuzione. La guida è disponibile in quattro formati: Internet, cd-rom, palmare e cartaceo. La possibilità di scaricarla sul palmare è un'ottima opportunità per poter sperimentare il riconoscimento direttamente sul campo.
Questo strumento dimostra a pieno le grandi potenzialità di comunicazione dei siti web e dei prodotti on-line, dando la possibilità agli utenti di scaricare gratuitamente un buon prodotto divulgativo che permette di apprendere tematiche naturalistiche complesse anche a non esperti.

La newsletter
Parallelamente al sito la divulgazione e l'informazione sono assicurate dalla newsletter inviata ai contatti della mailing list del Parco, che ad oggi vanta già oltre 2300 iscritti. Questo strumento ha inizialmente ricercato una sua precisa identità sperimentando diverse tipologie di tempi di spedizione e di modalità divulgative. La newsletter ha dimostrato di essere apprezzata in una sua doppia valenza: da semplice informazione ed elenco delle iniziative in corso a piccolo comunicato associabile ai giornali web utilizzati anche in altri Parchi. La scelta attuale verte sull'alternanza delle due modalità. Questo mezzo di comunicazione offre numerose possibilità di penetrazione nelle persone interessate al Parco, consentendo comunicazioni veloci, sempre aggiornate e, in certa maniera, interattive (ad esempio con l'utilizzo di piccoli quiz o immagini che stimolino la visita di mostre allestite nel Parco).
Il portale ufficiale delle Aree Protette italiane www.parks.it è un altro strumento molto importante per la diffusione di notizie relative al Parco. Le pagine dedicate, allocate all'interno di questo portale, sono state effettivamente il primo sito di questa Area Protetta e tuttora sono un indispensabile link a quello ufficiale.

Quali progetti futuri?
Il lavoro del Parco deve essere sempre confrontato con quella che è l'idea e la percezione dell'Ente dall'esterno. Il valore di un parco si può misurare sia dal lato dell'offerta, valutando la qualità "oggettiva" che esso rappresenta per la collettività, sia dal lato della domanda, valutando la qualità "soggettiva" che deriva dalla soddisfazione che esso genera tra i suoi "clienti".Si rende necessario trovare canali preferenziali di raccolta delle opinioni pubbliche, attuare cioè la cosiddetta circolarità del processo comunicativo: è importante ascoltare le esigenze degli utenti per raccogliere idee e informazioni, per adeguarsi, almeno in parte, alle loro richieste.
Dopo aver definito e affinato le tecniche di comunicazione delle attività interne del Parco verso l'esterno, serve ora un maggiore coinvolgimento del "pubblico" esterno, elemento imprescindibile per la creazione di un'autentica partecipazione delle popolazioni e degli attori locali alla gestione del territorio e alla condivisione delle responsabilità delle scelte operate.
E' importante inoltre per l'Area Protetta attivare dei sistemi di monitoraggio per verificare l'efficacia delle strategie messe in atto, come verificare l'efficienza, l'efficacia e i "bersagli" della comunicazione e la qualità dei servizi informativi offerti, nonché aumentare la partecipazione diretta di visitatori, ricercatori e appassionati.
Le proposte per il futuro vanno principalmente verso lo sviluppo del sito internet, quale strumento fondamentale di condivisione e partecipazione:
• Un grande spazio condiviso: il Parco può essere considerato una scuola, un grande laboratorio naturale insostituibile per l'integrazione e la formazione di esperti in problemi ambientali e di gestione integrata del territorio.
Una possibilità di coinvolgimento degli "addetti ai lavori" potrebbe essere la creazione di una sezione del sito internet dedicata alla raccolta delle segnalazioni scientifiche o delle pubblicazioni da condividere. Per una partecipazione diretta di tutti i visitatori alla vita del Parco gli strumenti utilizzati sono diversi: si va dai coupon ai questionari, dagli incontri alle e-mail e alle mailing list. La novità in questo caso potrebbe essere la creazione di un forum o di un guestbook, uno spazio nel quale i visitatori possano lasciare traccia virtuale della loro visita, con eventuale possibilità di inserimento di immagini e video, oltre che di testimonianze e racconti. Una simile possibilità potrebbe essere offerta anche dalla creazione di un gruppo all'interno di un "social network", anche se questo strumento potrebbe presentare difficoltà nel controllo della qualità delle informazioni pubblicate dagli utenti.
• Le scuole protagoniste: un'altra interessante modalità di coinvolgimento della popolazione locale è la raccolta dei lavori effettuati dalle scuole del territorio nell'ambito del Progetto "Un Parco per te". Da due anni infatti il Parco realizza questa iniziativa dedicata agli istituti scolastici del territorio, che promuove la conoscenza dell'area protetta e dei suoi valori naturalistici, storici, culturali, etc... L'ampia libertà di scelta tematica e di modalità di realizzazione ha permesso agli insegnanti e ai tutor coinvolti una notevole originalità nel materiale prodotto, che, pubblicato sul sito del Parco, sarebbe quindi disponibile alla consultazione da parte di altre scuole od utenti.
La complessità dell'argomento e la continua evoluzione dei mezzi ad esso correlati fanno sì che queste considerazioni siano una sorta di "appunti di viaggio" da parte di chi, in base alla sua esperienza, ha maturato alcune convinzioni e formulato alcune proposte. La comunicazione e la divulgazione dei valori di un'area protetta è sicuramente un argomento importante che meriterebbe approfondimento e momenti di confronto e condivisione per coloro che quotidianamente se ne occupano.

Nevio Agostini, Franco Locatelli, Agnese Strocchi