Federparchi
Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali


PARCHI
Rivista della Federazione Italiana Parchi e delle Riserve Naturali
NUMERO 58



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Turismo all'Asinara: proposte strategiche per il parco nazionale

Come tutelare una delle poche isole del Mediterraneo ancora intatte, rispondendo alla richiesta sempre più pressante da parte del pubblico di poterla visitare?
Gestendo e indirizzando il turismo e minimizzando l'impronta dell'uomo affinché questo paradiso sulla terra e sotto l'acqua non venga danneggiato.

Si presentano qui i risultati di una esperienza di ricerca-intervento svolta recentemente nel Parco Nazionale dell'Asinara. Un lavoro che s'inserisce in una delicata fase di ripensamento del ruolo del Parco nello sviluppo del territorio e di ridefinizione strategica delle attività future per lo sviluppo di un turismo sostenibile nell'area protetta. Inoltre, più in generale, lo studio effettuato intende contribuire allo sviluppo di attività economiche e sociali basate sul capitale naturale tutelato dall'area protetta, che mirino, in sintonia con le direttrici di Durban, a distribuire i benefici della conservazione alle popolazioni locali.

L'approccio di ricerca adottato
Il progetto ha visto la sua realizzazione attraverso due fasi principali: l'analisi dell'offerta turistica attuale e l'elaborazione di proposte progettuali (la figura 1 illustra la struttura del progetto). L'elaborazione delle proposte per lo sviluppo del sistema locale di offerta turistica del Parco dell'Asinara si è incardinata quale naturale esito e prosecuzione della fase di analisi e diagnosi ambientale. In tale ambito, è sembrato utile proporre una ricognizione delle iniziative già attivate da altri Parchi Nazionali e Aree Marine Protette (che per caratteristiche siano assimilabili al Parco dell'Asinara) con l'obiettivo di intercettare le esperienze più significative di sviluppo turistico eco-sostenibile, per coglierne spunti e suggerimenti utili e replicabili.
In particolare, da un lato, sulla scorta delle informazioni disponibili sul contesto locale e dei documenti ufficiali inerenti al Parco e, dall'altro, dall'analisi del punto di vista degli attori locali che, in veste di testimoni privilegiati, hanno fornito tutti gli elementi utili alla lettura delle esigenze di sviluppo turistico espresse a livello locale, sono stati costruiti ambiti, priorità e iniziative da sottoporre alla attenzione del vertice dell'Ente parco.
Le evidenze emerse nella fase diagnostica hanno consentito di proporre un'analisi SWOT (Strenght, Weakeness, Opportunity, Threats) che evidenzia i punti di forza e debolezza della situazione attuale, nonché gli elementi che possono costituire opportunità per un sano sviluppo del territorio ma che, se non adeguatamente gestiti, possono costituire minacce per il futuro del Parco. L'analisi SWOT recupera e compendia, oltre alle istanze raccolte nel corso della fase di ascolto, anche gli esiti della ricognizione diretta delle effettive attività svolte all'interno del Parco. L'analisi sul campo ha visto il gruppo di lavoro vivere alcune esperienze di fruizione dei servizi turistici offerti, a diretto contatto sia con gli operatori sia con il complesso dei turisti che, quotidianamente, visitano il Parco utilizzando i diversi mezzi, marini e terrestri: ciò ha permesso di arricchire e contestualizzare nella sintesi SWOT gli elementi utili alla successiva valutazione degli ambiti e priorità cui riferire le iniziative per lo sviluppo del sistema locale di offerta turistica. A seguito di questa attività, sono state individuate le potenzialità turistiche, oggetto di una valutazione puntuale in funzione della loro capacità di offrire un'efficace fonte di attrattiva per segmenti di visitatori attuali o potenziali e del loro stato di attuale valorizzazione.
Dal confronto tra il potenziale di attrattiva e il livello di valorizzazione degli elementi del territorio sono nati gli spunti più interessanti in merito alle iniziative da proporre per lo sviluppo del sistema locale di offerta turistica.

Il Parco Nazionale dell'Asinara tra unicità e criticità
L'area protetta è caratterizzata da alcune condizioni di contesto che ne esprimono tutta la forza attrattiva: un'area naturale intatta e incontaminata, attrazioni irripetibili come le spiagge, i fondali, il patrimonio legato alla presenza del carcere, le sensazioni di quiete e isolamento che la bassissima antropizzazione e l'assenza di fonti luminose consentono ad ogni visitatore di provare. Per ciò che concerne le infrastrutture di base, in cui l'offerta di servizi turistici del Parco si sviluppa, il Parco può contare su buoni collegamenti con Italia e l'Europa e sulle opportunità connesse alla presenza di borghi da recuperare, a fini diversi, senza la necessità di aggiungere un solo metro aggiuntivo di cubatura e a quella di manufatti importanti e irripetibili da destinare alla memoria (strutture carcerarie, ossario).
Il tessuto economico e sociale del Parco è fatto di operatori caratterizzati da passione e dedizione al proprio lavoro e di attaccamento al territorio che insieme costituiscono la forza trainante: nei decenni passati le popolazioni locali si sono rese protagoniste di numerose lotte per la chiusura del carcere, per lo svincolo dell'isola e l'istituzione del Parco con conseguente "riappropriazione" da parte dei cittadini del territorio. Il conseguente rilancio dell'area dal punto di vista turistico rappresenta in Sardegna l'investimento trainante dell'economia e costituisce per Porto Torres, città caratterizzata da grandi insediamenti petrolchimici, un'occasione di riscatto sociale e ambientale. La distribuzione della gestione delle attività di fruizione tra una pluralità di soggetti ne garantisce inoltre uno sviluppo democratico così da evitare situazioni di monopolio dei servizi di base.
La situazione è tale che il Parco può rappresentare uno strumento essenziale per migliorare le condizioni generali dell'area e valorizzare le sue risorse, soprattutto grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti che, a diverso titolo, intervengono nella gestione di beni e servizi ivi esistenti. Tale coinvolgimento può sicuramente aiutare la risoluzione di problematiche e criticità, che riguardano frequentemente aspetti che fuoriescono, però, dalle competenze dirette dell'Ente parco. Potranno in questo modo più agevolmente migliorarsi i servizi presso le spiagge (informazioni, cestini per la raccolta dei rifiuti, bagni, etc...), assicurando un miglior godimento di una delle maggiori attrattive del Parco. Analogamente verrebbe agevolata la valorizzazione dei fondali dell'isola per i quali è auspicabile una diffusione controllata delle attività di fruizione. Emblematica è poi la situazione del vecchio carcere di proprietà dello Stato. Trattasi di una struttura che gode di notevole fascino e per questo motivo attira l'interesse di numerosi visitatori, buona parte dei quali desiderebbero finanche soggiornarvi, magari per una notte. Questo interesse rimane però insoddisfatto a causa delle condizioni precarie del bene quando invece, come si dirà più avanti, questa struttura potrebbe costituire un punto di grande attrattiva con funzioni turistiche, culturali e ricettive. Se non adeguatamente mantenuti, molti degli interventi di recupero già eseguiti su vari immobili (Cala Reale e Cala d'Oliva) rischiano un veloce deperimento (stazione sanitaria, ostello, cappella astro-ungarica). Può essere inoltre migliorata l'offerta di servizi turistici affinché sia meno frammentata e disomogenea in termini di qualità: sotto questo profilo sarebbe importante che fosse presentata in maniera più unitaria dai diversi operatori, con un miglior supporto attraverso l'uso integrato di idonei strumenti di comunicazione (sito web del parco, materiale informativo, ecc.) e azioni di marketing territoriale. Da migliorare l'organizzazione di alcuni servizi di base di competenza comunale e di altri enti (smaltimento dei rifiuti, approvvigionamento idrico, infrastruttura fognaria).
Un punto di criticità è rappresentato dai trasporti da e per l'isola, soprattutto da Porto Torres, soprattutto per la necessità di un miglior coordinamento degli orari tra operatori di trasporto, al quale potrebbe provvedere l'ente regionale preposto. Cionondimeno, la presenza dell'aeroporto di Alghero rappresenta l'opportunità di attrarre la domanda potenziale di turismo invernale agevolata dai collegamenti low cost, che dovrà contare, tuttavia, sul potenziamento di un'offerta in grado di competere con località e aree protette della Sardegna, altamente qualificate dal punto di vista dell'attrattività turistica.
Sempre nell'ambito delle opportunità, stavolta connesse alle attività agricolo-zootecnica, gli interventi potrebbero basarsi sull'allevamento di alcune specie (maiali, capre, cavalli, mucche), in luogo della cattura e della deportazione dei capi rimasti, sullo sviluppo di attività agrituristiche e di fattorie didattiche, e sulla valorizzazione delle colture locali delle essenze e dei profumi.
Le analisi relative alla situazione attuale e prospettica che potranno riguardare il futuro sviluppo del territorio del Parco sono state condotte anche alla luce di una riflessione sulle tendenze dei mercati turistici, come:
• l'affermarsi di tipologie di turismo coerenti con il territorio protetto (come l'eco-turismo) e di ciò che ne consegue in termini di domanda e offerta turistica;
• l'evoluzione di alcuni specifici target turistici, caratterizzati dall'interesse verso le componenti educative, ambientali e sportive, racchiudenti il turismo giovanile;
• l'opportunità di cogliere in alcuni segmenti la potenziale domanda di specifiche categorie d'utenza come le famiglie con bambini (comprese nel turismo sociale).
La serie di segmenti finora illustrati rappresenterebbero per il Parco Nazionale dell'Asinara un prezioso punto di riferimento per la promozione turistica in chiave sostenibile, costituendo occasioni di sviluppo in armonia con le finalità del Parco. Essi inoltre favorirebbero:
lo sviluppo di attività economiche sostenibili che conservano e valorizzano l'ambiente; lo sviluppo dell'economia locale per la fornitura dei servizi e dei prodotti necessari all'ospitalità dei turisti; il finanziamento delle attività di tutela e riqualificazione del Parco (una parte delle quote di partecipazione potrebbe essere utilizzata per finanziare progetti di sviluppo e conservazione); la diffusione di una cultura che sia capace di coniugare la conservazione della natura con lo sviluppo del turismo sostenibile; la valorizzazione e promozione del Parco Nazionale agli occhi della comunità residente.

Presupposti per la valorizzazione del Parco dell'Asinara
L'attuale sistema di offerta turistica presente nel territorio dell'isola, avviato in epoca molto recente a valle della chiusura della colonia penale, presenta alcune specifiche connotazioni; si è infatti sviluppato:
• in maniera spontanea;
• sostanzialmente in linea con quanto proposto da altre aree naturali protette (molte delle attività svolte nelle altre aree naturali - marine e terrestri - anche più consolidate, sono comunque disponibili, anche se non sempre adeguatamente valorizzate, nel territorio dell'Asinara);
• senza generare pregiudizi o pericoli alla tutela e alla preservazione dell'ecosistema (al contrario contribuendo, in alcuni casi, al presidio e alla tutela del patrimonio naturalistico);
• senza generare forme di antropizzazione non controllata (assenza di residenti nel Parco, se non alcuni operatori stanziali e alcuni turisti ospiti presso l'ostello);
• utilizzando al meglio, per quanto possibile, strutture e fabbricati preesistenti (pur non funzionalmente dedicati ad attività di fruizione turistica);
• generando un progressivo e parallelo sviluppo di professionalità da parte degli operatori coinvolti;
• contribuendo a generare, anche nella comunità locale, una prima forma di sensibilità verso il turismo ambientale.
Tuttavia nel territorio del Parco rimane ancora molto da fare in termini di:
• sviluppo e riqualificazione delle attività economiche e delle tradizioni preesistenti, generando un indotto consistente per la popolazione residente;
• recupero delle infrastrutture presenti (fabbricati a uso civile e a usi diversi, infrastrutture per l'approvvigionamento idrico, energetico, per lo smaltimento dei rifiuti, ecc);
• destagionalizzazione delle presenze sul territorio del Parco, cogliendo il potenziale espresso dall'area vasta in termini di flussi turistici da intercettare, di infrastrutture di collegamento da utilizzare in sinergia, di professionalità da coinvolgere.
Gli ambiti e le priorità di intervento, così come le iniziative proposte di cui si parlerà a breve, si inseriscono nel quadro del più ampio PPES - Piano Pluriennale di Sviluppo Economico e Sociale del Parco (in corso di redazione). L'Ente parco favorisce infatti la piena fruizione del suo patrimonio naturale, storico e culturale, nel rispetto e nella tutela del proprio ecosistema:
tutte le attività e modalità di fruizione, che risultino pienamente compatibili con le caratteristiche e le finalità proprie del Parco, sono pertanto senz'altro da incoraggiare.
In tal senso, un progressivo miglioramento delle infrastrutture e delle dotazioni del Parco consentirà una piena fruibilità dello stesso anche al di fuori delle attuali, e al momento senz'altro idonee, modalità (per lo più collegate a specifici pacchetti offerti dai vari operatori).
E' però il caso di ribadire come forme più articolate di presenza turistica sul territorio dell'isola possano essere perseguite in futuro, a condizione che rispondano al più ampio quadro di sviluppo economico e sociale del Parco, non generino forme incontrollate di antropizzazione sull'isola, siano precedute da interventi infrastrutturali e di dotazione di servizi di base (risorse idriche, di energia, di smaltimento rifiuti, di viabilità, di mobilità, etc...) idonei per la diffusione di tali forme di più ampia residenzialità.
Alla luce di tali riflessioni le proposte di potenziamento dell'offerta turistica in chiave sostenibile sono articolate in due fronti di intervento, che costituiscono i due ambiti di riferimento cui riferire priorità e iniziative di sviluppo:
• nel breve-medio termine: armonizzare e ampliare l'attuale ventaglio di servizi proposti;
• nel medio-lungo termine: dotare progressivamente l'isola dei servizi e delle infrastrutture di base, in coerenza con il PPES, per poter poi ampliare e articolare l'offerta di servizi turistici nonché avviare percorsi di ospitalità diffusa.
Condizioni essenziali perché ciò avvenga sono:
• un'attenta definizione del target turistico (o dei diversi target cui riferirsi con azioni coerenti e mirate);
• la generazione di pacchetti di offerta (integrati in ogni componente);
• la promozione e distribuzione degli stessi attraverso tour operator specializzati (e/o mediante un centro unico di prenotazione).
Le iniziative per il potenziamento del sistema locale di offerta turistica per il territorio del Parco dell'Asinara sono state concepite, non solo, come una risposta efficace in termini di sviluppo del potenziale turistico del Parco, ma anche per soddisfare altre e più articolate necessità di natura strategica, che rientrano nell'ambito del Piano Pluriennale di sviluppo Economico e Sociale. Al fine di fornire una prima valutazione delle iniziative proposte, sono stati selezionati alcuni driver, quali:
• Eco-sostenibilità: ogni iniziativa, soprattutto quelle che prevedono interventi sulle dotazioni infrastrutturali e sui sistemi di fruizione dell'isola, dovrà risultare totalmente compatibile in termini di impatto ambientale sia con gli attuali regimi di fruibilità delle risorse del territorio, sia, nel caso di realizzazione di interventi strutturali, con le migliori prassi e i più aggiornati standard realizzativi in uso presso le aree naturali protette.
• Qualificazione dell'immagine del Parco: l'obiettivo in questo caso è quello di dare impulso ad iniziative che risultino fortemente qualificanti a ribadire e rendere altamente visibile il concetto di area naturale protetta e rafforzare la missione e la vocazione del Parco in sede nazionale ed internazionale. In questo caso saranno preferibili iniziative che, non solo si pongano in linea con le migliori prassi adottate all'interno di altre aree protette, ma che si pongano, eventualmente, come potenziale nuovo punto di riferimento e guida per ulteriori sviluppi sul tema al centro della proposta.
• Destagionalizzazione dei flussi turistici: il Parco ha come proprio obiettivo di fondo quello di generare le condizioni per cui il territorio dell'isola divenga oggetto di fruizione per un arco temporale il più possibile esteso (indicativamente da marzo a ottobre): solo assicurando la presenza dei visitatori per un periodo più ampio dell'anno è infatti possibile recuperare l'interesse da parte degli operatori a garantire il proprio impegno sull'isola e gli investimenti necessari per rendere disponibili i vari pacchetti di offerta.
• Permanenza e fidelizzazione: le iniziative saranno preferite nella misura in cui incoraggino il turista visitatore ad un progressivo allungamento dei tempi di fruizione (fino ad alcuni giorni) nonché di ripetizione della esperienza (anche in momenti diversi dell'anno). Ciò in coerenza con la possibilità di incentivare, in maniera però del tutto controllata e compatibile con lo sviluppo eco-sostenibile, ipotesi di ricettività per ampliare le alternative di residenzialità dei turisti presso l'isola.
• Coerenza strategica e organizzativa: ogni iniziativa dovrà esprimere un forte grado di coerenza ed allineamento con il complesso degli interventi per lo sviluppo del sistema locale di offerta turistica, in termini di target turistico cui è riferita e di modalità organizzative con cui dovrà essere realizzata. Parimenti è indispensabile che il pacchetto di iniziative proposto abbia anche una propria coerenza di fondo in termini di tempistica di attivazione, e questo, ovviamente, è tanto più rilevante per iniziative la cui realizzazione sia propedeutica o combinata allo sviluppo e al successo di altre: in tal caso il giudizio va espresso in relazione alla compatibilità temporale di ciascuna iniziativa con il complesso delle altre proposte ad essa collegate.
• Coinvolgimento degli operatori: si tratta, in questo caso, di valorizzare esperienze, competenze, energie già profuse nel corso degli anni, dal gruppo di operatori già presenti, pionieri nell'attivare l'attuale sistema di offerta: non a caso nel corso della fase di ascolto si è anche rilevato l'interesse, da parte dei soggetti intervistati, di poter rinnovare il proprio impegno nella ulteriore implementazione del sistema di offerta turistica. E' tuttavia il caso di anticipare come, in presenza di iniziative del tutto innovative rispetto a quelle in essere, l'eventuale non disponibilità di operatori esistenti non debba essere necessariamente considerato fattore precludente.
• Indotto e occupazione (anche mediante la generazione di cooperative): ogni iniziativa dovrà essere graduata in funzione della sua capacità di generare, prioritariamente per la popolazione residente (nel comune o nell'ambito della comunità del parco o, ancora, nell'area vasta), un indotto sistematico e stabile nel tempo (non quindi esclusivamente relativo alla sola fase di sviluppo degli interventi cui è collegata).
• Copertura finanziaria: ogni iniziativa richiede interventi (di impegno finanziario anche molto differenziato) per la cui valutazione e potenziale copertura è necessario avviare una ulteriore fase di analisi (sia nel determinarne puntualmente l'impegno, sia per valutare le possibili soluzioni di copertura).

Le iniziative proposte s'inseriscono in due ambiti:
• Sviluppo delle attività di fruizione del Parco: tali iniziative sono il cuore degli interventi per il potenziamento del sistema locale di offerta turistica per il territorio del parco dell'Asinara;
• Potenziamento delle infrastrutture di base e razionalizzazione del sistema di offerta: tali iniziative sono censite ed inserite nel quadro proposto in quanto fortemente collegate e spesso strumentali al corretto sviluppo delle prime.
Le iniziative sono state inoltre distinte sulla base della natura:
• materiale (che prevedono anche importanti interventi sulle infrastrutture fisiche, tecniche dell'isola);
• immateriale (che prevedono importanti interventi di natura organizzativa sul sistema di offerta turistica da parte del Parco).
Si presenta di seguito una selezione delle proposte, valutate alla luce dei driver definiti e dell'approccio sistemico adottato nella programmazione degli interventi.

Iniziative per lo sviluppo delle attività di fruizione del Parco
Il programma degli interventi prevede il recupero della dimensione naturalistica e culturale dell'isola dell'Asinara al fine di migliorare la fruizione complessiva e diffusa del territorio che, nel suo "abbandono" ritrova oggi il fascino esclusivo del silenzio incontaminato e originario. In tale ottica, il programma contiene interventi volti ad affermare i precetti di rispetto e di salvaguardia delle risorse naturali e storiche del territorio, adottando altresì il modello di educazione ambientale connaturato alla missione istituzione dei Parchi Nazionali.
I progetti che ne derivano, quindi, mirano alla valorizzazione dell' ambiente mare e terra, natura e cultura, al fine non solo di godere dei ‘frutti' che tali ambienti offrono, ma anche di deliziarsi del contatto con gli stessi per tutta la durata dell'esperienza nel Parco. Da ciò consegue il recupero dei mestieri che nel passato hanno consentito l'affermarsi di forme di socialità sull'isola, al fine di non disperdere quelle tradizioni che ne caratterizzavano le attività produttive, dalla agricoltura alla pastorizia alla pesca; tutto ciò allo scopo non solo di creare occasione di svago e di attrattiva nei confronti dei ‘grandi' ma anche, per fini educativi, nei confronti dei più giovani.

VALORIZZAZIONE DEL MARE
Dal pescaturismo all'ittiturismo ...
Ottimizzazione e miglioramento dell'attività di pescaturismo già avviata permanenza presso l'isola in alloggi dedicati in compagnia dei pescatori integrazione di momenti di permanenza sulla terra ferma con attività di acculturamento sulla vita marina.
Alle aree balneabili …
Creazione di un sistema di servizi necessari al fine rendere confortevole la balneazione sull'isola dell'Asinara (trasporto, servizi igienici, informazione, ecc Integrazione con le esperienze legate ad attività svolte dagli operatori del Parco come ad esempio lo snorkeling, la canoa, le guide per percorsi marini).
Alla subacquea
Rafforzamento/ampliamento del sistema di offerta subacquea dell'isola anche attraverso la promozione in periodi di bassa stagione.
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
Sviluppo di un sistema museale: museo carcerario
Creazione del Museo del Carcere inserito in un percorso di vita carceraria con recupero e rifunzionalizzazio ne degli immobili presenti sull'Isola.
POTENZIAMENTO DEL CENTRO FAUNISTICO
Ampliamento del complesso esistente ai fini della realizzazione di una struttura veterinaria per la salvaguardia e la cura degli asinelli bianchi, la tutela del muflone e del cinghiale sviluppo di attività scientifiche (per specialisti, veterinari e animalisti) al fine di creare anche su questo tema una comunità di apprendimento.
VALORIZZAZIONE DELLA TERRA
Realizzazione di un Centro Floristico Valorizzazione dell'attrattiva delle piante presenti sull'isola per lo sviluppo di forme di turismo scientifico (legato alla preziosità degli endemismi) di attività di trasformazione di alcune piante in essenze, di attività di trasformazione di bacche tipiche (es. mirto) eventualmente con il marchio del Parco.

Iniziative per il potenziamento delle infrastrutture di base e la razionalizzazione del sistema di offerta
Il programma comprende tutti gli interventi volti a creare le condizioni organizzative ed infrastrutturali necessarie ai fini dello sviluppo turistico dell'isola. Tali iniziative appaiono quanto mai necessarie in un contesto in cui, vista la delicatezza dell'ambito in cui ci si muove (iniziative progettuali in un territorio protetto), deve necessariamente essere attribuito ad un Ente istituzionale (Ente Parco) il ruolo di guida e di coordinatore di ogni attività.
Inte grazione dei sistemi di promozione del Parco e dei suoi servizi
Allineare le forme di promozione del parco e dei servizi offerti dai suoi operatori, integrando con forme di promozione comune, tutto lo spettro di alternative proposte all'esterno. Si tratta così di fornire una immagine unica e coerente verso l'esterno, condivisa e partecipata, all'interno, da tutti gli operatori presenti.
Realizzazione della Carta dei servizi e di un Centro Unico di Prenotazione (CUP) Realizzazione del Marchio del Parco dell'Asinara.
Potenziamento del sistema di raccolta dei rifiuti e depurazione e convo glio delle ac que
Realizzazione di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, capillare nei punti ricettivi e di accesso dei visitatori, e di smaltimento degli stessi Avvio di azioni mirate a favorire un più razionale utilizzo e manutenzione degli invasi già presenti sull'isola al fine di consentire un più efficiente servizio di fornitura dell'acqua su tutta l'isola.
Recupero bor go marino di Cala d'Oliva
Avvio del recupero di ulteriori unità immobiliari, da dedicare alla ricezione turistica, e delle attività produttivo/commerciali, con l'utilizzo di materiali e di tecniche coerenti con i principi della bioedilizia.

I passi verso l'implementazione
Per l'avvio e la realizzazione delle iniziative proposte il gruppo di lavoro ha suggerito un programma di lavoro che ha i suoi fondamenti nei protocolli di Agenda 21 (cui il Parco ha già aderito) e della Carta Europea del Turismo Sostenibile (cui il progetto si richiama dal punto di vista metodologico).
Il punto di forza e di innovazione di programmi quali Agenda 21, Carta Europea del Turismo Sostenibile, Valutazione ambientale strategica, è l'attività di interazione tra più soggetti; amministrazioni e cittadini, associazioni e portatori di interesse sono chiamati a condividere un percorso comune decisionale.
Questa nuova generazione di strumenti di pianificazione e di governo dei territori è basata sul concetto di allargamento delle responsabilità e, di conseguenza, di partecipazione della collettività. Nell'attuazione delle progettualità proposte, il Parco, anche in osservanza dei principi fondanti del percorso di Agenda 21 intrapreso, dovrebbe adottare strategie di tipo "inclusivo" per:
• sviluppare rapporti di collaborazione e fiducia con la comunità e le amministrazioni locali;
• utilizzare il processo come occasione per costruire proposte "dal basso" che utilizzino le conoscenze diffuse presenti nel contesto;
• attivare forme di interazione, anche di natura economica, dalle fasi preliminari del progetto fino a quelle attuative e gestionali.
I livelli e le forme di tale partecipazione possono essere diversi e molteplici. Una comunità può essere informata più o meno esaurientemente su un piano o programma che riguarda i luoghi in cui vive, può essere consultata, ossia chiamata ad esprimere delle opinioni, osservazioni in merito, oppure può essere coinvolta direttamente in un processo interattivo dall'Amministrazione. Posto che strumenti e obiettivi di partecipazione siano funzione dell'intervento e dell'entità della trasformazione che implicano, i livelli di partecipazione seguiranno pertanto la seguente scala:
Informazione: base necessaria di ciascun intervento, precede e segue tutti i momenti di trasparente coinvolgimento della comunità del Parco;
Consultazione: che sarà necessaria per affrontare temi puntuali come, ad esempio: il miglioramento di servizi esistenti, la balneazione, la pescaturismo e l'ittiturismo, l'agriturismo come filiera, ecc.;
Decisione congiunta: è il momento dell'interazione, del reciproco apprendimento, della condivisione delle scelte che si esplica nella possibilità di progettare insieme, di monitorare con i cittadini i risultati, verificare le opere o le iniziative più efficaci, rimodulare i programmi;
Azione congiunta: il livello più complesso e strutturato di partecipazione, che prevede:
informazione (feedback delle indagini), comprensione (analisi delle alternative), opportunità (esiti della negoziazione). La stessa si fonda sull'attivazione di un concatenarsi di interessi, da parte dei cittadini e da parte dei vari soggetti che intervengono nelle attività partecipative. Questa fase ha necessariamente bisogno di un' azione precedente, relativa alla decisione congiunta, nel caso in cui sia già formato un tavolo di lavoro tematico, oppure una fase di consultazione iniziale. Potrebbe diventare uno strumento molto efficace nel caso della progettazione sia architettonica che funzionale del Borgo di Cala d'oliva, ma anche, pensando ad un coinvolgimento delle scuole, dei Centri Faunistico e Floristico.

Conclusioni
La storia ha voluto che questo luogo rimanesse intatto, preservandosi dal punto di vista naturalistico in modo assolutamente unico, se visto nel contesto generale del Mediterraneo caratterizzato invece da un aumento costante della pressione demografica. Questo territorio si è salvato dalla contaminazione e distruzione grazie, in primo luogo, alla presenza del carcere (pur necessitando quest'ultimo la costruzione di edifici e strutture apparentemente in contrasto con un contesto territoriale di così grande bellezza), e successivamente, alla istituzione del Parco Nazionale, fortemente voluto dalle popolazioni locali.
Visitare l'Asinara è come fare un salto in un luogo in cui il tempo si è dilatato e ha lasciato che la natura seguisse i propri cicli senza interferenze antropiche: queste caratteristiche sono riscontrabili dal visitatore sulla terra ferma e, in maniera ancora più stupefacente, sotto la superficie del mare a contatto con fondali intatti e meravigliosi.
Ci si trova di fronte ad un'occasione unica, di reale sperimentazione ed attuazione dello sviluppo sostenibile. La sfida dell'Ente parco è ardua: riuscire a gestire e conservare un territorio di così altro valore naturalistico, storico e culturale, indirizzando nella giusta direzione la fruizione da parte dei visitatori, che mostrano un interesse e una curiosità fortissima e crescente nei confronti dell'isola.
Le potenzialità di attrazione ci sono e sono numerose. È auspicabile che la gestione del turismo sul'isola possa attuarsi in primo luogo attraverso la tutela del territorio e, successivamente, con azioni di sviluppo del settore. Queste non dovrebbero ispirarsi ad esempi di turismo - e non sostenibile dal punto di vista ecologico riscontrabili in altri contesti della Sardegna - ma alla partecipazione attiva delle popolazioni locali nella gestione del territorio, garantendo l'accessibilità dell'isola a tutti. Questo percorso si può attuare educando il turista a visitare e fruire dei luoghi in maniera sostenibile, ovvero predisponendo l'anima ad accogliere tutte le sensazioni che l'Asinara riesce a regalare, minimizzando allo stesso tempo la propria impronta sull'isola.

Manuela Nicosia, Alessandra Nasti, Anna Parasacchi, Davide Marino