Parks.it English Version
DEUTSCH
FRANÇAIS
Il Portale dei Parchi Italiani


Da sola nel Parco del Gran Sasso - 2


Foto Gran Sasso 2
Lente d'ingrandimento

Alla fine la tendinite attanagliò anche me, così passai la mia terza ed ultima tappa solitaria a zoppicare faticosamente per i sentieri del parco del Gran Sasso per raggiungere Laura, che invece nel frattempo si era quasi rimessa dalla sua distorsione. Fortunatamente il percorso non era particolarmente impegnativo e consentiva un facile accesso alla strada asfaltata dopo poche ore. Così potei incontrare la mia compagna di viaggio- costretta a muoversi sfruttando passaggi occasionali- a fine mattinata e condividere con lei le mie pene... che presto aumentarono a causa di un acquazzone che imperversò fino a sera e ci costrinse a trincerarci nella gelida chiesetta di San Pietro (a pochi Km da Assergi), i cui affreschi trecenteschi avremmo certo saputo meglio apprezzare in altre circostanze!

Ma, a parte la consueta dose di disavventure quotidiane, anche quella giornata ci regalò splendidi paesaggi e qualche occhiata fugace alla ricca fauna del parco. Infatti il sentiero fino a San Pietro è estremamene suggestivo: si insinua stretto tra il torrente e la parete rocciosa, qua e là lacerata da grotte e cavità e sede di siti di interesse archeologico, come una antica chiesa dedicata alla Madonna, di cui restano oggi solo poche pietre, rese però affascinanti dal contesto paesaggistico.
Dopo una fonte poi il tracciato si inerpica verso S Pietro, da cui si gode di un bel panorama, che io vidi però dimidiato dalle basse nubi che preludevano all'imminente pioggia.

Come ho accennato, per via del maltempo e del male alle rispettive caviglie fummo costrette a rimanere nella chiesa per tutto il pomeriggio e ci eravamo anche rassegnate a trascorrere lì la notte. Invece, inaspettatamente, con le ultime luci del crepuscolo sopraggiunse il vice-presidente del parco con l'intenzione di chiudere il santo luogo che ci dava riparo. Vedendoci accampate là inteirizzete e doloranti fu mosso a pietà e ci accompagnò in auto alla pensione più vicina. Questo viaggetto in macchina nottetempo è davvero memorabile sia per l'inusitata ebbrezza di una velocità superiore ai 5 km orari, sia perchè ci ha permesso di osservare la vita notturna del parco: lepri e leprotti saltellanti per i prati e varietà di uccelli non visibili durante il giorno.


Ligeia Lugli