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Notizie dai convegni

CONVEGNO NAZIONALE SUL LUPO ALLE FORESTE CASENTINESI
Il valore scientifico e culturale di un simbolo della natura selvaggia

Il lupo al centro di un convegno che per due giorni ha raccolto a Santa Sofia, nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, il 12 e 13 aprile, centinaia di specialisti e appassionati. Una "due giorni" di presentazioni di lavori sui temi più importanti per la conservazione di questo straordinario animale. Le prime due sessioni, ("I Parchi per il Lupo" e "Le nuove frontiere del lupo") hanno messo in luce l'ampio spettro di progetti di ricerca che i parchi stanno sviluppando per approfondire le conoscenze sul grande predatore e per garantire continuità al processo di ricolonizzazione delle Alpi. Sandro Lovari, Ordinario di Etologia all'Università di Siena), ha sinteticamente chiarito i passi in avanti fatti negli ultimi vent'anni nella conoscenza dell'etologia del lupo nel nostro paese. La situazione della popolazione di Canis lupus, sembra oggi essersi abbastanza assestata mentre prosegue il suo processo di ritorno sulle Alpi dove è stato sterminato un'ottantina di anni fa. Lo conferma lo studio realizzato dalla Regione Piemonte nel corso degli ultimi tre anni. Una ventina di individui suddivisi in quattro branchi occupano ormai stabilmente l'arco alpino occidentale (info: www.regione.piemonte.it/parchi). I lavori sono poi proseguiti con la presentazione di lavori di ricerca inerenti il rapporto tra "lupo, popolazioni e territorio" e con studi e ricerche fuori dalle aree protette.
Il Convegno, sostenuto dalle Regioni Toscana ed Emilia Romagna e patrocinato dalla rivista "Habitat", si è concluso con la stesura di un "Appello per il lupo". (g.b.)


TURISMO E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Convegno al Parco del Conero

E' nella natura che il turismo trova oggi la sua principale ragione d'essere: turismo ed ambiente rappresentano un binomio inscindibile per il turista di qualità che cerca nella ecovilleggiatura un momento di rigenerazione non solo fisica ma anche culturale e spirituale. Se ne è parlato diffusamente nel corso del convegno "Turismo e sostenibilità ambientale" che si è svolto nel parco del Conero, in provincia di Ancona nei giorni 12 e 13 aprile. In occasione dell'Anno Mondiale dell'Ecoturismo, si sono dati appuntamento all'ombra del Conero rappresentanti di aree protette ed amministrazioni regionali della Sardegna, della Puglia, della Campania fino al Centro Italia insieme a sindaci ed assessori delle Marche, al presidente della Provincia di Ancona, ad assessori regionali all'Ambiente ed al Turismo, a docenti della Facoltà di Economia dell'Università di Ancona (autori del Piano di sviluppo socio-economico del Parco del Conero) e, non ultimi, numerosi operatori turistici ed economici. Ad organizzare la due giorni, l'Associazione Riviera del Conero insieme al il Coordinamento dei parchi delle Marche, all'Università ed al Comune di Ancona.
Ai lavori della prima giornata, presieduti dal presidente del Coordinamento parchi, Mariano Guzzini, presso la sala consiliare del Comune di Numana, hanno partecipato anche il presidente della Federazione nazionale dei parchi, Matteo Fusilli e i rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste: Franco Ferroni, responsabile nazionale Wwf per le aree protette e Luigi Quarchioni, presidente di Legambiente Marche. Fusilli ha esortato gli amministratori dei parchi e dei Comuni dei parchi a tenere conto della nuova tendenza, cioè di un forte aumento dei flussi turistici nelle aree protette. Una tendenza da non assecondare, per non destabilizzare il patrimonio ambientale, ma neanche da sottovalutare, ignorando le esigenze dell'impresa turistica: piuttosto da fronteggiare con proposte innovative, favorendo comunque una distribuzione delle presenze in un arco stagionale più ampio. "La vulnerabilità dell'ambiente -ha sottolineato- è diventata vulnerabilità del turismo stesso, specialmente lungo le coste. Esistono peraltro strumenti per tenere sotto controllo i fenomeni di degrado, per valutare l'impatto ambientale di ogni intervento e di questi strumenti devono far uso tutti gli amministratori" L'industria turistica va, in sostanza, pienamente riconciliata con l'ambiente, così come avvenuto già per altri settori, come l'agricoltura. (f.z.)


I PARCHI A TRENTO
Esperienze nazionali e internazionali di tutela e sviluppo

"Tutela e sviluppo in montagna" questo il titolo del convegno, organizzato da Federparchi, Provincia di Trento e Parco Adamello Brenta, svoltosi a Trento il 2 e 3 maggio. L'obiettivo era fare il punto sul contributo delle aree protette per la difesa e lo sviluppo sostenibile della montagna alpina. Un modo di guardare all'Anno Internazionale delle Montagne con gli occhi di chi persegue istituzionalmente il compito di combinare la tutela dell'ambiente con le esigenze di una valorizzazione che non cancelli identità e valori. Proprio per questo è stata riservata un'ampia sezione del convegno alla presentazione di esperienze concrete maturate nei diversi paesi dell'arco alpino. "La scuola dell'acqua" (Nationalpark Hohe Tauern), "Il progetto Life Tovel" (Parco Adamello Brenta), "Il sentiero etnografico del Vanoi" (Parco di Paneveggio Pale di San Martino), "La carta qualità" (Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi), "La carta del turismo" (Parco delle Alpi Marittime),"Il progetto speciale agricoltura" (Parco Adamello Lombardo), "Un'idea per il Parco Naturale" (Amt für Naturparke Südtirol), "Il parco Skocjanske Jame".
La rassegna di esperienze è stata preceduta e seguita da un dibattito generale che ha visto tra gli altri, i contributi di Valter Giuliano (Federparchi), Damiano di Simine (Cipra), Franco Viola e Louis Olivier.



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