Garibaldi fu ferito?


Torna a Caprera quarant'anni dopo. Non è la foca monaca o il falco pescatore, ma l'asfalto. Il nastro grigio di una strada, sì, che prima d'oggi sulla solitaria isola dell'eroe dei due mondi - gioiello del parco nazionale dell'Arcipelago de La Maddalena - si limitava a congiungere, dai primi anni Sessanta, solo il ponte che collega Caprera all'isola madre con la casa-museo di Garibaldi. Un breve tratto, per il resto l'isola si girava lungo polverose strade sterrate. Oggi, cioè poche settimane orsono, quelle piste sono state asfaltate. Dodici chilometri di tracciato, fino al Forte Arbuticci e alla Punta Rossa, all'estremità meridionale. Un intervento deciso da tempo, insieme da Comune ed Ente Parco e poi confermato dai nuovi amministratori nel frattempo sopraggiunti (rispettivamente, Rosanna Giudice e Gianfranco Cualbu). Tra le motivazioni addotte c'è soprattutto la sicurezza in caso di incendio, come più volte indicato dalla Forestale. I giornali sardi hanno titolato "Scempio a Caprera", mentre da Verdi e ambientalisti sono partiti comunicati di fuoco. Il presidente Cualbu non si è limitato a dichiarare che "l'intervento era necessario, nonché deciso già da tempo". Assieme al consiglio dell'ente (nelle scorse settimane è giunto dal ministero dell'Ambiente il decreto di nomina di 7 dei 12 nuovi membri), ha pure varato un provvedimento di divieto di accesso alle auto dei non residenti valido per l'intera estate, fino al 30 settembre. Stop dunque alle auto dei non maddalenini, per lasciare spazio alle quali il parco ha avviato i lavori - tra non poche polemiche, per i possibili danni alla macchia mediterranea e l'ubicazione prescelta - per la realizzazione di un parcheggio a 400 posti a Caprera, poco oltre il ponte di accesso. Dal parcheggio i turisti avrebbero dovuto spostarsi grazie a un pulmino elettrico e ad un trenino su gomma a vagoni aperti. Per ora non è cambiato nulla e le auto dei turisti continuano ad affollare l'isola. "Ma è solo questione di giorni e il divieto diventerà operativo", spiega con garbo il presidente Cualbu. "Il nuovo parcheggio è in via di realizzazione, in un'area dove non solo non abbiamo danneggiato la flora ma d'inverno si formava pure un acquitrino. Questo parcheggio verrà però utilizzato solo in caso di sovraffollamento, poiché le auto dei turisti abbiamo deciso adesso col Comune di fermarle prima: e cioè a La Maddalena in località bivio per Spalmatore, dove in un altro nuovo parcheggio partiranno pure i pulmann. I mezzi pubblici saranno di tipo tradizionale: i pulmini elettrici li utilizziamo con le scolaresche ma sono insufficienti per il servizio ordinario di trasporto. Per quest'estate va così", conclude Cualbu, "ma già dall'anno prossimo il periodo di divieto sarà più esteso".

g.i.




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