Ricordo di Ettore


Di Ettore Cirino conservo un bellissimo libro dal titolo Monumenti vegetali dell’Etna, frutto di un’appassionata ricerca che lo portò a censire e a studiare gli esemplari arborei più antichi e imponenti dell’Etna. Ma conservo ancora soprattutto la memoria delle passeggiate nel suo Parco, delle conversazioni ai convegni che organizzammo in occasione del gemellaggio tra il Parco dell’Etna e quello del Vesuvio. Conversazioni che riguardavano essenzialmente il ruolo del naturalista nell’ambito delle aree naturali protette.
Ettore era il botanico del Parco dell’Etna, un giovane botanico appassionato di natura che amava passeggiare nei boschi, che viveva per la natura e si impegnava per la sua conservazione.
Ettore era anche per questo ben voluto dai suoi colleghi di lavoro che ne apprezzavano le competenze naturalistiche, ma, soprattutto, ne stimavano la passione e l’amore per la natura.
Ettore era anche schivo, riservato, corretto e rispettoso nei confronti degli altri, e questo aumentava le sue doti di simpatia.
Ci ha lasciato qualche mese fa. E’ morto in un attimo mentre, a casa, rientrato dal lavoro, giocava, come tutte le sere, con le adorate figlie.
Pochi istanti ed Ettore ha lasciato la famiglia che amava tanto da parlarne spesso e con amore, nonostante la rinomata riservatezza, ha lasciato il Parco, i colleghi, gli alberi dell’Etna e tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, di parlare di natura con lui e di saperlo apprezzare.
Ciao Ettore, il paradiso è pieno di alberi.

Maurizio Fraissinet




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