C'è parco e parco

L'Arno e la rete dei Parchi metropolitani

Un sistema di Aree Protette nella strategia dell'Area Metropolitana Fiorentina per il miglioramento della qualità urbana: risorsa per un nuovo sviluppo.

Con la previsione del suo Piano Strategico, oggi in fase avanzata di definizione, l'Area Metropolitana di Firenze entra a far parte dei grandi sistemi nazionali delle aree protette periurbane: il 16 dicembre 2002 il Comitato di Coordinamento, composto da Istituzioni, categorie economiche, forze sociali e culturali, ha firmato il protocollo d'intesa preliminare al Piano ed ha approvato le 32 schede progettuali che lo compongono: uno dei quattro assi che caratterizzano la strategia del Piano, quello del miglioramento della qualità urbana come risorsa per lo sviluppo, comprende il progetto per l'Arno e la rete dei parchi metropolitani, suddiviso in tre interventi specifici: il parco fluviale, quello della piana, quello collinare.

La scheda di progetto costituisce il quadro d'insieme di idee, proposte, progetti, iniziative, qualcuna anche in via di realizzazione, che da quasi 50 anni alimentano speranze, timori e discussioni sulla questione della dimensione e del ruolo per il verde nell'area; oggi, per la prima volta, si delinea finalmente una logica complessiva di sistema a collegamento di temi ormai tradizionale quali quelli della salvaguardia del paesaggio collinare; del recupero, anche naturalistico, della piana ad ovest della città; della riqualificazione del corso fluviale nel tratto urbano, ma anche a monte ed a valle di questo.

Il complessivo tema progettuale risultante dal Piano sul verde periurbano, inteso come sistema e contributo di qualità per lo sviluppo dell'area, è parte coerente di un contesto di altri progetti che propongono contemporaneamente impegni all'innovazione, all'integrazione delle risorse disponibili ed al riequilibrio delle funzioni tra Firenze e comuni contermini.

All'episodicità e casualità dei micro-interventi, a cui si è abituati, si sostituisce per la prima volta un disegno organico fortemente connotato che, nelle dovute proporzioni, ci riporta ad un ordine di opportunità che forse solo all'epoca del Poggi, con le Cascine ed il Viale dei Colli la città aveva potuto apprezzare; c'è solo da sperare che di questo si tenga conto al momento di dare un seguito coerente alle idee progettuali con impegni attuativi, anche considerando che la circostanza potrebbe costituire una delle prime applicazioni consapevoli della Convenzione Europea del Paesaggio, siglata nel 2000 proprio a Firenze.

Al proposito si da atto che il Sindaco di Firenze ha pubblicamente riconosciuto alla realizzazione del parco fluviale dell'Arno, nella sua dimensione metropolitana, insieme ad altri due progetti, la priorità attuativa nel complesso delle 32 proposte selezionate a fondamento del piano strutturale.

C'è speranza dunque che anche dall'area fiorentina possano intervenire interessanti contributi alla questione sui grandi sistemi nazionali di protezione del verde nelle aree metropolitane, oggetto di attenzione da parte di Federparchi, che ha incontrato rilevante interesse nella apposita sessione tematica sull'argomento in occasione della recente Conferenza Nazionale delle Aree Protette e che Fedenatur ( Fédération Européenne des Espaces Naturels et Ruraux Métropolitains et Périurbains ) porterà prossimamente all’attenzione dell'Unione Europea.

Antonello Nuzzo




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