Parco del Beigua, il piano di sviluppo socio-economico 2003-2006 e’ legge regionale


Un patto di leale collaborazione per la tutela delle risorse ambientali e per lo sviluppo economico sostenibile delle comunità locali. E' con questo commento che gli organi dell'Ente Parco hanno accolto la definitiva approvazione del Piano Pluriennale Socio-Economico 2003-2006 da parte della Giunta Regionale della Liguria, avvenuta con provvedimento del 27 dicembre 2002.
Il Piano Pluriennale Socio - Economico del Parco del Beigua si presenta all’attenzione degli attori istituzionali e sociali che operano nei sistemi locali interessati dall’area protetta e che sono investiti dalle problematiche della sua valorizzazione come tassello, non marginale, di una strategia che sappia fare dello sviluppo sostenibile molto più di una parola d’ordine. I progetti che il Piano ha individuato – sempre sulla base di un confronto intenso e serrato con tutti gli interlocutori istituzionali e sociali che operano nel sistema locale – sono infatti affidati, per la loro realizzazione, allo sviluppo di un percorso di verifica e precisazione che trova il suo momento più significativo nella stipula, per ciascuno dei progetti, di uno specifico protocollo d’intesa tra i diversi attori in gioco (pratica che peraltro fa già parte della seppur breve storia istituzionale dell'Ente Parco). Un Piano che la Legge Regionale vuole di durata quadriennale e che è stato predisposto avendo come riferimento un orizzonte temporale di medio periodo entro il quale, - muovendosi con la necessaria ambizione e determinazione, ma senza indulgere in attese irrealistiche - sia possibile realizzare in larga misura il pacchetto degli interventi previsti.
Sulla base di una attenta disamina del quadro territoriale (conseguito integrando gli elementi di conoscenza a suo tempo desunti a livello di redazione del Piano dell'Area Protetta), nonché del quadro finanziario e delle risorse disponibili e programmabili, il sistema di obiettivi che è stato proposto dal Piano Pluriennale Socio-Economico si articola secondo due livelli : il primo corrisponde all'esplicitazione delle finalità che interpretano e danno significato strategico alle politiche di sviluppo; il secondo è costituito dalla individuazione di obiettivi veri e propri, puntualmente determinati mediante progettualità condivise e concertate.
Nell'ambito delle finalità istitutive ed in coerenza con il Piano dell'Area Protetta, il Piano Pluriennale Socio-Economico individua, per il quadriennio 2003-2006, i seguenti obiettivi :
  • garantire la conservazione degli ecosistemi, in termini di salvaguardia, studio, gestione e riqualificazione
  • promuovere la fruizione sociale dell'ambiente e lo sviluppo di percorsi di valorizzazione sostenibile, mediante l'organizzazione e la qualificazione della fruizione escursionistica e storico-culturale, la divulgazione e l'educazione ambientale, la valorizzazione delle opportunità di sviluppo sostenibile delle comunità locali, le energie alternative
  • rafforzare l'immagine e la capacità di iniziativa del parco, rafforzando la struttura istituzionale e operativa dell'Ente di gestione, incrementandone la visibilità, il ruolo ed il riconoscimento
  • sviluppare il collegamento in rete con le altre aree protette del sistema regionale mediante l'attuazione ed il coordinamento di progetti comuni.

Per quanto concerne gli interventi il Piano Pluriennale Socio-Economico articola la propria efficacia in progetti appartenenti a differenti categorie. Un primo gruppo è costituito da 16 progetti locali, che intervengono puntualmente in nodi critici dell’assetto del Parco per realizzarvi infrastrutture di fruizione, interventi di miglioramento e ripristino ambientale, strutture per l’accoglienza e per l’accessibilità.
Tra questi si evidenziano, in particolare, gli interventi che prevedono la valorizzazione dei siti che il Piano dell'Area Protetta aveva individuato come "Porte del Parco" o "Avamposti del Parco" (Badia in Comune di Tiglieto, Piampaludo in Comune di Sassello, Alpicella in Comune di Varazze, Santa Giustina in Comune di Stella, Sciarborasca in Comune di Cogoleto) mediante interventi di riqualificazione paesaggistica ed urbanistica, con realizzazione di infrastrutture di accoglienza funzionali alla fruizione dell'area protetta.
Di analoga portata risultano essere i progetti inerenti le strutture informative e divulgative (realizzazione del Centro Visite di Villa Bagnara a Masone e del Centro Ornitologico in località Case Vaccà sulle alture di Arenzano, adeguamento del Museo della Filigrana a Campo Figure, ecc.) che andrano a conseguire un sistema di offerta diversificato ed integrato.
Si segnalano, infine, i progetti relativi alla riqualificazione della Foresta Demaniale Regionale Deiva a Sassello, al potenziamento del Vivaio Forestale Regionale di Masone, alla valorizzazione del percorso costiero in località Viale Europa a Varazze.
Un secondo gruppo di progetti individua 14 azioni di sistema che interessano l’intero territorio del Parco e coordinano, entro un approccio integrato, le strategie operative volte ad assicurare la migliore funzionalità del Parco stesso nelle sue diverse aree di intervento : progetto Accoglienza e Ospitalità (che prevede la proposta di un Sistema Turistico Locale, nonché l'attuazione dei progetto "Agriturismo nel Parco" e "Ospitalità diffusa"), progetto Rete di Mercato Locale (finalizzato a valorizzare e promuovere i prodotti locali attraverso la creazione di un marchio territoriale ovvero di un sistema mirato di commercializzazione dei prodotti tipici), progetto Rete Museale (incentrato sulla promozione e qualificazione della fruizione culturale mediante azioni concertate con i diversi soggetti istituzionali), progetto Gestione Risorse e Ambienti Naturali (finalizzato ad interventi di manutenzione e riqualificazione degli habitat naturali per la conservazione della biodiversità nelle aree di maggior pregio, Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale, nonché conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico e del sistema fluviale), progetto Gestione Faunistica (inerente l'attuazione di interventi di gestione e di controllo del patrimonio faunistico, con attenzione anche alla reintroduzione/potenziamento di alcune specie autoctone tradizionalmente presenti nell'area parco) progetto Rete Escursionistica e Fruzione Ambientale ("Sport e Natura - parco palestra a cielo aperto", manutenzione e potenziamento rete escursionistica e delle aree verdi attrezzate, valorizzazione del sistema "Alta Via dei Monti liguri"), progetto Educazione Ambientale (finalizzato a garantire le offerte didattiche ed a consolidare il ruolo del Parco nell'ambito del Sistema Regionale per l'Educazione Ambientale, nonché all'interno del Programma Nazionale INFEA), progetto Formazione (attraverso l'attuazione di tre differenti progetti di sviluppo locale finanziati con fondi Obiettivo 3), progetto Comunicazione Sociale, Promozione, Divulgazione (attinente la predisposizione di strumenti di informazione, comunicazione e divulgazione delle attività del parco), progetto Sicurezza (che si configura in azioni finalizzate a garantire la sicurezza nella fruizione dei luoghi dell'area protetta: soccorso, antincendio, ecc.), progetto Ricerca e Divulgazione Scientifica (nell'ambito del quale sono stati individuati filoni di indagine di oggettiva rilevanza, il cui sviluppo, peraltro, risulta strettamente connesso ad alcune azioni gestionali contemplate negli indirizzi del Piano dell'Area Protetta), progetto Accessibilità e Sosta (con azioni volte al miglioramento dell'accesibilità per residenti e potenziali fruitori), progetto Qualità Urbana (che si configura in interventi di riqualificazione paesistica) e progetto Sviluppo Sostenibile (che si pone come obiettivo lo sviluppo del processo di "Agenda 21 Locale" nel Parco del Beigua attraverso l’implementazione e la certificazione ISO 14001 del "Sistema di Gestione Ambientale").
Completano la struttura del Piano Pluriennale Socio-Economico 6 progetti che si rivolgono al sistema delle aree protette regionale (e nazionale), rafforzando le relazioni volte ad assicurare la continuità della Rete Ecologica Nazionale come pure ad affermare un sistema di offerta più riconoscibile ed accreditato nei confronti della domanda, e 4 azioni di cooperazione interregionale sviluppate nell’ambito di Programmi INTERREG cofinanziati dalla Comunità Europea.
Ad un anno e mezzo dall'approvazione del Piano dell'Area Protetta, avvenuta nell'Agosto 2001, l'Ente Parco si trova nelle condizioni di poter attivare immediatamente una serie di azioni, concordate nella fase di ascolto sociale e di partecipazione istituzionale, che costituiscono una rassegna di progettualità di rilevante portata per la sostanziale aderenza alle realtà ed alle esigenze registrate sul territorio. Un disegno complessivo di programmazione concertata che configura il parco come un laboratorio privilegiato di esperienze ed iniziative effettivamente sostenibili, attivamente e dinamicamente integrate con le realtà sociali ed economiche del comprensorio territoriale di competenza, laddove i programmi e gli interventi non si limitano alla sola gestione delle risorse ambientali, ma considerano anche i flussi e le modalità di utilizzo e di fruizione delle stesse.
Il Piano Pluriennale Socio-Economico - fondato sui principi della collaborazione e dell'intesa tra istituzioni ed attori sociali, della partecipazione sui contenuti delle proposte progettuali e sul loro processo attuativo, del sostegno al formarsi e consolidarsi di nuove esperienze collettive di vita e lavoro - si propone, infine, di operare in stretta continuità con i programmi, le attività e gli interventi impostati ed attuati dall'Ente Parco negli anni precedenti, riassumendo e collocando in una prospettiva organica un'esperienza gestionale che ha già saputo conseguire importanti risultati.

Maurizio Burlando (Direttore Ente Parco del Beigua)




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