Nuovi Parchi nazionali

A che punto siamo

Ecco l'aggiornamento alla metà di aprile sullo stato di attuazione dei nuovi Parchi nazionali.

Parco nazionale dell’Alta Murgia
Il passo in avanti decisivo è stato compiuto lo scorso 25 marzo, con la delibera della Giunta regionale della Puglia che ha approvato l’intesa con il ministero dell'Ambiente su delimitazione, norme di salvaguardia e nomina dell'ente parco. Un’intesa contestata da alcuni settori della stessa maggioranza (e della Giunta) che sosteneva una perimetrazione di circa 45.000 ettari, contro i 66.000 approvati (già essi stessi di circa 25.000 ettari rispetto all’originaria proposta). Manca dunque ora il decreto del Ministro che dovrà recare la firma del Capo dello Stato. Non che non si temano colpi di coda, dal momento che il braccio di ferro che si è consumato ha lasciato qualche strascico non ancora sopito.
Forniamo di seguito una rassegna della stampa che ha dato conto della situazione, utile a comprendere quali siano stati e rimangano i termini della discussione, soprattutto sul piano locale.

Parco nazionale della Val d’Agri e del Lagonegrese
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della Basilicata, avvenuto lo scorso 13 dicembre a capo di una “gestazione” durata oltre dieci anni, della perimetrazione del nuovo Parco, si è in attesa dell’atto definitivo, che spetta al Ministero dell’Ambiente: il Decreto da sottoporre alla firma del Presidente della Repubblica. Le discussioni e le polemiche sulla perimetrazione approvata che “tagliava” quella precedente di quasi 13.000 ettari, fissando la superficie a 65.756 ettari, hanno avuto un picco nei mesi di gennaio e febbraio, ma si è ora smorzata, in attesa appunto del provvedimento del Governo. Si stanno intanto facendo avanti alcune amministrazioni locali per accogliere la sede del futuro nuovo Ente di gestione.

Parco nazionale del Gennargentu
Le dichiarazioni del ministro Matteoli di ottobre ("Il Parco del Gennargentu esiste, è stato istituito e dunque tutte le norme di tutela e salvaguardia contenute nel decreto d'istituzione sono attive a valide") sono state sostituite da quelle del ministro Matteoli di marzo "Quel parco non nascerà così. Sto aspettando il parere degli uffici legislativi per capire se dovrò revocare il decreto Ronchi o se, invece, scusate il termine, può essere ‘aggirato’". Dunque il Governo, dopo due anni di immobilismo sull’argomento, ha finalmente deciso di… aspettare un parere legale.
La cosa ha fatto correre un fremito – almeno sull’isola – e per qualche giorno si è tornati a parlare, sulla stampa e in qualche sede istituzionale, dell’incompiuto ultimo Parco nazionale previsto dalla nostra legislazione. Ma i termini in cui se ne è discusso la dicono lunga sulle possibilità che esso avrà di vedere la luce. Offriamo ai nostri lettori una rassegna della stampa (sono due giornali, in realtà) di questo ultimo mese.



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