Le Marche verso la seconda conferenza del Coordinamento


Le Marche verso la seconda conferenza del Coordinamento Le aree protette marchigiane hanno svolto la manifestazione “parchi in piazza” in Ancona, per l’intera giornata di domenica 18 maggio. La scelta di anticipare l’evento nazionale ed europeo “giornata dei parchi” è stata causata dalla concomitanza di molte importanti iniziative programmate nelle singole aree protette nelle giornate di sabato 24 e di domenica 25, tra le quali spiccava la tradizionale festa del parco del monte San Bartolo. Sicché si è scelto di presentarci tutti assieme (i quattro parchi regionali, il parco nazionale dei Monti Sibillini, le tre riserve naturali, il wwf e Legambiente) con altrettanti stand ricchi di materiali illustrativi, di video e di personale pronto a fornire ai numerosissimi visitatori le informazioni sulle singole aree protette e la motivazione più generale della nostra presenza in piazza.
In un ulteriore e più ampio tendone alle ore dieci del mattino si è svolto il convegno “sentieri per tutti”, al quale hanno partecipato amministratori pubblici (tra i quali il Sindaco di Ancona e l’assessore all’ambiente della Provincia di Pesaro Urbino), amministratori o dipendenti delle aree protette, dirigenti delle associazioni ambientaliste e delle associazioni di diversamente abili (tra i quali il direttore della benemerita istituzione “Lega del Filo d’Oro”, il presidente della sezione marchigiana dell’ Unione Italiana Ciechi e molti altri), nonché Massimo Piraccini, che ha illustrato il lavoro già in funzione per quanto riguarda il sito telematico del parco del Conero che consente il massimo di accessibilità alle nostre informazioni anche da parte dei non vedenti. Nelle conclusioni si sono assunti impegni precisi, soprattutto in ordine alla formazione di personale qualificato, ed in ordine ad una periodica collaborazione tra le aree protette e le associazioni di diversamente abili, e sono stati annunciati ulteriori appuntamenti di approfondimento del tema trattato, che si svolgeranno a Pesaro, a villa Caprile, nel corso della giornata europea delle aree protette, e successivamente nel parco nazionale dei monti Sibillini.
L’intera giornata è stata caratterizzata da un costante e serrato dialogo con la gente, che ha affollato gli stand anche grazie ad iniziative concomitanti (tra le quali va ricordata la “pedalata ecologica” e la chiusura del centro storico i Ancona al traffico automobilistico), ed alla clemenza del tempo. Dal pomeriggio fino a tarda sera si sono esibiti gruppi folcloristici e musicisti.
Consegnata alla cronaca questa importante iniziativa che ha ribadito l’unità d’azione tra le aree protette marchigiane e l’alto spirito di reciproca collaborazione, si è già al lavoro per preparare nel migliore dei modi la seconda conferenza regionale del coordinamento delle aree protette. La prima conferenza si tenne presso la riserva naturale di Fiastra, con la generosa ospitalità della Fondazione che gestisce la riserva e le strutture convegnistiche dell’Abbadia di Fiastra.
La seconda edizione della conferenza, che si presenta anche come una tappa di avvicinamento all’imminente assemblea nazionale di Federparchi, si svolgerà venerdi 6 giugno, presso la riserva naturale del Passo del Furlo, anche in questo caso con la generosa ospitalità della Provincia di Pesaro Urbino. La relazione introduttiva si terrà verso le ore dieci, dopo l’apertura dei lavori del presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli. In serata sono previste le conclusioni di Matteo Fusilli. Ovviamente la giornata non sarà un appuntamento retorico né celebrativo del livello di efficienza e di funzionalità raggiunto dalle aree protette marchigiane, né, al contrario, sarà solo o prevalentemente uno sfogatoio dove piangere miseria, solitudine politica e difficoltà nell’esercitare la tutela e nell’attuare progetti di valorizzazione.
Fatti importanti nazionali e regionali ci aiutano nel disegnare il quadro attuale della situazione, per capire a che punto siamo (con l’attuazione degli impegni assunti da Governo alla Conferenza di Torino e ribaditi in Parlamento; con l’iter della legge delega; con la classificazione; con il riassetto del Mnistero; con l’attuazione da parte della Regione Marche degli impegni assunti a Parco Produce dal presidente d’Ambrosio e dai “suoi” assessori; con le novità introdotte dal nuovo assessore Amagliani e dai nuovi assetti operativi degli assessorati; con le più recenti discussioni sulle forme della gestione delle aree protette marchigiane, e sulla legislazione regionale). A partire da questa attualizzazione della situazione non mancheremo di dire la nostra sulle esperienze fatte, sulle opinioni che ci siamo formate, e sulle proposte che intendiamo avanzare a molti interlocutori indispensabili, affinché le aree protette non scarichino le loro pile, ma, al contrario, forniscano nuova energia alle politiche indispensabili di sviluppo sostenibile e di tutela della natura, del paesaggio e della qualità della vita.

Mariano Guzzini



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del Giornale dei Parchi