Rassegna del 14 Giugno 2003

I parchi europei a Riomaggiore

RIOMAGGIORE — Solo il caldo ha cercato di turbare il convegno internazionale "L'Europa e i parchi" svoltosi ieri nel castello di Riomaggiore. E senza riuscirci, in quanto per un giorno Riomaggiore è stata la capitale europea dell'ambiente. A confrontarsi su come coniugare la tutela del paesaggio con le diverse realtà locali e nazionali c'erano il il presidente del Parco nazionale delle 5 Terre Franco Bonanini e i rappresentanti delle associazioni dei parchi europei: dal francese Gerard Muolinas allo spagnolo Xavier Mateu, dal portoghese Nuno Lequoc fino Michael Starret, l'irlandese che presiede Europarc, la federazione dei parchi europei. Ma c'erano anche assessori regionali come Franco Orsi, il coordinatore regionale di Federparchi Massimo Caleo, il presidente della Provincia della Spezia Pino Ricciardi, parlamentari italiani come Ermete Realacci e parlamentari europei come Guido Sacconi (vicepresidente della commissione per l'ambiente del Parlamento europeo), senza dimenticare docenti del Politecnico di Torino come Roberto Gambino e il responsabile Centro studi aree protette Renzo Moschini.
In più nel pomeriggio hanno preso la parola Ugo Parolo, della commissione ambiente della Camera, Ugo Cavallera, assessore ai parchi del Piemonte, Mercedes Bresso, presidente della Provincia di Torino e delegata del comitato delle regioni alla Convenzione europea, Matteo Fusilli, presidente di Federparchi e Aldo Cosentino, direttore generale del Ministero dell'Ambiente.
Bonanini, nel suo intervento di saluto, ha ricordato che "quest'incontro è la prima tappa del colloquio tra i parchi europei, un confronto necessario per verificare le esperienze altrui". Ricciardi ha fatto un minimo di storia ricordando come il Parco delle 5 Terre è nato su spinta dei tre comuni e delle popolazioni locali. Gambino ha ricordato l'esigenza di tutelare la biodiversità, ha citato i parchi transfrontalieri e ha concordato con Bonanini sulla necessità che le aree protette non siano staccate dal territorio. Moschini ha parlato dell'esigenza di armonizzare le politiche ambientali e, parlando dell'Europa, ha ricordato che ora nell'UE entreranno paesi "che porteranno in dote un patrimonio ambientale enorme, di prima qualità". Ermete Realacci ha aggiunto che "serve una politica europea dei parchi ma sarebbe debole se non rafforziamo la spinta a far sì che l'Europa faccia della politica ambientale una sua missione. E' in gioco anche la qualità di vita degli europei". Gerard Muolinas, infine, ha ricordato che in Francia ritengono essenziale il punto di vista degli abitanti di un parco per le politiche agricole, culturali e per la gestione ambientale del territorio. C'è bisogno di portare avanti una politica di scambi tra i parchi dei diversi paesi perchè se le realtà locali premono tutte insieme davanti all'Unione Europea possono avere importanti risultati. E si sensibilizza il gruppo dirigente dell'UE". Oggi il convegno prosegue a Bocca di Magra, organizzato dal Parco Montemarcello-Magra. (La Nazione)

Perfetto rapporto

RIOMAGGIORE — E' perfetto il rapporto tra il Parco 5 Terre e gli enti locali. E ieri anche Franco Orsi (nella foto), assessore regionale all'ambiente e ai parchi, non ha lesinato gli elogi ricordando quanto fatto dalla Regione in questi ultimi anni per questo tratto di costa: "Che l'appuntamento annuale di Federparchi si svolga a Riomaggiore è un riconoscimento anche all'operato della Regione Liguria — ha spiegato — Io sono orgoglioso di essere nel comitato direttivo del Parco nazionale delle 5 Terre. In questi tre anni il sistema dei parchi regionali è stato potenziato e ha avuto finanziamenti che prima non aveva mai ricevuto. Il Parco 5 Terre ha fatto tutto quello che doveva fare, dai tickets ai lavori di manutenzione del territorio. E quando ogni 4/5 mesi torno nelle 5 Terre, trovo sempre qualcosa di nuovo e bello". (La Nazione)

Parco, confini imprecisi

Una proposta per rivedere i confini territoriali del parco dei Laghi (che riguarda i comuni di Camugnano, Castel di Casio e Castiglione dei Pepoli) è stata presentata alla giunta regionale. Nella presa di posizione si chiede innanzitutto se sia stato o meno approvato il piano territoriale, lo strumento in grado di programmare l'attività del parco. Si sottolinea inoltre come risulti il mancato coinvolgimento della consulta e dei soggetti presenti sul territorio. Viene fatto presente come la legge preveda il coinvolgimento della consulta anche perché il parco dei Laghi è ipotizzato, in massima parte, in zone demaniali. La conseguenza è il danno che lamentano i proprietari dei terreni obbligati così a vedere compromessa ogni loro attività. La vicenda è stata sollevata in Regione dal consigliere Maria Cristina Marri, componente del gruppo Unione di centro (Udc) che fa seguito ad analoghe prese di posizione sottoscritte nel recente passato.
PORRETTA. La figura del dottor Edolo Melchioni, scomparso il 22 maggio scorso, sarà commemorato domani, alle 20, in apertura del consiglio comunale di Porretta. Il sindaco Sergio Sabattini, si legge in una nota, parlerà dell'impegno del dottor Melchioni come consigliere ed assessore comunale, come dirigente dell'azienda di cura e soggiorno, come componente del consiglio direttivo del festival del cinema libero e come uomo impegnato nel mondo dello sport e dell'arte. Ai consiglieri comunali sarà distribuita una sua biografia realizzata dalla locale biblioteca. (Il Resto del Carlino)

Via i fili elettrici dai centri storic

e nei boschi ci saranno cavi ecologici
Firmato un protocollo d'intesa fra la direzione del parco Sirente e l'Enel

L'AQUILA. Dalle pareti delle antiche facciate scompariranno i fili elettrici. I boschi saranno attraversati da cavi ecologici. E' il progetto messo in campo grazie al protocollo d'intesa siglato tra il Parco regionale Sirente-Velino e l'Enel.
La razionalizzazione della rete elettrica riguarderà tutto il territorio del Parco. Sarà graduale anche in base agli interventi programmati dai diversi Comuni che ricadono all'interno dell'area protetta. L'ente Parco si impegnerà ad utilizzare e promuovere le risorse dedicate a questo tipo di opere, secondo un protocollo di priorità fissato dalle parti e regolato da apposite convenzioni. I fondi dovranno essere previsti soprattutto in ambito comunitario. L'Enel, invece, produrrà i relativi progetti, operando in modo da migliorare il contesto della qualità ambientale in funzione dei vincoli tecnici e di quelli strettamente legati alla necessità di garantire la continuità del servizio elettrico.
A firmare l'accordo sono stati ieri all'Aquila, nel Palazzetto dei Nobili, il presidente del Parco Giulio De Collibus e l'ingegnere Angelo Graziano, responsabile dell'unità rete Enel distribuzione. Il tutto, nell'ambito del protocollo d'intesa "L'Energia dei Parchi" già sottoscritto da Enel, ministero dell'Ambiente, Federazione italiana parchi e riserve naturali, il cui obiettivo è la valorizzazione del patrimonio naturalistico.
La società che gestisce l'energia elettrica sta perseguendo dal 1996 una politica volta alla tutela ambientale: d'ora in poi, nel territorio del Parco, l'Enel coinvolgerà l'ente nella pianificazione degli interventi sulle reti, operando nel rispetto dei vincoli ambientali ed eseguendo le opere con tecnologie a basso impatto visivo. Il risultato sarà, nell'immediato, l'eliminazione delle reti aeree nei centri storici dei comuni interessati e l'utilizzo, nelle zone boschive, di cavi cosiddetti ecologici, che si mimetizzano con la vegetazione circostante. I primi interventi riguarderanno Fontecchio, Gagliano Aterno e Castelvecchio Subequo. "Il territorio del Parco", ha spiegato il presidente dell'ente Giulio De Collibus, "è ormai antropizzato da decenni e anzi, si persegue l'obiettivo di evitarne lo spopolamento. Ma vogliamo che ci sia una giusta convivenza tra l'uomo e l'ambiente: bisogna disporre di tutti i servizi moderni, evitando nello stesso tempo di peggiorare il paesaggio naturalistico. Nel passato non c'è stata molta sensibilità in tal senso. Adesso si sta cercando di recuperare. E l'accordo siglato con l'Enel è un primo, importante passoi". L'ingegnere Angelo Graziano ha ricordato i progetti eco-compatibili già realizzati in Abruzzo: in particolare l'oasi della diga di Alanno, con la cessione in comodato al Wwf di questa area di grande pregio naturalistico. La zona è inserita nella guida fatta in collaborazione con Slow-Food. (Il Centro)


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