Paesaggi della biodiversità


Paesaggi della biodiversità"È sempre più necessario trovare non solo le parole ma anche le immagini per raccontare il nostro rapporto con la natura". La scritta campeggiava sul muro della sede dove era esposta la X Biennale della fotografia organizzata dalla torinese Fondazione italiana per la fotografia. Biennale dedicata ai “paesaggi della biodiversità”. Mostra che ha fatto da “viatico”, da introduzione, all’iniziativa nazionale “Paesaggi della biodiversità”. Un progetto della Fondazione Italiana per la Fotografia che invita fotografi, artisti, mondo della scuola, dell’università, e i molteplici altri settori specializzati (musei di scienze naturali, ecomusei, parchi e associazioni) a produrre materiale fotografico e progetti per immagini legati al "sistema Natura".
Scopo: stimolare a vedere, saper leggere, conoscere la natura e la biodiversità. Saper riconoscere la biodiversità che è parte di un problema più generale, ossia la capacità di considerare la diversità come bene primario, contrastando modelli culturali che ci trascinano verso una monotona, ancorché rassicurante esistenza. Imparare la tolleranza significa guardare a “paesaggi” della convivenza, educare al bello e allo scambio, alla contaminazione come un valore positivo da contrapporre all’isolamento.
Il catalogo alla mostra (con saggi di Carlo Blasi della Sapienza di Roma, Lucina Caravaggi, docente alla scuola di specializzazione “Archiettettura dei giardini e del paesaggio”, sempre della Sapienza, Mario Tozzi, geologo, diventato noto per condurre il programma Gaia e altri), fa da introduzione ai temi della biodiversità e al progetto del concorso. Scrive infatti Blasi: “Conoscere significa essere in grado di ricostruire modelli e comprendere significati e funzioni”. E vi è una stretta relazione tra specie, comunità, paesaggi e ambiente naturale; per questo è stata firmata ormai da più di dieci anni la convenzione sulla diversità biologica a Rio de Janeiro. Convenzione che chiede di preoccuparsi della varietà , della diversità, della risorse e dei consumi.
Da qui la crescente attenzione per lo sviluppo sostenibile ossia la capacità di non consumare in modo irreversibile le risorse del pianeta. Una diversità che sovente ci sfugge. Ad esempio all’interno del raccordo anulare di Roma vivono circa 1300 specie vegetali…La biodiversità, quella che resta, è ovunque.
Un progetto che propone l’utilizzo di uno strumento poco coltivato nel nostro Paese: la fotografia.

Gianni Boscolo


L’iscrizione al concorso deve avvenire entro gennaio 2004, la consegna dei materiali entro maggio.
Bando del concorso e modalità di iscrizione, segreteria organizzativa: tel. 011 544132/546594;
e-mail concorsifif@libero.it
http://www.fif.arte2000.net



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