Storie italiane

La cooperazione internazionale dei Parchi piemontesi


La collaborazione tra il Settore Pianificazione e Gestione Aree protette e il settore Affari Internazionali e Comunitari della Regione Piemonte inizia nel gennaio 2000 con la partecipazione al Forum delle Autonomie locali, a cui erano presenti rappresentanti delle aree protette piemontesi e di comunità locali e aree protette africane. In quell'occasione è stato elaborato un programma di cooperazione decentrata, vale a dire con l'adesione di comuni, province, comunità montane, associazioni,organizzazioni non governative, finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e alla contestuale protezione dell'ambiente.

L'area inizialmente prescelta è stata quella dei paesi del Sahel (Mali, Burkina Faso, Niger, Senegal) con i quali la Regione Piemonte aveva già operato scelte su un programma di "sicurezza alimentare".

L'attività delle aree protette si è via via rivolta sempre più allo sviluppo di progetti dove è prevalente il miglioramento di risorse ecocompatibili: le principali tematiche affrontate sono: la gestione della risorsa acqua, la gestione forestale, la bonifica di siti degradati, l'educazione ambientale in collaborazione con le scuole, la formazione degli operatori delle aree protette, ricerche, censimenti di carattere scientifico relativi alla flora e alla fauna, promozione di forme di
turismo compatibile, valorizzazione di forme di turismo ecocompatibile, valorizzazione di prodotti locali e della cultura tradizionale in collaborazione con gli ecomusei piemontesi.

I primi progetti finanziati sono stati:
- collaborazione tra il Parco naturale dell'Alta Valle Pesio e il Parco di Nazinga in Burkina Faso di sostegno alla pesca delle donne dei villaggi limitrofi all'area protette (L.36.000.000), che ha consentito di acquistare le necessarie barche e attrezzature; vista la buona riuscita dell'iniziativa il progetto è proseguito con il contributo di Euro 26.000 sul bilancio 2003 per l'acquisto di forni solari per l'essiccazione e la commercializzazione dei pesci.

- collaborazione tra Parchi e Riserve naturali del Lago Maggiore e le aree protette senegalesi di Djoudj, Palmarin, Langue de Barbarie per un progetto di ricerca, studi, formazione di una metodologia nazionale di inanellamento degli uccelli di passo (Euro 30.000).

- gli stessi parchi e riserve del Lago Maggiore hanno in corso un progetto di scambi tecnico-formativi per promotori locali nel campo della pianificazione ecoturistica con la Wisnu Foundation con alcune comunità locali dell'isola di Bali.(Euro 20.000).

- collaborazione tra il Parco della Collina torinese e il parco urbano di Ouagadougu (Burkina Faso) , che ha portato alla formazione di un erbario digitale attraverso l'invio di dotazione informatica e personale della Collina torinese per la formazione in loco (Euro 46.000).A questo progetto ha collaborato anche il Parco Orsiera Rocciavrè che quest'anno si occuperà del miglioramento della sistemazione della fauna già presente nel parco urbano di Ouagadougu.

- il Parco della Collina torinese ha allestito nell'anno 2002 una mostra sull'ambiente del Mali (flora, fauna, costruzioni n laterite) e sul modello di collaborazione decentrata delle aree protette piemontesi: la mostra è concepita come itinerante e perciò è su pannelli trasportabili e pertanto può essere richiesta all'Ente stesso (Euro 10.000):

- collaborazione tra il Parco naturale delle Lame del Sesia e la Riserva naturale di Banfora (Burkina Faso) per la realizzazione del progetto di educazione ambientale e museo naturalistico (euro 40.000).

- collaborazione tra il Parco Alpi Marittime e il Parco nazionale di Arusha (Tanzania) per il progetto di educazione ambientale, formazione del personale e realizzazione di materiale informativo e piccole strutture per forme di turismo sostenibile (Euro 58.000). I metodi seguiti potranno avere ricadute sulla collaborazione già in essere con il Parco di Huscaran in Perù.

- collaborazione tra il Parco naturale dei Laghi di Avigliana e la Riserva naturale della Cienaga de Zapata per il miglioramento delle condizioni di vita e sviluppo sostenibile dei nuclei di San Josè de las Lajas a Cuba (Euro 42.500).

- collaborazione tra i Parchi e Risaerve astigiani e la Riserva di Otonga (Ecuador) per la conservazione della biodiversità (Euro 13.000).

- collaborazione tra il Parco del Po- tratto vercellese alessandrino e il parco del W (Niger, Burkina Faso, Mali) per un progetto di educazione ambientale (Euro 20.000).

Oltre a questi progetti è in corso un rapporto tra il Parco naturale del Monte Fenera e la Riserva dell'Oasi di Cinghetti in Mauritania per un progetto di educazione sanitaria rivolto ai bambini e per il monitoraggio della cicogna nera, di passo tra le due aree; il progetto è attualmente finanziato con i proventi delle visite guidate del Parco del Monte Fenera in collaborazione con il Comune di Pray Biellese.

Sono inoltre in corso contatti tra il Parco Alpe Veglia e Devero e il Parco nazionale Pietra Craiului in Romania su temi relativi ai progetti di forestazione.

All'inizio dell'anno i Settori regionali che finanziano le iniziative, sulla base del rendiconto delle attività svolte e delle nuove proposte di intervento impegnano le somme necessarie al proseguimento dei progetti e ad eventuali nuovi progetti compatibilmente con le risorse disponibili.

Le attività finora svolte, a fronte di risorse finanziarie tutto sommato non ingenti hanno dato buoni risultati probabilmente in ragione delle forti motivazioni del personale italiano e africano e per il metodo allargato di partecipazione che è stato adottato dalla Regione Piemonte.

Danila Delleani



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