Il Parco batte moneta
Valore e significato dell'EcoAspromonte


eco-aspromonteL’EcoAspromonte è una moneta locale che nasce per qualcosa e non contro qualcosa. Ci teniamo a precisare che l’EcoAspromonte non vuole essere – neppure simbolicamente - una contestazione dell’Euro, che riteniamo vada difeso come una pietra miliare nella costruzione dell’Europa, né vuol rappresentare una qualche forma di secessionismo locale, che riteniamo ridicolo e fuori dal nostro periodo storico.
eco-aspromonte2Riteniamo che l’Ecoaspromonte costituisca una prima forma di sperimentazione di “moneta locale a circolazione limitata” che possa tranquillamente convivere con l’Euro, così come i prodotti tipici locali convivono con le produzioni di massa ed i negozi specializzati coesistono con i supermercati e gli hard discount .

Sappiamo che storicamente si sono affermate almeno quattro funzioni della moneta:
a) mezzo di pagamento;
b) unità di conto;
c) intermediario negli scambi.
d) riserva di valore.

Rispetto a queste funzioni, l’EcoAspromonte mantiene le prime tre, mentre risulta fortemente ridotta la funzione di “riserva di valore” in quanto si tratta di una banconota con una scadenza che scoraggia l’accumulazione di moneta inoperosa. Per altro, con l’Ecoaspromonte si tende anche a conseguire altri significati e valori:
eco-aspromonte5a) estetico – è stata infatti realizzata una banconota da artisti che hanno vinto un concorso nazionale. Possiamo dire che l’EcoAspromonte ha anche una valenza estetica e la banconota un valore in sé come oggetto. Per questo riteniamo che verrà trattenuta , dai turisti, anche come gadget;
b) ecologico - con questa banconota, infatti, saranno incentivati acquisti di beni e servizi nelle filiere grandi e micro, del turismo responsabile ed ecocompatibile, dei prodotti tipici del Parco Nazionale dell’Aspromonte, del risparmio energetico e dell’energia rinnovabile.
c) culturale – con questa moneta si tende a rafforzare, in positivo, l’identità locale e quella del Parco Nazionale Aspromonte.

eco-aspromonte10Negli ultimi decenni sono scomparse diverse monete nazionali e la tendenza a creare dei macromercati regionali farà scomparire altre monete nazionali come è avvenuto in Europa. Contemporaneamente si sono affacciate sulla scena delle “monete locali” (il caso più famoso è quello dell’Argentina) che hanno risposto all’esigenza di avere della liquidità, a livello locale, per contrastare situazioni di disagio sociale diffuso. Ciò è avvenuto anche nei paesi ricchi dell’occidente come è testimoniato, tra gli altri, dal saggio di Susan Meeker-Lowry “Commuty Money: The Potential of Local Currency”.
Riteniamo che l’EcoAspromonte vada collocato all’interno di queste esperienze e punti ad assumere, nel medio-lungo periodo, una funzione sociale per rivitalizzare l’economia locale, rafforzare le attività ecocompatibili , svolgere quella funzione che Keynes assegnava alla moneta in un circuito chiuso (quale è quello del territorio di un Parco). Se si arriverà a conseguire un circuito virtuoso per questo strumento monetario, fondato sulla fiducia, allora per l’ente Parco che l’ha promosso potrà essere estremamente utile assumendo in questo caso anche la funzione di moneta-credito. Questa prospettiva, per essere realistica, sarà supportata, come garante del processo, dalla Banca popolare Etica di Padova, la prima banca etica nata in Europa e regolarmente riconosciuta.

Antonio Perna, Presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte



Commenta l'articolo Il Giornale dei ParchiTorna alla prima pagina
del Giornale dei Parchi