Rassegna del 27 Febbraio 2004

Parchi. Giannutri, ministero ambiente compra quattro lotti nel parco dell’arcipelago toscano, per attivita’ ecocompatibili

(Dire) - Roma- una parte dell’isola di giannutri entra nella “cassaforte” della natura. Il ministero dell’ambiente ha infatti comprato, per la somma di 406.500 euro, quattro lotti messi all’asta a causa di un fallimento. Lo rende noto il ministero stesso attraverso un comunicato stampa. “il ministero- si legge nella nota- insieme all’ente parco dell’arcipelago toscano, di cui giannutri fa parte, intende esercitare il diritto di prelazione anche su ulteriori tre lotti che verranno messi all’asta il prossimo 7 maggio. La prelazione e’ stata esercitata in via diretta dal ministero non avendo il parco risorse sufficienti. “questa acquisizione– ha sottolineato il ministro altero matteoli- serve a tutelare una parte pregiata dell’isola di giannutri all’interno del parco dell’arcipelago toscano. Terreni ed edifici che sono entrati a far parte del patrimonio dello stato potranno cosi’ essere utilizzati per attivita’ compatibili con l’ambiente e per i fini istituzionali del parco arricchendone anche l’offerta di natura”. Il ministero, unitamente all’ente parco, aveva comunicato il 4 settembre dello scorso anno al tribunale di grosseto l’intenzione di avvalersi del diritto di prelazione all’acquisto in base alla legge 394 del 1991.

Parchi. Realacci (dl): bene giannutri, ma altri beni all’asta?

(Dire) - Roma- ottima notizia, quella dell’acquisto di quattro lotti nell’isola di giannutri, “grazie all’impegno meritorio del ministero dell’ambiente e della regione toscana”, ma quali garanzie ci sono per tutti gli altri beni? A chiederlo e’ il deputato della margherita e presidente onorario di legambiente ermete realacci, che commenta: “una vicenda travagliata ma finita bene grazie all’impegno, meritorio, del ministero dell’ambiente e alla regione toscana. Una vicenda dalla quale pero’ vengono prepotentemente a galla tutti i rischi del nuovo corso della gestione del patrimonio artistico e paesaggistico”. “resta comunque l’amaro in bocca– spiega realacci- questa volta e’ andata bene, ma e’ un esito niente affatto scontato per tutti gli altri beni di valore artistico, paesaggistico o semplicemente legati all’identita’ di una comunita’, che grazie al ministro tremonti verranno messi all’asta. Ne’ il diritto di prelazione puo’ sempre essere invocato con successo. Lo dimostra, senza allontanarci troppo da giannutri, il caso sempre toscano dell’albergo storico di san giuliano terme (pi) gia’ di proprieta’ dell’inps che il comune vuole acquistare ma per il quale il ministero dei beni culturali, a pochi giorni dalla scadenza dei termini, non ha ancora riconosciuto il diritto di prelazione all’acquisto. Quanti altri casi come questo ci saranno in italia? La verita’- conclude il deputato dl- e’ che, nonostante il nuovo codice per la gestione dei beni culturali e tutte le rassicurazioni del ministro urbani, una tutela vera non esiste”.

Isola giannutri: ministero ambiente acquisisce quattro lotti

(AGII) - Una fetta importante dell'isola di Giannutri e' da oggi tra i tesori ambientali custoditi nella "cassaforte" della natura italiana. Il Ministero dell'Ambiente ha infatti acquisito quattro lotti dell'isola, completando l'iter avviato qualche mese fa con l'annuncio di voler esercitare il diritto di prelazione sulla base della legge 394 del 1991. Il costo dei quattro lotti, rientrantri in una procedura fallimentare, e' pari a 406.500 euro, versati oggi presso il Tribunale di Grosseto. La prelazione chiusa oggi e' stata esercitata in via diretta dal Ministero perche' l'Ente Parco dell'Arcipelago Toscano, di cui Giannutri fa parte, non ha risorse sufficienti. Il dicastero, insieme all'Ente Parco, intende inoltre esercitare analogo diritto di prelazione su altri tre lotti che verranno messi all'asta il prossimo 7 maggio. "Questa acquisizione - ha commentato il ministro Altero Matteoli - serve a tutelare una parte pregiata dell'isola di Giannutri all'interno del Parco dell'Arcipelago Toscano. I terreni e gli edifici entrati a far parte del patrimonio dello Stato potranno cosi' essere utilizzati per attivita' compatibili con l'ambiente e per i fini istituzionali del parco, arricchendone anche l'offerta di natura".

Ambiente: legambiente, giannutri e' salva

(ASCA) - “E’ un’operazione esemplare, pressoche’ unica in Italia, destinata a fare scuola in tempi in cui beni storici e paesaggistici di valore inestimabile rischiano concretamente di essere venduti al miglior offerente, ed una grande occasione di sviluppo per il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano”. E’ questo il primo commento di Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente, alla notizia che il Ministero dell’Ambiente ha acquistato questa mattina alcune proprieta’ nell’Isola di Giannutri, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, messe all’asta dal Tribunale di Grosseto. Si tratta di tre dei sei lotti in cui era stata divisa la proprieta’ della societa’ Porto Romano nell’Isola di Giannutri, all’interno dell’area del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Seguendo l’esempio della Regione Toscana, che il mese scorso si era aggiudicata proprio a Giannutri una importante area su cui insiste una antica villa romana e dove intende realizzare un parco archeologico, anche il Ministero dell’Ambiente dunque ha scelto la strada dell’acquisto diretto, contribuendo in modo sostanziale a “salvaguardare” dalla speculazione un’area che costituisce un vero e proprio “gioiello” nel panorama delle aree protette del nostro paese.
Un risultato raggiunto grazie all’impegno profuso dal Giudice Fallimentare Daniela Gaetano, che sin dall’inizio del procedimento si e’ adoperata per permettere agli Enti Pubblici di far valere il diritto di prelazione, e che e’ riuscita cosi’ a soddisfare sia gli interessi dei creditori della societa’ che quelli della collettivita’. Un caso pressoche’ unico, destinato a costituire modello per tutte le vendite di beni storici e paesaggistici avviate dal Ministro Tremonti.
“Non possiamo che complimentarci vivamente - ha sostenuto Ferrante - con il Giudice, con il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana, per una volta d’accordo sull’importanza di salvaguardare un patrimonio di indubbio valore.” “A questo punto - conclude Ferrante - si apre per Giannutri la concreta possibilita’ di veder sorgere un parco archeologico, e finalmente il Parco dell’Arcipelago Toscano potra’ dotarsi di un centro visite e di strutture divenute ormai indispensabili per l’area protetta”.

Parchi, contrasti sui nuovi presidenti

Lazio - C’é chi è soddisfatto e chi accusa la Regione di "appropriarsi del territorio" senza consultare gli amministratori locali
Ok per la scelta dei Simbruini, polemica per Bracciano e Tevere-Farfa

Scontenti e soddisfatti. Le nomine dei presidenti dei parchi hanno scatenato reazioni contrastanti tra gli amministratori dei comuni interessati: c'è chi manifesta "viva soddisfazione" e chi, invece, accusa la Regione di "appropriarsi del territorio" con decisioni prese in totale autonomia. Al parco dei monti Simbruini - la più grande area protetta del Lazio tra le province di Roma e Frosinone (sette comuni e 35 mila ettari di superficie) - è stato promosso l'ex commissario Antonio Abbate, che da mesi lavora nel tentativo di fare dell'oasi ecologia un polo di attrazione turistica. "Abbate - dice il sindaco di Subiaco, Francesco Lando - ha finora dimostrato adeguate conoscenze nella gestione dell'ente. Si sono già fatti passi in avanti e mi aspetto nuovi risultati con l'insediamento del consiglio direttivo". Per il primo cittadino di Jenne, Sante Flamini, adesso occorre voltare pagina: "E' necessario - sostiene - raggiungere tre obiettivi: l'utilizzo pieno del personale (nei giorni scorsi sono stati assunti altri nove guardaparco), il completamento della nuova struttura della sede di Jenne per una maggiore efficienza di uffici e servizi, nonché l'adozione di provvedimenti contro l'emergenza-cinghiali, che rischia di esasperare la gente".
Del consiglio direttivo del parco dei Simbruini faranno parte sette membri, tra i quali l'ex vicesindaco di Filettino Michele Iannarilli, l'ex presidente dell'ente montano Luigi Rossi (Cervara) e Maurizio Fragassi (Camerata Nuova), dipendente del ministero dell'Agricoltura. Anche la nomina al parco dei Lucretili non convince. "La Regione - attacca Cristian Thomas, sindaco di Vicovaro, uno dei comuni compresi nel Parco - ha ignorato le competenze dei sindaci impossessandosi del territorio. La Regione ha modificato la legge per non fare avere voce in capitolo agli enti locali. E' una brutta pagina della gestione dei parchi da parte della giunta Storace". Il centrosinistra è sul piede di guerra e si annunciano anche ricorsi.
"Per l'assessore provinciale all'Ambiente, Filiberto Zaratti, "le nomine porteranno le amministrazioni comunali a presentare opposizione contro i nuovi vertici dei parchi. Si sono messi i Comuni davanti al fatto compiuto ai Simbruini come al Parco di Vejo e negli altri enti montani". Anche la scelta del presidente del Parco di Bracciano-Martignano, scatena non poche polemiche: Valentino Riccioni è il cognato del vicepresidente della Regione Giorgio Simeoni e fratello del vicesindaco di Bracciano. "Un uomo di Berlusconi, dirigente di Banca Mediolanum - sostiene il consigliere regionale dei Verdi, Angelo Bonelli - guiderà il Parco di Bracciano-Martignano, che nel passato aveva visto l'interesse di grandi gruppi finanziari per realizzare edificazioni". E il sindaco di Nazzano (che insieme a Monopoli e Torrita Tiberina fa parte della riserva Tevere-Farfa), Antonio Andreucci, aggiunge: "Nella scelta di Franco Medici - dichiara - non vedo caratteristiche professionali, politiche o tecniche in grado di dare risposte positive alle esigenze della riserva. Aspettiamo di vedere all'opera il neo presidente, nella speranza che instauri un rapporto costruttivo con i sindaci". Sulle oasi ecologiche, insomma, si è in piena bagarre. (Il Messaggero)

Polemica rovente dopo le nomine sui parchi regionali

Lazio – La sinistra attacca Storace
In campo anche le associazioni ambientaliste Contestate le procedure delle elezioni

A ventiquattr’ore dalle nomine dei presidenti dei parchi regionali, continuano a divampare le polemiche. Attacca il centrosinistra con toni da crociata, controbatte con forza il centrodestra: motivo del contendere la qualità delle nomine e le modalità delle procedure delle elezioni. Ad aprire le ostilità sono i capigruppo della Margherita Giovanni Hermanin e quello di Prc Salvatore Bonadonna. "Hanno scelto politici trombati alle elezioni e che di ambiente non sanno nulla. La destra non ha una politica per i parchi, che userà per coltivare i soliti interessi di bassa clientela". Aggiunge Bonadonna: "E’ solo la prima puntata di un arrembaggio, che si concluderà fra breve con le nomina dei direttori dei parchi".
Protesta anche il capogruppo Verde Angelo Bonelli: parla di "nuovi barbari" e definisce Valentino Ricciotti, neopresidente del parco di Bracciano "uomo di Berlusconi, dirigente di Banca Mediolanum", e Massimo Bugli, alla guida dell’ente RomaNatura, "un semplice ex impiegato". E Legambiente: "Non vogliono proteggere i parchi, usano logiche di prepotenza e lottizzazione".
Ma Storace ribatte: "Prepotenza, arrembaggio? Ma le nomine arrivano 4 anni dopo il nostro insediamento". Mentre dal Comune, dove l’assessore al’Ambiente Dario Esposito ha annunciato ricorsi, il vicepresidente del consiglio Fabio Sabbatani Schiuma (An) aggiunge: "Sono come bambini cui è stato sottratto un giocattolo, che peraltro non hanno mai fatto funzionare bene". Il capogruppo capitolino Sergio Marchi e il presidente della Federazione romana di An, Vincenzo Piso "girano" le accuse: "Con quali criteri la sinistra ha nominato centinaia di soggetti alla guida delle holding comunali, i cui risultati non sempre hanno brillato per efficienza? Quei curricula discendono dalle segreterie dei partiti del centrosinistra". (Corriere della Sera)

Magrelli presidente

Castelli Romani

Franco Magrelli è il nuovo presidente del Parco dei Castelli Romani. La nomina è stata fatta da Francesco Storace, presidente della giunta regionale.
Magrelli, 53 anni abitante a Roma e di professione bancario è stato consigliere di Alleanza nazionale nella nona circoscrizione a Roma e consigliere provinciale. Ora per completare il comitato di gestione si attendono le nomine dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste e degli agricoltori. La nomina di Magrelli ha creato la protesta delle opposizioni di centro sinistra in consiglio regionale. La discussione è sui curricula dei designati, che "dovrebbero contenere titoli ed attestazioni e non solo diplomi di appartenenza politica". (Il Messaggero)

I Verdi e le nomine nei Parchi

Campania

"Siamo certi che l'imminente selezione dei candidati per la presidenza dei parchi regionali sarà improntata alla massima trasparenza e partecipazione pubblica al bando promosso dalla Regione. Non vorremmo che l'assoluta genericità della delibera e dell'avviso pubblico aprisse il varco ad una discrezionalità, peraltro difficilmente controllabile, dell'amministrazione regionale". E' quanto afferma il presidente regionale dei Verdi Alberto Patruno, nel corso di una conferenza stampa organizzata ieri a Napoli. "Gli ambientalisti e i Verdi rimarranno comunque vigili affinché siano sempre e solo la professionalità e il patrimonio curricolare gli unici criteri di scelta utilizzati - ha detto Patruno - Siamo sicuri che l'assessore Ugo De Flaviis individuerà appropriati metodi, sede e luogo di valutazione delle domande che verranno presentate. La pubblica amministrazione può sì utilizzare criteri dicrezionali, ma occorre tenere sempre ben presenti stringenti parametri di valutazione dei requisiti di professionalità dei candidati". Nel corso dell'iniziativa, la capogruppo regionale dei Verdi Gabriella Cundari ha annunciato che è in corso l'organizzazione della 2a edizione di "Parchinmostra", la kermesse dedicata ai temi dell'ambiente e delle aree protette. (Il Denaro)

Il Parco apre le porte alla disabilità

Dolomiti Bellunesi

Taglio del nastro, ieri pomeriggio al Centro Visitatori del Parco Nazionale, per la mostra "Dalla natura spunti per l'integrazione e la creatività". Promossa dall'Associazione Italiana Persone Down e da Portaperta in collaborazione con il Parco, le sue Guide e il Comune di Pedavena, l'iniziativa rappresenta il tassello che racchiude in sè i lavori dei laboratori di pittura e di musica tenuti nel 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità. "Speriamo - hanno concordato le coordinatrici Ines Mazzoleni Ferracini e Chiara Dalla Sega - che non sia quello conclusivo. Al contrario auspichiamo che la splendida esperienza di amicizia all'insegna di ambiente e d'arte possa avere un seguito. Noi di certo ci impegneremo affinché ciò avvenga, per dare ancora modo ai nostri ragazzi di trascorrere momenti di serenità in compagnia e, al contempo, andando alla scoperta delle bellezze del Parco e imparando a trasferire le emozioni provate nelle escursioni in dipinti e note musicali". Assieme a loro, oltre ad un folto pubblico, erano presenti il presidente del Parco Valter Bonan, sindaco e assessore alla Cultura di Pedavena Franco Zaetta e Salvatore Liotta, l'assessore al Turismo di Feltre Giulio Fiocco, la presidente delle Guide del Parco Mirta Lira. Ma l'appuntamento di ieri è stata l'occasione anche per illustrare i dati relativi alla fruizione del Centro Visitatori nei 4 anni della sua vita. Nel complesso quanti hanno raggiunto "Il sasso nello stagno" sono stati 21.787. Il 38\% di questi sono studenti, il 34\% escursionisti e il 23\% turisti. La loro provenienza è per il 42\% dalla provincia di Belluno, per il 23\% dal resto del Veneto, per il 30\% dal resto dell'Italia, per il 3\% da paesi stranieri. (Il Gazzettino)

Parco, così la sede culturale

Oglio
Sale didattiche e due laboratori

Un ufficio direzionale, una sala didattica per la proiezione di diapositive e filmati, più due laboratori, nella sede turistica e culturale provvisoria del Parco dell''Oglio, presso l''ala ovest del palazzo comunale. Le stanze saranno presto tinteggiate ed arredate. Inoltre, la scala e il pianerottolo di accesso - precedentemente utilizzato per raggiungere la sala consiliare - saranno tappezzati con pannelli che riproducono la flora e la fauna del Parco dell''Oglio. Così è stato deciso, dopo il sopralluogo del presidente del parco Virgilio Bettinsoli, col sindaco Luigi Pisati, e l''incontro tenutosi l''altro giorno in Comune tra il direttore Bernardino Farchi e il consigliere, con delega per la cultura, Giuseppe Colombi.
La sede sarà operativa per la prossima primavera. Ieri sera il CDA si è riunito presso la sede amministrativa del castello San Giorgio di Orzinuovi per definire il Piano territoriale di coordinamento del parco, che dovrà essere poi approvato dall'assemblea dei sindaci, convocata per l'8 di marzo. In quella occasione, il consiglio consortile dovrà approvare anche il bilancio di previsione del 2004 e pluriennale 2004-2006. Verranno anche posti in votazione la determinazione dei contributi a carico degli enti associati per il 2004, il programma dei lavori pubblici dell'anno in corso e del prossimo triennio. Il Comune di Genivolta - il terzo per estensione di area vincolata dopo Soncino e Orzinuovi - pare intenzionato a chiedere la riduzione di superficie compresa nel parco. Oltre all'ingegnere Giuseppe Colombi di Soncino, la provincia di Cremona è rappresentata nel CDA dall'ingegnere Pier Giorgio Elidoro di Corte de'Frati. Si tratta comunque di una situazione provvisoria, considerando che molti dei paesi rivieraschi dell'Oglio saranno presto interessati dalle elezioni amministrative locali. Istituito il 16 aprile del 1988, il Parco dell'Oglio ha avuto un iter burocratico molto difficile ed elaborato, anche per la non adesione di alcuni paesi allo statuto. Definite le cariche istituzionali, con le sedi riconosciute ad Orzinuovi, Soncino e Calcio, si è ora passati alla fase operativa. (Provincia di Cremona)

Parco del Taburno, si discute della salvaguardia

Due giorni di incontri tra i vertici istituzionali

Parco del Taburno, due giorni per riflettere. Oggi e domani due importanti appuntamenti con protagonisti istituzionali consentiranno di fare il punto sull'area protetta, anche e soprattutto alla luce degli ultimi fatti di cronaca, caratterizzati, tanto per cambiare, dalla presenza di discariche abusive all'interno del territorio.
Questa mattina a Frasso Telesino, presso la sede provvisoria dell'ente parco, il commissario regionale Mario Lupacchini presiederà un vertice che vedrà la partecipazione del presidente dell'ente montano Michelino Giordano nonché dei sindaci dei quattordici paesi componenti. All'ordine del giorno le iniziative in concomitanza della manifestazione Parchinmostra, in programma a Napoli alla Mostra d'Oltremare nei giorni 19, 20 e 21 marzo, ma anche e soprattutto le iniziative tese ad una migliore tutela dell'area protetta.
Altro appuntamento, sempre a Frasso Telesino presso la sala consiliare dell'ente montano, è costituito dal convegno ”Informare per partecipare”, in programma dopodomani alle 9 e 30. Argomento in discussione, lo sviluppo ecocompatibile dell'area, anche alla luce del progetto di Agenda21 attualmente in corso, un progetto cofinanziato da parte della regione Campania. Parte integrante del progetto è rappresentato proprio dall'attività di formazione. Durante i lavori verranno presentati i risultati legati all'esperienza di un corso di formazione per operatori ambientali. Inoltre si cercherà di preparare nuove opportunità legate a un territorio pulito e preservato. Al tavolo dei relatori, per confrontarsi su questa tematica favorendo anche un dibattito in sala, siederanno il presidente della Comunità montana Michelino Giordano, il responsabile del progetto Costanzo Procaccini, i professori Marotta e Aloy dell'Università del Sannio ed il professore Moccia dell'Università di Napoli "Federico II". (Il Mattino)

Il Pollino decolla

Da Santarsiero critiche alla composizione della Giunta
Cinque progetti per lanciare il turismo

POTENZA Il Progetto Nuove Imprese Parco del Pollino (NIPP), promosso dall' Ente Parco e da Sviluppo Italia, è stato presentato a Rotonda nella sede dell' Ente. Il piano prevede cinque progetti per promuovere il turismo e i prodotti agroalimentari del parco. Nei prossimi giorni saranno organizzati workshops tra le imprese dell' area (il primo è fissato per il prossimo 30 marzo) per la realizzazione di una rete tra imprenditori. Questi avranno l' occasione di promuovere congiuntamente cinque progetti sperimentali: due per il settore turismo (turismo scolastico e turismo ambientale) e due per l' agroalimentare (promozione di prodotti tipici presso la grande distribuzione e presentazione dei prodotti tipici al Salone del Gusto, in collaborazione con Coop Italia).
Un quinto progetto riguarderà la promozione del Parco sulle coste tirrenica e jonica durante la stagione balneare. Intanto è' Franco Fiore, sindaco di San Severino Lucano, il vice presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino. E' l'unico rappresentante della parte lucana della montagna gigante del Meridione nella giunta esecutiva dell'Ente, che risulta composta anche dal sindaco Bruno della fascia calabrese e, su designazione ministeriale, da Graziano e Schefani, due tecnici.
La nomina di Fiore a vice presidente del Parco arriva, com'è noto, al termine di un a lunga diatriba a proposito delle gestione commissariale del Parco e premia il vivo interesse dimostrato dal sindaco lucano per la soluzione dei problemi che riguardano l'intera comunità del Parco. Commentando l'elezione il presidente della Provincia di Potenza Santarsiero ha detto:"La sottovalutazione della rappresentanza lucana in seno alla Giunta esecutiva del Parco nazionale del Pollino, ove è stato eletto un solo membro appartenente ai Comuni della nostra regione, pone seri problemi non solo d'equilibrio territoriale, ma anche per l'attivazione di adeguate politiche e azioni per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo del territorio protetto della Provincia di Potenza". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il mondo agrituristico contro "caccia selvaggia"

"Reintrodurre la caccia nei parchi e deregolamentare l'attività venatoria rappresenterebbe una minaccia per l'ambiente e le attività agricole, rompendo un equilibrio tra le parti faticosamente raggiunto in questi anni". Lo afferma Anagritur, il consorzio che raggruppa le principali associazioni agrituristiche: Agriturist, Terra Nostra e Turismo Verde.
Anagritur rende noto di aver aderito all'invito di Legambiente e Arcicaccia di sottoscrivere l'appello ai vertici dello Stato perché "impediscano la barbarie venatoria che si sta consumando in Parlamento". (L’Informatore Agrario)

I prodotti agroalimentari di qualita’ con marchio del Parco Nazionale nel Pollino

Nell’ambito del progetto di promozione e valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura eco-compatibile, attuato sul territorio dalle Agenzie di sviluppo e di innovazione in agricoltura di Basilicata e Calabria (Alsia e Arssa) per conto dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, e’ stato pubblicato un bando per l’attivazione di una filiera di strutture ricettive, agrituristiche e di ristorazione. Il bando interessa anche gli esercizi alimentari dell’area protetta per poter attuare un progetto pilota dimostrativo finalizzato alla promozione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari certificati con il Marchio del parco.
Il progetto - voluto e finanziato dall’Ente Parco – ha già permesso l’attivazione di quattro filiere di prodotti certificati con il logo del Parco: ortofrutta, salumi, prodotti caseari e da forno. 250 gli operatori lucani e calabresi coinvolti.
Il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, on. Francesco Fino, ha sottolineato come il progetto del ‘marchio del Parco’ rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’attività dell’Ente. Un riscontro positivo si evince - ha aggiunto Fino - dalla partecipazione massiccia degli operatori del settore agricolo e agro-alimentare della Basilicata sud e della Calabria nord, grazie anche al ruolo attivo, propositivo e di coinvolgimento che i tecnici dall’Alsia e dall’Arssa dimostrano quotidianamente nell’attivazione del progetto. Un progetto – ha concluso Fino – che può davvero determinare delle nuove occasioni di sviluppo per una diversa economia dell’intera area”. (Basilicata News)

Ateneo delle Cinque Terre

Presso l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre si stanno studiando ed organizzando i nuovi corsi e campi di lavoro che verranno attivati nella seconda metà del prossimo mese con l’apertura del nuovo anno accademico dell’”Università del paesaggio”. L’ateneo delle Cinque Terre, nato con l’ambizioso scopo di riqualificare e conservare il fragile territorio, con l’aiuto del lavoro dei giovani studenti provenienti da tutto il mondo, grazie anche alla collaborazione dell’Università di Genova e di altri atenei italiani. A soli due anni dalla sua istituzione, vanta già importanti successi.
Alle lezioni teoriche (pianificazione ambientale e territoriale , botanica e diritto ambientale) e pratiche (costruzione dei muri a secco), a partire dalla primavera del 2001, hanno partecipato giovani di tutte le età e provenienze culturali.
Soddisfatti gli amministratori dell’Ente Parco: ”Grazie all’aiuto di questi giovani, abbiamo contribuito concretamente alla riqualificazione e alla manutenzione del nostro territorio. In più loro hanno vissuto una nuova esperienza ed imparato le tecniche costruttive dei muretti a secco oltre a stare a diretto contatto con la natura e in questo mondo agricolo hanno potuto così anche analizzare le reali problematiche gestionali di un paesaggio a rischio di estinzione”. (TuttoSpezia)

Opposizioni Regione: intervenga Fitto su Alta Murgia

Puglia
I consiglieri hanno spiegato che "i ritardi ed i rinvii continui" per l'approvazione del piano da parte del Consiglio dei Ministri hanno colpe sia a livello nazionale sia a livello regionale

BARI - I rappresentati dell’ opposizione alla Regione Puglia chiedono un impegno diretto del presidente della giunta, Raffaele Fitto, perchè siano onorati gli impegni per la costituzione del parco dell’ Alta Murgia. L’invito è stato rivolto nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i consiglieri Pietro Pepe (Margherita), Michele Ventricelli (Ds), Michele Losappio (Rc), Mimmo Lomelo (Verdi) e Giovanni Valente (Comunisti Italiani).
I consiglieri hanno spiegato che "i ritardi ed i rinvii continui" per l’ approvazione del piano da parte del Consiglio dei Ministri hanno colpe sia a livello nazionale sia a livello regionale. "Scorie, poligono militari, cementificazione - ha sottolineato tra l’ altro Pepe - insieme a spietramento e rifiuti, hanno aggredito il territorio della Murgia in tutti questi anni. Ma sicuramente non sono queste le ragioni per cui si prende tempo da parte del Consiglio dei Ministri".
Una spiegazione di questi continui rinvii, secondo Losappio e Ventricelli, potrebbe risiedere nell’intento di "favorire le lobby" o di assecondare "alcune categorie che il Parco non l’ hanno mai voluto".
Per tutte queste ragioni e anche perchè - hanno spiegato i consiglieri regionali - tutte le categorie produttive hanno firmato e hanno dato il loro assenso all’ istituzione del parco così com’è nella stesura definitiva, il 2 marzo prossimo in consiglio regionale verrà chiesto ufficialmente al presidente Fitto di dimostrare con "atti concreti la protesta ufficiale del governo regionale nei confronti dei ministri, a cominciare da quello dell’ Ambiente".
"Per altre occasioni e per altri obiettivi, il presidente Fitto - ha ricordato Losappio - ha portato avanti battaglie ben più dure, come per esempio per l’Acquedotto Pugliese e per la Seap che gestisce gli aeroporti. Ora stranamente non si pronuncia e questo non ci va bene". (La Gazzetta del Mezzogiorno)


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