Rassegna del 09 Gennaio 2005

Stanziamento di 350 mila euro per il centro funzionale di Ape da parte della Giunta regionale abruzzese

Il centro funzionale di Ape riceverà dalla Giunta regionale abruzzese uno stanziamento di 350 mila euro. Lo ha reso noto oggi l'assessore regionale ai parchi, Massimo Desiati, che ha spiegato che "il finanziamento e' incluso nel progetto 'Le vie materiale e immateriali della transumanza', all'intero del programma di azione per lo sviluppo sostenibile dell'Appennino denominato Ape (Appennino parco d'Europa)". Lo stanziamento consentirà all'amministrazione di Scerni, comune della provincia di Chieti, di realizzare opere complementari e soprattutto opere accessorie ma anche la sistemazione e l'acquisto d elementi di arredo. (TTG Italia)

Una nuova oasi verde

Sì della Regione al "Lungargine Boschetto", dal Brentella al Basso Isonzo
Contributo di 175mila euro per il percorso naturalistico
Il Comune di Padova potrà realizzare il percorso naturalistico ciclabile "Lungargine Boschetto" con un contributo regionale di 175 mila euro.


La Giunta veneta, su proposta dell'assessore Chisso, ha infatti ratificato l'accordo di programma sottoscritto sulla questione nel dicembre scorso tra Regione e amministrazione comunale, impegnando la relativa spesa.Si tratta di un percorso che si snoda sulla sommità arginale del Canale Brentella e che permette di mettere a sistema un tratto del corso d'acqua già percorribile a piedi ed in bicicletta tra via Chiesanuova e via Dei Colli, consentendo di raggiungere il territorio del costituendo Parco del Basso Isonzo e il nodo del Bassanello.
Il tratto interessato dal percorso consente interessanti collegamenti per la riqualificazione dell'area e saranno eseguiti interventi di sistemazione della sommità arginale, di manutenzione straordinaria delle superfici verdi e sistemazione di segnaletica. L'importo complessivo previsto per la realizzazione dell'iniziativa è di 250 mila euro.La parte non coperta dal contributo regionale resta a carico del Comune di Padova. Le opere verranno realizzate sulla base di un progetto esecutivo, alla cui redazione provvederà l'amministrazione comunale. Per l'approvazione del progetto definitivo, che il Comune dovrà far pervenire alla Regione entro 150 giorni dalla data della stipula dell'accordo, il presidente della giunta regionale Giancarlo Galan potrà convocare una apposita conferenza di servizi per acquisire gli atti di intesa, i pareri, i nullaosta e le autorizzazioni ed approvazioni prescritti dalle norme vigenti. (Il Gazzettino)

«Non rischio i cervi per uno sciatore in più»

IL WWF

Meglio qualche sciatore in meno oggi che la distruzione definitiva delle risorse ambientali. E, soprattutto, sì a uno sviluppo che non valorizzi solo il potenziale, aleatorio e temporaneamente limitato, delle piste da sci, ma che renda le risorse ambientali fruibili tutto l'anno a un pubblico più vasto. Il fronte del no al collegamento tra Piancavallo e Cansiglio comprende Wwf e Legambiente, Cai e Lipu, oltre al Comitato per la difesa del Parco del Cansiglio e ad altre organizzazioni locali. A rischio ci sono i villaggi cimbri del Cansiglio e i cervi che vivono nella zona demaniale al confine tra Veneto e Friuli. Ma, soprattutto, buona parte del Cansiglio è individuata sia come Sito di interesse comunitario ai sensi della direttiva Habitat 92/43Ce, sia come Zona di protezione speciale ai sensi della direttiva Uccelli 79/409/Ce, che la assoggetta a regole ancora più ferree.
«Quando si va a metter mano a un luogo che ha le caratteristiche del Cansiglio, i danni non sono quantificabili. Il turismo - commenta Lino Centazzo del Wwf pordenonese - deve essere rispettoso della natura. Gli sciatori sono pochi privilegiati che possono usufruire di un'area con questo sport. Qualche impianto aperto e qualche sciatore in più oggi non sono la soluzione per lo sviluppo di quelle aree. Salvaguardare la natura oggi vuol dire mantenere aree che rappresentano una risorsa per il futuro e per un turismo che non sia fruibile solo da pochi, ma aperto a tutti e per tutto l'anno. Una stagione sciistica può andare bene o male, e comunque dura solo tre mesi. Noi dovremmo invece valorizzare e far conoscere le risorse che abbiamo».
In ogni caso «Illy apra un tavolo di trattativa per discutere di ciò che si è fatto, non si è fatto e si dovrebbe fare. Noi non diciamo no per partito preso, ma certamente non crediamo si possa fare un lavoro del genere per pochi sciatori in più. È anche un discorso di costi e benefici: i costi li paghiamo tutti, i benefici sono per pochi operatori turistici». (Il Gazzettino)

Rivolta al Parco

Foreste Casentinesi

BAGNO DI ROMAGNA - Comuni e Comunità Montana contro il taglio dei fondi per il Parco Nazionale. Un sit in con cui gli enti locali vogliono far conoscere tutte le loro preoccupazioni per il futuro dell’area protetta. Un’iniziativa che vede in prima fila anche il Comune di Bagno e la Comunità montana dell’Appennino cesenate. Martedì prossimo a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, nella sede di Palazzo Figiani del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è prevista la manifestazione di protesta da parte degli enti locali del territorio del Parco.La Comunità Montana del Casentino, in accordo con la presidenza e la vicepresidenza della Comunità del Parco, organizza questa iniziativa per “sollecitare la revoca del commissariamento del Parco Nazionale e per protestare contro i tagli dei fondi destinati al Parco”.Il Comune di Bagno di Romagna e la Comunità montana dell’Appennino cesenate “condividono le motivazioni della protesta contro una situazione e dei provvedimenti che mettono in uno stato di profonda crisi la gestione dell’Ente Parco, rischiando di comprometterne, come si afferma nella lettera di convocazione, la stessa sopravvivenza”.Il programma della manifestazione prevede alle ore 10,30 il ritrovo delle delegazioni degli enti locali, con i propri gonfaloni per poi trasferirsi al Palazzo Figiani ove si terrà un incontro tra gli enti della Comunità del Parco ed una conferenza finale. (Corriere Romagna)


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