Rassegna del 28 Aprile 2005 |
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Il parco del Gran Paradiso in missione a roma per 'Park Life'(ANSA) - Sara' davvero un novita' per i tanti romani, e piu' generali per i visitatori, vedere l'aquila reale, il gipeto e lo stambecco, signore incontrastato delle rupi e dei pascoli del Parco Nazionale del Gran Paradiso. L' Ente Parco partecipera' infatti a Roma, dal 26 al 29 maggio, al Park Life, Salone dei Parchi e del Vivere Naturale; il primo appuntamento dedicato alle aree protette italiane e del bacino del Mediterraneo organizzato da Federparchi, Legambiente, Compagnia dei Parchi - il tour operator delle aree protette italiane - e Fiera Roma. Ma saranno presentati anche la mocetta, l fontina ed torcetti, frutto della secolare tradizione culinaria della comunita' silvo-pastorale delle montagne valdostane e la ricca varieta' degli ambienti naturali del Parco nazionale del Gran Paradiso. La manifestazione ha gia' ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, del Ministero degli Esteri, dell'Upi e dell'Uncem. Park Life sara' una vetrina e laboratorio che ospitera' allestimenti sperimentali e multisensoriali, spettacoli, spazi e iniziative per ragazzi, degustazioni di prodotti tipici, artigianato e antichi mestieri, musica, folklore, tradizioni storico-culturali. E ancora incontri e dibattiti, convegni e ospiti di spessore internazionale. E poi la Borsa dei Parchi, uno spazio dedicato all'incontro responsabili acquisti delle aree protette. Operatori del settore, cittadini in cerca di benessere, amanti delle tradizioni popolari troveranno a Park Life anche le ricchezze del Parco nazionale del Gran Paradiso, il primo ad essere istituito in Italia e uno dei piu' ricchi per la varieta' di ambienti naturali che vanno dai ghiacciai e i boschi di conifere ai solitari 'valloni sospesi'. Grande poi e' il suo patrimonio faunistico: dagli stambecchi, veri signori incontrastati delle rupi e dei pascoli, a camosci e caprioli, lepri variabili, volpi, tassi, martore, ermellini e tra gli uccelli l'aquila reale (presente con una dozzina di coppie), la poiana, il gheppio, l'astore, la civetta caporosso, il gracchio alpino, la pernice bianca e il gufo reale. Sempre piu' numerosi grazie al progetto per la sua reintroduzione sono gli avvistamenti del gipeto, che era scomparso nel 1912. Il Parco del Gran Paradiso e' anche ricco di segni della presenza dell' uomo: le mulattiere e le case di caccia, le miniere di Cogne, gli alpeggi, i villaggi e le borgate raccontano la storia della comunita' silvo-pastorale di questa montagna. ''I parchi - ha commentato Fabio Renzi, responsabile aree protette di Legambiente - sono occasione per riscoprire luoghi e territori che hanno uno straordinario patrimonio di natura e cultura, e uno strumento non solo di conservazione ma anche di riscatto culturale e di sviluppo economico e sociale di aree segnate da secoli di marginalita'''. Gli ex lsu del Pollino pronti a iniziative di lottaSe non vi saranno «segnali di schiarita e non intervenissero certezze da parte del Ministero», nei prossimi giorni gli ex 334 lavoratori socialmente utili del Parco nazionale del Pollino attueranno «iniziative di lotta». Lo hanno annunciato i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs-Uil, ricordando che «i lavoratori dal primo gennaio scorso, ormai, non percepiscono alcuna retribuzione». Secondo i sindacati, inoltre, i fondi non vengono trasferiti all' ente Parco dalle Regioni Basilicata e Calabria «per pastoie burocratiche e per scarsa sensibilità da parte dei responsabili delle due Regioni e del Parco stesso». (La Gazzetta del Mezzogiorno) Operatori esteri invitati nel ParcoPnalm L'ente Parco preoccupato per l'impatto della centrale PollinoA Cosenza domani riunione sul futuro della MercureCASTROVILLARI - Dopo l'ennesimo sequestro nei pressi della centrale Enel della Valle del Mercure anche il consiglio direttivo dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, si èriunito nei giorni scorsi per discutere della situazione che ha creato un certo allarmismo tra le popolazioni e nelle associazioni ambientaliste. Infatti, durante la seduta, il consiglio ha approvato all'unanimità, un documento con il quale "esprime forte preoccupazione e perplessità circa il completamento" della centrale Enel del Mercure, a Laino Borgo. In vista della riunione convocata dalla Provincia di Cosenza per il 29 aprile, il consiglio "invita gli uffici a voler riconsiderare il progetto nella sua globalità al fine di verificare un'eventuale revoca da proporre in sede di incontro operativo". E proprio a Cosenza si terrà una riunione operativa, voluta da presidente Mario Oliverio e dall'assessore all'ambiente, Luigi Marrello, ritenuta essenziale per fare chiarezza definitiva sul delicato problema della riconversione. Unvero e proprio tavolo proposto ai Ministeri dell'ambiente e delle Attività produttive; al presidente ed al dirigente del settore energia della regione Calabria; al presidente dellaprovincia di Potenza; al dirigente del settore ambiente della provincia di Cosenza, ai sindaci di Laino Borgo, Mormanno, Laino Castello, Rotonda e Viggianello; al dirigente del Parco Nazionale del Pollino; alla soprintendenza di Cosenza per i beni artistici della Calabria; alla As n°2 di Castrovillari; ai dirigenti dei settori chimico e fisico-ambientale dell'As 4 di Cosenza; al direttore provinciale della Arpacal, al comando dei vigili del fuoco di Cosenza; all'ufficio tecnico finanze oltre che, naturalmente, al gestore della rete di trasmissione nazionale ed all'Enel. Il Consiglio del Parco, dopo un'approfondita discussione, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti del comitato Cosa (comitato ambiente e salute) ha, tra l'altro "preso atto - è scritto nel documento - delle preoccupazioni evidenziate e degli interventi di ordine giudiziario" effettuati sul sito interessato, oltre del possibile dissesto idrogeologico che interesserebbe parte del territorio su cui sorge la centrale. (Quotidiano di Calabria) Paolo De Paoli presidente della ComunitàDolomiti Bellunesi Il Parco diventa zona «pedonale»Fa discutere il nuovo regolamento entrato in vigore da giorni nelle aree più suggestive della riserva Biciclette e cavalli «off limits» |
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