Rassegna del 26 Maggio 2005

Il Parco del Gargano tra i primi tre in Italia

Ottimo piazzamento del Parco del Gargano nella classifica di Legambiente per quanto riguarda le scelte di italiani e stranieri in materia di «vacanze verdi». Secondo il rapporto dell'osservatorio nazionale turismo aree protette «Parktime 2004» dell'associazione ambientalista, presentato in occasione della giornata europea dei parchi, il promontorio garganico è «medaglia di bronzo», preceduto dall'Arcipelago toscano e dal Cilento. La Montagna del Sole è, dunque, una delle mete al «top» di quanti preferiscono unire alla passione per i bagni e la tintarella quella per le passeggiate e il trekking, vero e proprio boom della stagione. Il rapporto «Parktime 2004» traccia la mappa del turismo naturale in Italia. Un fenomeno, quello del turismo nelle aree protette, che coinvolge almeno 118 milioni di turisti in movimento nei 463 comuni dei Parchi nazionali, per un giro d'affari di circa 5,5 miliardi di euro (oltre il 7 per cento del totale della spesa turistica italiana) e che contribuiscono alla creazione di oltre 104 mila posti di lavoro. «Pienamente soddisfatto» si dice il presidente dell'ente Parco, Giandiego Gatta, il quale spiega che «essere tra le mete più ambite è un risultato che ci onora e dimostra la bontà delle nostre scelte tese a liberare potenzialità ancora inespresse del Gargano; inoltre, è la dimostrazione che il nostro lavoro e i nostri sforzi stanno andando nella direzione giusta». Per il presidente dell'ente parco, il prestigioso riconoscimento cade ad un anno esatto dal suo insediamento ai vertici dell'area protetta. Palma d'oro quindi al Parco nazionale dell'Arcipelago toscano con 16.338.749 presenze in un anno, e la percentuale di escursionisti più alta di qualsiasi altra area protetta. Seguono il Parco del Cilento con 14.963.644 tra presenze in alberghi, campeggi e seconde case, e il Gargano con 14.268.234. E non sono finite le buone notizie. Il Parco del Gargano conquista un altro terzo posto nella speciale graduatoria riservata alle mete più gettonate dagli amanti della «giornata nel verde» con 5.645.819 presenze. Preceduto ancora una volta dal Parco nazionale dell'arcipelago toscano, con 10.805.591 presenze in un anno, e dal Parco del Vesuvio (6.439.619). Dunque, anche tra gli escursionisti il Gargano gode di ottima salute. Un segno che dovrebbe servire a guardare all'area protetta come una delle grandi risorse per fare dell'area protetta una delle prime leve di sviluppo e occupazione. La figura dell'escursionista è, tra l'altro, la vera novità dell'eco-turismo fotografato da Parktime2004: è il cosiddetto turista «da voliera», che genera flussi di giornata, muovendosi vicino e cercando di spendere poco, ma frequentando il territorio assiduamente e con curiosità. Perché lo considera parte della propria vita quotidiana. Non è da sottovalutare, visto che l'escursionismo costituisce il 45,8 per cento del turismo in area protetta, in grado di attivare 1,4 miliardi di spesa solo nel perimetro dei Parchi nazionali. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Parco "bloccato" dal commissario

Aspromonte - Tripodi e Malaspina (Ds) chiedono la nomina del presidente dell'ente aspromontano
I consiglieri provinciali: «Matteoli è la causa dell'immobilismo»


«Il protrarsi del commissariamento dell'Ente parco dell'Aspromonte dal 15 dicembre scorso dopo cinque anni di attiva gestione determina una vera paralisi che inevitabilmente genera contraccolpi negativi all'intera area». Lo affermano in una nota stampa congiunta i consiglieri provinciali dei Ds, Tina Tripodi e Rodolfo Malaspina che stigmatizzano la «nomina di un solo commissario straordinario per quattro parchi nazionali, il quale, per di più, riveste anche la carica di direttore generale per la protezione della natura del ministero».
Un fatto che secondi i diessini «la dice lunga sugli interessi che il Governo nazionale riserva al nostro territorio, alla nostra montagna e sulla capacità di assegnare incarichi diversi ad una stessa persona senza preoccuparsi di distinguere ruoli e competenze».
«Il super commissario, - si legge - da quanto ci è dato conoscere, ha sminuito tutto quello che non di buono ma di ottimo è stato invece realizzato dall'ente parco dell'Aspromonte. A costui possiamo con indignazione ribattere che in casa nostra l'indice di gradimento per le attività svolte, sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo è stato molto alto e che solo oggi, a seguito dell'istituto del commissariamento e delle attuali scelte politiche del Governo nazionale il nostro Parco purtroppo subisce un borseggio e una condizione di totale detrimento. L'Ente ha rappresentato una vera innovazione per il territorio, ha saputo interloquire con le istituzioni, con il mondo della ricerca, del volontariato, del turismo. Si è saputo interrogare su nuove politiche territoriali e mantenere al contempo una costante attenzione su tutti coloro che, istituzioni e non, erano interessati allo sviluppo, alla salvaguardia della montagna e del suo patrimonio boschivo, alla protezione della natura ed all'uso sostenibile delle risorse ambientali. Dato inconfutabile è rappresentato dalla riduzione degli incendi grazie alla collaborazione delle associazioni ambientaliste e del mondo del volontariato che hanno svolto la preziosa opera della prevenzione».
Secondo Tripodi e Malaspina «Il Parco deve tornare a vivere. Il territorio avverte un vuoto, un danno sociale e culturale per l'assenza della ricca editoria, dell'informazione, della novità della moneta del Parco, delle iniziative positive che proprio perché svolte in un territorio segnato da scarse risorse, assumevano valenze eccezionali di richiamo culturale e turistico».
«Ci chiediamo - concludono - se non sarebbe il caso di organizzare un'altra carovana ma questa volta per protestare contro l'immobilismo del ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, che noncurante, persiste nel mantenimento dello status quo e quindi nella conservazione del danno che si è già creato. La nuova classe politica regionale di centrosinistra ha un ruolo determinante anche nella soluzione di questo importante problema. L'augurio è che in tempi brevi l'Ente parco dell'Aspromonte torni in piena attività e proceda verso un ulteriore momento di crescita». (Quotidiano di Calabria)

Commissione-in Liguria

Trento

Oggi e domani la terza commissione permanente del Consiglio provinciale, guidata da Roberto Pinter, visiterà il Parco nazionale delle Cinque Terre, che ha sede a Riomaggiore in provincia di La Spezia, e il Parco naturale delle Alpi Marittime, ad Entracque, in provincia di Cuneo.
I due giorni di studio hanno per obiettivo la raccolta di elementi conoscitivi utili alla valutazione e all´esame dei disegni di legge di riforma dell´ordinamento dei Parchi attualmente in discussione in commissione.
Gps per i rilievi catastali
La Provincia sta sviluppando una rete di stazioni permanenti Gps per i rilievi catastali che sarà costituita da 8 stazioni riceventi localizzate a Trento e lungo il primo perimetro del territorio provinciale.(L’Adige)

Lsu Pollino, ieri incontro in Regione

La Regione Basilicata «ha rispettato tutti gli impegni finanziari di sua competenza a favore dell'Ente Parco Nazionale del Pollino per il regolare svolgimento delle attività lavorative dei 334 lavoratori socialmente utili stabilizzati». E' quanto afferma lo stesso ente al termine di un incontro in Regione, presso il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, al quale hanno partecipato il neo dirigente generale del Dipartimento Gerardo Calvello, e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Dalla Regione sono stati stanziati, nello scorso autunno e all'inizio del 2005, circa 610 mila euro, rivenienti dal bilancio regionale, per garantire la copertura finanziaria destinata al completamento delle attività lavorative del Piano 2004. La Regione ha inoltre ha approvato, lo scorso 17 maggio, la determina di trasferimento all'Ente Parco di 1 milione e 721 mila euro rivenienti dai fondi ministeriali, e destinati a finanziare il Piano delle attività 2005. La Regione ha voluto sottolineare l'impegno ulteriore, a favore della risoluzione della problematica, manifestato con lo stanziamento aggiuntivo di 110 mila euro. Nel corso dell'incontro i sindacati hanno evidenziato i ritardi della Regione Calabria nel rispetto degli impegni assunti nonostante la maggioranza dei lavoratori ex lsu stabilizzati - 194 su 334 - provenga proprio dal territorio calabrese. Oggi ci sarà un incontro con l'Ente Parco del Pollino durante il quale saranno riportati i dati emersi nel corso dell'incontro di ieri. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Furto all’Ente parco: per Amilcare Troiano è Sos criminalità

Ammonta a circa 4 mila euro il furto compiuto la scorsa notte nell’info point a quota mille sul Vesuvio. Secondo i primi accertamenti compiuti da tecnici dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, polizia e carabinieri,dalla struttura che funge anche da biglietteria sconosciuti avrebbero portato via uno scanner, un frigorifero automatico per le bibite, una macchina per verificare i soldi falsi, tre calcolatrici. E il presidente dell’Ente parco afferma: “Siamo presi di mira”. Cronache a cui ormai siamo abituati: un gruppo di ladri si introduce la scorsa notta nei locali dell’infopoint del Parco del Vesuvio per mettere a soqquadro l’ufficio, tirando fuori tutti i cassetti, e scassinando anche il registratore di cassa, nel quale, però, non vi era danaro. Il bottino è di quattromila euro, ma il danno ha ben altre proporzioni. Amilcare Troiano denucnia: “L’info point è stato già preso di mira da sconosciuti nei giorni scorsi”. Lo stesso presidente,una decina di giorni fa, mentre era in compagnia di una geologa, sempre a quota mille a poca distanza dall’info point, aveva trovato due bossoli sulla strada provinciale. Secondo Troiano,gli episodi “rappresentano un attacco all’azione di legalità portata avanti da qualche tempo dall’ente parco”. L’ area dove è stata realizzata da qualche mese la biglietteria, secondo gli intenti dell’ente ambientalista, dovrà diventare il “più grande terrazzo del Mediterraneo che da Ercolano si affaccia sul golfo di Napoli”. “Evidentemente - continua Troiano - l’azione di legalità del parco del Vesuvio non piace a qualcuno, e neanche la videosorveglianza che partirà a breve”. Il presidente dell’ Ente parco lancia così un sos criminalità. “Non so ancora - conclude Troiano prima di recarsi ieri per accertare i danni - cosa è stato portato via dall’info point ed i danni eventualmente subiti dalla struttura. Certo è che quello che sta succedendo ora, non era mai accaduto prima”. (Il Denaro)

Interventi nelle aree protette per i progetti monosettoriali

Si è aperto con procedura a sportello dal giorno successivo alla pubblicazione del disciplinare sul Burc, vale a dire dal 15 febbraio scorso, il bando per la realizzazione di interventi nelle altre aree naturali protette del territorio regionale. Le agevolazioni, che integrano quelle già concesse dalla Regione con l’azione Pit Parco della medesima misura 1.9, sono destinate esclusivamente agli interventi da realizzare nelle aree protette non incluse nel territorio dei Parchi Nazionali e Regionali e si riferiscono alle “altre aree naturali protette” elencate tassativamente dal bando ed intese quali oasi, riserve naturali regionali istituite ai sensi della L.R. 33/93, Sic (Siti di Interesse Comunitario) e Zps (Zone a Protezione Speciale). Non sono, quindi, ammissibili gli interventi ubicati in altre aree appartenenti a tipologie differenti quali suoli privati, aree protette ma non contemplate negli elenchi o aree incluse nel territorio dei Parchi Naturali Nazionali e Regionali. Sono legittimati a presentare la domanda di contributo i soggetti gestori di tale aree oppure, solo nell&Mac226;ipotesi in cui l'area protetta sia priva di Ente Gestore, i Comuni territorialmente competenti. Tali organismi devono presentare progetti che siano in armonia con i principi di conservazione della natura e finalizzati alla tutela delle aree naturali attraverso la promozione di processi di sviluppo sostenibile basati sulla conservazione delle risorse naturali, anche con l’obiettivo di promuovere la domanda di turismo verde e dei prodotti tipici locali. Le spese ammissibili, che beneficiano di un contributo fino al 100 per cento per un massimo di 1.000.000 euro - secondo i limiti stabiliti dalla normativa - sono quelle per la realizzazione dei sentieri e di piccole aree attrezzate di sosta e di osservazione, per la cartellonistica, per la conservazione ed il recupero di aree e strutture, per la realizzazione di piccoli centri visita. Gli interventi ammissibili sono anche quelli volti in generale al miglioramento dell’accessibilità alle aree, non intesi come realizzazione di nuove strade e parcheggi o allargamento di quelli esistenti, ma esclusivamente interventi di miglioramento dell'accessibilità su tracciati già esistenti volti a migliorare l'impatto paesaggistico o a facilitare l'accesso a persone disabili. Per quanto riguarda, invece, gli interventi relativi alla realizzazione ed al recupero degli immobili tra le spese ammissibili vi sono quelle per l'acquisizione, il recupero, il restauro, la conservazione, la riqualificazione e rifunzionalizzazione di immobili, oltre alle spese per la realizzazione di strutture ed infrastrutture di valorizzazione per servizi, attività culturali e ricreative compresa l'acquisto delle relative attrezzature, arredi e dei servizi informatici e multimediali. Apprezzabile è anche il contributo per un massimo di 50.000 euro previsto per l’eliminazione di microdiscariche presenti sui territori agevolati. Il contributo è concesso anche per azioni promozionali ed informative nonché per attività di analisi e monitoraggio naturalistico - ambientale a supporto della gestione delle aree e per la realizzazione di progetti pilota che hanno come obiettivo la diffusione di attività a sostegno dell’economia legata ai settori del turismo dell’artigianato e dei beni culturali dei territori. La domanda può essere presentata fino al 14 luglio prossimo secondo le modalità prescritte dal bando. (Il Denaro)


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