Rassegna del 08 Giugno 2005

Mare e ambiente: wwf, creare 'santuari' nel mediterraneo

(AGI) - La creazione di 6 aree protette d'alto mare, aree prioritarie per la conservazione, sulla base della loro biodiversita' e importanza ecologica, sostenuta anche da numerose ricerche e proposte di organismi scientifici internazionali fra cui gli italiani ICRAM e CONISMA e CNR.
Sara' questa una delle proposte che il WWF portera' al prossimo incontro sulla Convenzione sulla Biodiversita' che si aprira' a Montecatini il prossimo 13 giugno.
E' stato lo stesso Wwf a lanciare la proposta in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani.
Le zone di elevato interesse biologico nel Mediterraneo si trovano solitamente entro le 12 miglia delle acque territoriali in mare aperto, in acque internazionali o a cavallo di entrambe. Ma il sistema di protezione non e' pari a quello adottato ad esempio per i parchi marini che esistono in prossimita' della costa tra l'altro ancora scarsi. L'unica area in mare aperto che viene protetta coinvolgendo piu' stati e' quella del Santuario dei cetacei nel mar Ligure.
La proposta del WWF di Aree Marine protette di alto mare, in acque territoriali e internazionali si basa sull'eccezionale ricchezza presente.
Due coinvolgono direttamente l'Italia: il Santuario delle Pelagie, zona di mare aperto nel Mediterraneo meridionale (canale di Sicilia, l'area di alimentazione invernale per le Balenottere comuni) e l'area con colonie di coralli bianchi al largo di Santa Maria di Leuca (Mar Ionio).

Incendio Riomaggiore, chiuso sentiero Azzurro per bonifica

Cinque Terre

(ANSA) - Rimarra' chiuso fino a completa bonifica dei terreni circostanti, il sentiero 'Azzurro' che collega Corniglia a Manarola, nel parco nazionale delle Cinque Terre. Lo ha disposto il Comune di Riomaggiore dopo l'incendio che ha devastato lunedi' una decina di bungalow fatiscenti, con coperture in eternit. L'ordinanza di chiusura da' tre giorni alla nuova proprieta' del villaggio turistico, chiuso da due anni, per rimettere a posto i terreni, ingombri dei resti semibruciati delle baracche e soprattutto di fibre di amianto disperse. Ai privati e' stata chiesta la rimozione delle parti bruciate, ma anche la messa in sicurezza dei terreni, a tutela della salute pubblica. Il 'sentiero Azzurro' e' fra i piu' belli delle Cinque Terre, con ampi scorci panoramici sul mare e sui muretti a secco dei vigneti. Difficile ipotizzare la data di riapertura del percorso: il Comune precisa che sara' necessario attendere i tempi tecnici di pulizia e sistemazione, quindi la verifica da parte degli uffici tecnici comunali sulla ritrovata sicurezza del percorso

Nuovo sentiero naturalistico in Parco Gessi Bolognesi

(ANSA) - Il Parco regionale dei Gessi bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, dove e' localizzato un complesso carsico tra i piu' importanti d'Europa, si e' arricchito di un nuovo sentiero naturalistico. E' il sentiero di Ca' de' Mandorli, frutto degli interventi di recupero e rinaturalizzazione in un'area di ex cave. La zona, un tempo occupata da cave di ghiaia, oggi presenta un notevole interesse naturalistico in quanto gli scavi hanno lasciato vaste depressioni in cui si alternano zone umide e zone aride. Questo ambiente estremamente diversificato e' stato ricolonizzato in modo spontaneo da piante e animali. La fauna comprende interessanti specie di uccelli, tra cui Gruccioni, Folaghe, Upupe, Martin Pescatori. E poi rettili, anfibi e libellule. Tra la flora merita di essere segnalata la rara orchidea palustre. Nell'area sono stati realizzati interventi di riqualificazione ambientale (rimboschimento, creazione di piccole zone umide) e predisposti percorsi e punti di osservazione. Il progetto di recupero e' stato realizzato da Cavet nell'ambito degli accordi Tav, Italferr, Provincia di Bologna e Comune di San Lazzaro di Savena in collaborazione con l'Ente Parco. Il sentiero Ca' de' Mandorli si sviluppa su un tracciato pianeggiante per circa 2 km. Si tratta di un percorso circolare, attrezzato con capanni di avvistamento, che consente di visitare l'area e si collega all'itinerario lungo il fiume Idice, risalendo il corso d'acqua per un ampio tratto.

Riperimetrare è necessario”

L’assessore alla Forestazione, Pirillo, interviene sulla fruibilità dei Parchi calabresi

“Il mio intervento apparso sulla stampa alcuni giorni fa, in merito alla riperimetrazione dei parchi calabresi e il successivo passaggio sull’attività venatoria, va letto nell’ottica generale delle strategie amministrative che questo assessorato intende avviare e realizzare nel corso del suo mandato”. Inizia così un comunicato di Mario Pirillo, assessore regionale all’Agricoltura ed alla Forestazione. “In questi anni di consiliatura regionale - scrive Pirillo - ho approfondito alcune questioni riguardanti il campo della forestazione e dell’agricoltura. Sono intervenuto più volte, e spesso da solo (e non c’era sindacato a sostenere le mie iniziative) denunciando le anomalie registrate ai danni dei lavoratori forestali. Tra i pochi ad intervenire in loro difesa criticando fortemente la posizione discriminatoria assunta dal governo nazionale, allorquando furono cancellati i fondi necessari per assicurare l’attività e il salario. Già dal primo giorno dell’insediamento ho provveduto ad assicurare stipendi arretrati e a garantire il confronto, soprattutto con i sindacati e ho avviato programmi e progetti che inseriscono la produttività della nostra regione in contesti non solo nazionali ma addirittura europei. Gli input dati, quindi, si vanno a collocare in contesti diversi, tesi verso una crescita dell’intera regione. Componenti fondamentali sono anche le foreste e la forestazione. In ambo i casi - dice Pirillo - le iniziative dedicate sono tese, come è giusto che sia, verso un miglioramento dei servizi. Da ciò la riorganizzazione dei comparti: non più carrozzoni “mangia soldi”, ma in grado, nel giro di pochi anni di provvedere a se stessi. E se il sistema prevede interventi in tal senso, allora si dovrà necessariamente puntare, tra le altre cose, anche alla riperimetrazione dei parchi, considerati sempre paradisi ambientali, ma che dovranno essere usufruiti da tutti, anche dai cacciatori. In ultimo - dice l’assessore - dispiace considerare che il sindacato non sia venuto a conoscenza della campagna di previsione, prevenzione e lotta agli incendi avviata da quest’assessorato già da alcune settimane”. (Giornale di Calabria)

Nella natura con la «ParcoCard»

Una chiave d´accesso per l´«Adamello Brenta»

È stato presentato lunedì, presso la sede del Parco Naturale Adamello Brenta a Strembo, l´ultimo progetto realizzato dall´Ente per la tutela ambientale. Si tratta della «ParcoCard», una carta elettronica prepagata, acquistabile presso le Apt e i Consorzi turistici (tutti hanno dato la loro adesione), che dà diritto di usufruire, gratuitamente, oppure con sconti del 20 o del 50%, dei servizi, delle attività e delle opportunità del Parco.
La «ParcoCard» è quindi una sorta di chiave d´accesso per poter avventurarsi alla scoperta di tutto ciò che il Parco offre. «L´iniziativa – ha spiegato infatti il direttore Claudio Ferrari – rappresenta il tentativo di dare una risposta alla grande voglia di Parco emersa durante l´indagine svolta la scorsa estate con la collaborazione dell´Osservatorio trentino sul turismo. Indagine, del resto, che aveva rilevato anche le difficoltà delle Apt di promuovere il Parco e il fatto che non tutti gli albergatori credevano nel Parco come una risorsa, anche per il turismo».
La card, inoltre, fornirà alcune gratuità e sconti anche su degustazioni enogastronomiche, sull´accesso ai castelli, ai musei del Trentino, alle Terme di Comano e alle Terme Val Rendena di Caderzone, agli impianti di risalita di Pinzolo e Madonna di Campiglio, mettendo in rete le diverse opportunità offerte dal territorio, purché coerenti con il tipo di vacanza che il Parco propone, ovvero una vacanza in sintonia con l´ambiente e che si fa cullare dai ritmi della natura.
La «ParcoCard» è stata realizzata con il contributo di Trentino Spa, presente alla conferenza stampa con Enrico Miorelli. «Lo sbilanciamento di Trentino Spa verso questo Parco – ha spiegato il presidente della Spa – è dovuto al fatto che dalle indagini svolte è emerso che il Parco Adamello Brenta rappresenta un forte richiamo per i turisti, ma anche al lavoro di marketing territoriale che l´ente (per ora non seguito da altri parchi), attraverso il progetto “Qualità Parco”, ha attivato mettendo in relazione il Parco con gli albergatori».
La card, inoltre, registrando i movimenti dei visitatori, alla fine dell´estate potrà dare utili informazioni. Sarà venduta con tre formule: la «ParcoCard Natura» (12 euro) con validità settimanale per un «assaggio» del Parco, la «ParcoCard Ambiente» (24 euro, oppure in versione famiglia da tre componenti 60 euro, da quattro o più 72) con validità sempre settimanale, ma con più opportunità e, infine, «ParcoCard estate», valida dal 20 giugno all´11 settembre (40 euro, e in versione famiglia da 100 oppure 120 euro, con sconto del 20% per i residenti). (L'Adige)

Un gemellaggio tra Parchi

Nicolosi: l'Etna e l'Alta Valsesia

Una delegazione del Parco regionale dell'Alta Valsesia, guidata dal presidente Orazio Pandolfo e dal direttore Marilemna Carmelino è ospite da alcuni giorni del Parco regionale dell'Etna. Una visita che serve a suggellare un interessante gemellaggio tra il Parco che ha al centro il vulcano più alto d'Europa e il parco regionale che sorge sul Monte Rosa, uno dei Parchi più alti d'Europa.
Il gemellaggio ha principalmente lo scopo di stabilire un comune percorso di divulgazione e di promozione dei rispettivi territori e ha già avuto il suo primo momento celebrativo nell'agosto 2004 quando una delegazione del parco dell'etna giidata dal presidente Concetto Bellia è stata ospite in Alta Valsesia.
Il gemellaggio tra Parco del'Etba e Parco dell'Alta valsesia s'inquadra inoltre in un'altra manifestazione che vede coinvolti i due Parchi regionali che sono stati luogo di partenza (i ghiacciai del Monte Rosa) e tappa finale (il Parco dell'Etna) della seconda edizione del «Giro dei Parchi d'Italia 2005» che si concluderà domani nel Parco dell'Etna. Il progetto nasce su iniziativa della Federparchi, del movimento sportivo Sportchallengers e della Fedeeration for sport at altitude, con il supporto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio: i Parchi d'Italia sono lo scenario in cui atleti d'èlite ( i cosiddetti «skyrunner», «corridori del cielo») corrono in 6 tappe, in 9 giorni, su percorsi che vengono poi trasformati in sentieri Mountain Fitness, per promuovere le ricchezze naturalistiche dei Parchi d'Italia. Testimonial dell'iniziativa sarà il campione olimpico di Roma 1960 Livio Berruti. (La Sicilia)

Giro dei parchi d'Italia domani ultima tappa sull'Etna

Passaggio di testimone tra "Giro dei Parchi d'Italia" (ultima tappa sull'Etna domani 9) e "Water Raid Adventure 2005" (finale in Sicilia dal 17 al 25 settembre) per il progetto umanitario "La Casa di Anita". Ad Acitrezza, nel corso di un convegno su "Sport per l'Ambiente e il Sociale" in programma oggi mercoledì a Villa Fortuna, lungomare dei Ciclopi, alle 18,30, Livio Berruti, medaglia d'oro alle Olimpiadi degli anni '60 e Giusy Malato, medaglia d'oro alle Olimpiadi 2004, testimonieranno l'impegno degli atleti e delle associazioni rivolto alla tutela dell'ambiente attraverso lo sport e il loro sostegno ad "Amani for Africa" che, con il movimento ecosportivo "Sportchallengers", ha messo in campo una raccolta fondi a sostegno del progetto per la costruzione di una fattoria in Kenya, l'adozione a distanza e la creazione dei pozzi d'acqua in quelle terre. Al convegno, che sarà preceduto dalla presentazione dello spot per "La tutela dei boschi d'Italia", parteciperanno Amilcare Troiano (vicepresidente nazionale Federparchi), Angelo Sicali (assessore all'Ambiente della Provincia), Concetto Bellia (presidente del Parco nazionale dell'Etna), Giuseppe Giacalone (presidente del Parco regionale dell'Alcantara), Carlo Ferrari (presidente del Movimento Sportchallengers), Gianmarco Elia (presidente Amani for Africa), Angelo Messina (presidente del Consorzio Isola dei Ciclopi). Nell'occasione si traccerà il bilancio del "Giro dei Parchi". (La Sicilia)

Assemblea

Delta del Po

L'assemblea odierna dell'Ente Parco riuscirà a nominare il tanto auspicato nuovo presidente o ci sarà ancora chi abbandona l'aula piuttosto di affrontare la discussione? «Dopo l'ultima riunione, a seguito dell'abbandono dell'aula di una parte dei delegati - ricorda Silvano Finotti, sindaco di Porto Tolle - sono seguite opinioni e polemiche che di tutto hanno parlato fuorchè di ciò che sarà il futuro dell'Ente stesso: ed allora ci troviamo con comuni che non vogliono parlare con altri comuni per mancanza di affinità tra rappresentanti o partiti che si candidano alla guida dell'ente per un non meglio rivendicato primato di modifica della legge istitutiva da più parti promessa ma mai modificata, senza che nessuno abbia mai capito il motivo.
«Sembra che nessuno abbia mai letto il documento che i sindaci del Delta, alla vigilia dell'ultimo consiglio, hanno sottoscritto - continua Finotti - e che pone come obiettivo il rilancio e la difesa del territorio, delle sue usanze e abitudini da raggiungere anche, ove e se necessario, con la modifica della legge istitutiva, da definire in nuovo quadro di relazioni da stabilire con tutti i soggetti che operano sul territorio. In questa ottica è del tutto superfluo e preistorico pensare a rivendicazioni partitiche per questa o quella figura istituzionale; piuttosto bisogna pensare a nuove forme di designazione e rappresentazioni da mettere in relazione con i comuni. Il Delta del Po ed il suo Parco non si ferma all'idrovora di Ca' Vendramin in comune di Taglio di Po e non si identifica solo con essa».
Il sindaco Finotti ricorda poi che «ci sono comuni che hanno deciso di mettere in gioco il loro futuro, comuni senza i quali il Parco sarebbe ben poca cosa (come finora lo è stato), comuni che come Porto Tolle hanno deciso di entrare nell'Ente dopo anni di dibattiti incandescenti e scontri fino alla definitiva rottura del consiglio comunale stesso. Allora, non solo è giusto ma anche necessario che siano questi Comuni ad esprimere le figure istituzionali che guideranno l'Ente per il prossimo quinquennio. Nella prossima assemblea dell'Ente Parco è richiesto un atto di coraggio piuttosto che una ferrea disciplina di partito che stando così le cose lo porterebbero sicuramente al triste epilogo del commissariamento. Ma se questa è la volontà comune, prepariamoci allora al definitivo "de profundis" del Parco e all'ennesimo disastroso nonchè misero fallimento del tentativo di creare una nuova economia per il nostro Polesine che dimostra di avere il fiato molto lungo». (Il Gazzettino)

Foietta replica: “Parco in crisi”

Foreste Casentinesi

“Il Parco nazionale è abbandonato dal Governo e dal suo Ministro”. Il sindaco di Santa Sofia Flavio Foietta, nonchè presidente della Comunità del Parco, non ci sta e replica al plauso che il consigliere regionale Luca Bartolini ha fatto dell’operato di Altero Matteoli sulla gestione delle aree verdi.“Manca una strategia di politica del Parco - contrattacca Foietta - ed è provato che gli strombazzati ‘progetti atti a rilanciare il turismo e l’economia’, in realtà non esistono. Se Bartolini volesse guardare il bilancio, vedrebbe tante cifre uguali a zero sia nella gestione che negli investimenti”.“Questo vuol dire - prosegue Foietta - che non sono previsti finanziamenti e neanche indennizzi ai nostri coltivatori e montanari per i danni arrecati dagli animali selvatici o neanche risorse sufficienti per didattica e promozione del territorio”. Per i Centri visita il finanziamento era previsto fino al 30 giugno, “ciò vuol dire - ironizza Foietta - che nel bel mezzo dell’estate i turisti avrebbero trovato chiusi tutti gli uffici informazione. La Comunità del Parco si è rimboccata le maniche per evitare una mutilazione mortale per l’area verde. Sono stati attivati i Gruppi di azione locale - ‘L’Altra Romagna’ per il nostro versante, l’Appennino Aretino e il Mugello per la Toscana, nonché il Consorzio turistico aretino - in modo da trovare fuori dal bilancio i finanziamenti necessari non solo per arrivare alla fine dell’anno, ma anche per gestire i Centri visita in un programma a lunga scadenza, visto che anche per il prossimo futuro il Ministero non li finanzierà come in passato”. Un plauso ad Aldo Cosentino, commissario dell’ente, “persona molto responsabile - riconosce il primo cittadino di Santa Sofia - con cui la Comunità ha dialogato; disponibile a costruire con noi un futuro per i Centri visita. La Comunità sta lavorando perché il Parco sia un’opportunità di sviluppo del territorio e dell’economia. Bartolini sarebbe veramente un grosso stratega e potrebbe ambire ad incarichi ben più in alto del Consiglio regionale, se riuscisse a produrre ricchezza e sviluppo senza strategie e senza investimenti. Nel frattempo gli invieremo il bilancio 2005, redatto, approvato ed imposto dal Ministero”.
Dal Governo fondi ridotti all’osso
Dati alla mano il Parco nazionale ha perso, nel 2005, finanziamenti per un totale di due milioni 462mila 731 euro. Lo si evince dalla specchio degli aiuti di cui fruisce l’area verde e dal confronto tra l’anno in corso e il 2001. Per quanto riguarda il contributo ordinario del Ministero questo è calato del 42 per cento, attestandosi ad una quota di poco superiore a un milione 190mila euro. Il contributo straordinario, invece, è addirittura scomparso, azzerandosi totalmente. (Corriere di Romagna)

«Il parco del Gennargentu? Nessun tabù, riparliamone»

Politica. Centrosinistra al lavoro sui fondi europei

Il giorno dopo la presentazione della giunta Zidda, la coalizione sbandiera l'unità ritrovata. E, anzi, ne fa l'emblema per le battaglie future, quelle da portare avanti nel nome dello sviluppo della città e del territorio. Il primo messaggio va dritto alla Regione, soprattutto in materia di fondi europei. Ieri, nella sede dei Ds, il centrosinistra ha voluto assicurare che le tensioni dei giorni scorsi sono un capitolo chiuso, servito al dialogo politico e concluso con il passo indietro della Margherita. Fondi europei«Il centrosinistra darà pieno appoggio al sindaco e al presidente della Provincia nelle battaglie per l'occupazione, l'università e la difesa dei posti di lavoro nell'industria e nella pastorizia. Cercheremo di coinvolgere le opposizioni», dice il segretario federale della Quercia Domenico Cabula, deciso ad aprire il tavolo a forze sociali, sindacali e imprenditoriali. Il segretario cittadino ds e assessore provinciale Tore Porcu parla della programmazione negoziata. «Non può essere lasciata in mano ai funzionari, senza che l'amministrazione incida sulle scelte», sottolinea annunciando per le prossime settimane un confronto con la Regione. Rocco Celentano, presidente e assessore provinciale dello Sdi, guarda all'università. «Il consorzio va allargato agli enti locali», dice. Marco Zoppi della Margherita: «La coalizione è forte e unita. Dopo un confronto leale, la soluzione è stata dettata dal senso di responsabilità della Margherita. Non c'è mai stata l'idea di rompere l'alleanza». GennargentuTonino Deriu, neo assessore Verde in Comune, rilancia l'idea del parco del Gennargentu dopo aver dato atto ai partiti maggiori di aver rispettato gli impegni presi con i minori. «Sul Gennargentu c'è un'opposizione più ideologica che concreta, vogliamo riprendere il dialogo con le popolazioni», dice. «Nessun tabù, ma niente può nascere se non c'è il coinvolgimento diretto delle popolazioni. Vogliamo parlare col presidente della Regione e con lo Stato», assicura Cabula. Tore Daga, dei Comunisti italiani, insiste sull'unità della coalizione e sulla necessità di mettere mano agli strumenti della programmazione. UdeurL'Udeur con i dirigenti provinciali Piero Mereu e Michele Casedda pone l'accento sullo sviluppo del territorio, affidato all'università e alla valorizzazione ambientale. Quanto al posto vuoto in giunta, conseguenza dello scontro interno, annuncia tempi brevi. Giovedì il leader regionale Sergio Marracini sarà in città. Entro una settimana possibile la nomina del decimo assessore. (L'Unione Sarda)


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