Rassegna del 16 Giugno 2005

Calabria/regione: Masella, ok intesa su lavoratori Parco Pollino

(ASCA) - L'Assessore Regionale al Lavoro, Egidio Masella, esprime la sua soddisfazione per l'esito dell'incontro presso il Ministero del Lavoro, svoltosi ieri a Roma, a proposito della problematica occupazionale che sta investendo i lavoratori dell'ATI ''La Fiorita'' del Parco del Pollino. Con il confronto ministeriale, al quale hanno partecipato anche la Regione Basilicata, l'Ente Parco Nazionale del Pollino e i sindacati di categoria, e' stato scongiurato il pericolo di licenziamento dei 330 occupati (tra i quali 197 calabresi). L'accordo, raggiunto alla presenza del sottosegretario Pasquale Viespoli, assicura, con un decreto ad hoc del Ministero, la mobilita' per i dipendenti che rischiavano di perdere definitivamente il loro posto di lavoro. L'intesa puntualizza anche la volonta' di individuare un piano di stabilizzazione occupazionale. A questo proposito la Calabria e la Basilicata lavoreranno su linee comuni per individuare percorsi programmatici in grado di fornire stabilita' ai lavoratori. Questi obbiettivi saranno affidati a un soggetto misto composto dalle Regioni e da Italia Lavoro. ''L'accordo firmato - ha dichiarato l'Assessore Masella - dimostra l'impegno che il mio Assessorato si e' assunto fin dall'inizio per risolvere i problemi dei dipendenti del Parco del Pollino. E' con questo impegno che intendiamo proseguire verso una soluzione sicura che possa, alla fine, attuare un progetto di stabilizzazione efficace e duraturo''.

Lazio: Desideri (Lista Storace), Con Stop a Caccia Nei Parchi Danni a Colture

(Adnkronos)- ''Se domani la Giunta Marrazzo abolira' la delibera della Giunta Storace, i danni causati dai cinghiali, o dagli ungulati in genere, alle colture e al sottobosco saranno ingenti''. E' quanto afferma il capogruppo della Lista Storace alla Regione Lazio, Fabio Desideri, in merito all'abolizione della delibera che autorizzava la caccia selettiva nei parchi del Lazio.

Lavoratori del Pollino: firmata l’intesa al ministero del lavoro

I 331 lavoratori potranno godere da oggi degli ammortizzatori sociali in attesa che venga individuato il nuovo soggetto imprenditoriale che dovrà gestire le attività affidate dall’ente parco.

Enrico Gambardella: “Con l’intesa si chiude una vicenda ingarbugliata e si rende giustizia ai lavoratori del parco” Si avvia a conclusione il calvario dei 331 lavoratori ex socialmente utili, di cui 142 lucani, impiegati nelle attività del parco nazionale del Pollino. Nella tarda serata di ieri, informa da Roma il segretario regionale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, è stato firmato il protocollo d’intesa tra ministero del Lavoro, nella persona del sottosegretario Pasquale Viespoli, ente parco, Regioni Basilicata e Calabria, Italia Lavoro e Cgil-Cisl-Uil di categoria. Il protocollo consentirà la messa in mobilità, a partire da oggi, dei lavoratori, cui sarà corrisposta la relativa indennità e la copertura contributiva figurativa. L’intesa raggiunta impegna, inoltre, l’ente parco del Pollino ad affidare le attività precedentemente svolte dalle società La Fiorita e Duemila – commissariate in seguito a provvedimenti giudiziari – ad un nuovo soggetto imprenditoriale, preferibilmente una società mista, composta da Italia Lavoro, che si è impegnata ad elaborare un nuovo progetto di stabilizzazione, e dalle due Regioni coinvolte. Progetto che consentirà di reintegrare tutti i lavoratori precedentemente impegnati nelle attività del parco. Sarà, inoltre, attivato il tavolo di confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali presso il ministero del Lavoro con i ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura con l’obiettivo di individuare le attività che l’ente parco dovrà realizzare per garantire lo sviluppo in chiave turistica del territorio.
Resta ancora da chiarire, precisa Gambardella, la soluzione che la Regione Basilicata vorrà adottare relativamente al contenitore imprenditoriale che dovrà affiancare Italia Lavoro nel progetto di stabilizzazione in modo da consentire l’affidato “in house” delle attività di manutenzione, salvaguardia e sviluppo turistico del parco nazionale del Pollino. Gambardella ha espresso soddisfazione per la conclusione di una vicenda che si trascinava stancamente da troppo tempo e che le note vicende giudiziarie, cui erano incorsi alcuni dirigenti delle società affidatarie, avevano reso ancora più ingarbugliata. “Il protocollo d’intesa firmato dopo una estenuante giornata di trattative – commenta Gambardella - rende finalmente giustizia ai lavoratori e alle lavoratrici che con zelo e passione hanno assicurato un insostituibile presidio di esperienza e conoscenza che lascia ben sperare per il decollo definitivo del parco come occasione di sviluppo per tutto il territorio”. (Basilicatanews)

E’ in edicola “Parchi Italia”: in copertina il Delta del Po

Il Delta del Po è il protagonista del primo numero della rivista ufficiale di Federparchi (la federazione che riunisce i parchi e le aree protette italiane) “Parchi Italia – Il piacere di viaggiare nella natura” , in edicola dal mese di giugno. Il nuovo periodico è interamente dedicato alla natura ed al mondo dei parchi e delle riserve naturali; per la prima copertina è stato scelto il volo di fenicotteri al tramonto, a rappresentare l’intero Delta del Po, Veneto ed Emiliano-Romagnolo. “Il Grande Delta” (questo il titolo del ricco articolo pubblicato dalla pagina 36 alla 55) è raccontato nella sua interezza e complessità, non a caso il sottotitolo è “Tra Veneto ed Emilia Romagna”; le immagini e i testi sono di Giulio Ielardi, che pubblica anche una scheda tecnico-informativa sui 2 Parchi Regionali del Delta del Po, con gli indirizzi dei punti informativi, delle strutture di visita e dei musei. Non mancano indicazioni di alberghi, ristoranti e strutture di tipo agrituristico. Nello stesso numero ampio spazio è dedicato poi alla Riserva Marina di Capo Carbonara, al Parco Sirente Velino, al Parco dell’Alta Murgia. Un progetto importante e significativo che va a soddisfare le esigenze di quanti, sempre più numerosi negli ultimi anni, scelgono i parchi per le vacanze e il tempo libero. La rivista, infatti, non vuole semplicemente proporre al lettore l’occasione di conoscere molti dei luoghi più belli d’Italia, ma si propone di accompagnarlo in un percorso che lo faccia andare più in profondità, a scoprire le ragioni d’essere di un parco e le prospettive che può offrire. “Conoscere i parchi, scrive Matteo Fusilli presidente della Federparchi, vuol dire aver presente la ricerca di innovazione nell’uso del territorio, un progetto che punta a conservare la naturalità degli ambienti attraverso uno sviluppo equilibrato e sostenibile che vada a valorizzare la presenza dell’uomo e a sfruttarne le conoscenze, per un miglioramento della vita di tutti”. Ha poi aggiunto il Direttore del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Stefano Danieli: “La richiesta fatta ai parchi di collaborare attivamente alla rivista è significativa, l’indirizzo è di chiaro coinvolgimento dei lettori, ma anche di chi nei parchi opera e lavora, che potrà considerare ParchiItalia un canale di colloquio privilegiato con il pubblico”. (Rovigoinforma)

Parco, Sturani frena "Prima l’accordo"

Conero - La Provincia pensava all’assemblea per lunedì

Alla Provincia piacerebbe chiudere la partita al più presto, magari lunedì. Prima seduta del nuovo consiglio, dopo il ricambio deciso dal presidente di Palazzo di vetro Enzo Giancarli, per l’elezione di giunta e consiglio. Ma la conclusione potrebbe non essere così rapida. A chiedere tempo è il sindaco Sturani. “Meglio aspettare qualche giorno in più, perché bisogna trovare una soluzione condivisa da tutti”, spiega il primo cittadino. Le nomine effettuate da Giancarli hanno colto di sorpresa gli altri enti - i Comuni di Ancona, Camerano, Sirolo e Numana - e spezzato la soluzione istituzionale che si era trovata all’indomani della crisi sorta sulle lottizzazioni di Sirolo con la nomina di assessori e sindaci nel consiglio e nella giunta del Parco e l’elezione a presidente del vice di Giancarli, Sagramola. Stando così le cose anche gli altri enti vorrebbero rivedere le nomine, per trovare soluzioni diverse a quelle interne decise oltre un anno fa. Ancona è intenzionata, a questo punto, a sostituire con un “esterno” l’assessore all’ambiente D’Alessio, da un anno impegnato anche con la mobilità. Inoltre, nella sua cinquina Giancarli ha calato un nome di peso come quello del diessino Claudio Maderloni. E ai Comuni non c’è voluto molto tempo per capire che per la Provincia poteva essere questo il candidato a presidente. Sirolo e Numana non hanno gradito l’accelerazione. Ci vuole più tempo per mettere d’accordo tutti. Inoltre, martedì c’è il rinnovo del Cda di Conerobus. Si rischia l’ingorgo. Intanto, ad Ancona, l’altra sera si è ritrovata la maggioranza per discutere del dopo Rifondazione con il mancato rientro di Pascucci in giunta. Presidenza della commissione viabilità di Nicola Sciulli, presidenza della quarta circoscrizione di Alberto Pacella... Nessuno chiederà la testa di nessuno. Si andrà avanti così, visto che al voto manca un anno e che a breve il tavolo dell’Unione dovrà comunque ritrovarsi. (Corriere Adriatico)

Ancora fumata nera al Parco del Delta

Ancora una fumata nera nell'elezione del presidente del Parco del Delta del Po. Unione e Casa delle Libertà non sono riuscite a trovare l'accordo su un unico candidato neppure al termine di febbrili consultazioni nel centrosinistra. A quel punto si é deciso di andare ugualmene alla votazione a scrutinio segreto. Hanno ottenuto dodici voti a testa Giovanni Chillemi (centrodestra) e Roberto Zanetti (centrosinistra). Nessuno dei due é stato eletto. I due nomi saranno inviati al presidente Galan per la scelta definitiva. E' stato poi eletto l'esecutivo: ne fanno parte Elios Andreini (Adria), Giovanni Chillemi (Ariano), Nerella Pavan (Corbola), Bartolomeo Amidei (Loreo), Vincenzo Melone (Taglio di Po), Geremia Gennari (Porto Viro), Luigi Pizzo (POrto Tolle), Diego Guolo (Papozze), Luciano Mengoli (Rosolina), Roberto Zanetti (Provincia). Manca il nominativo della Regione che sarà designato successivamente.
L'assemblea presieduta dal consigliere anziano Elios Andreini era iniziata con la lettura di una lettera della Giunta regionale firmata dal funzionario Giancarlo Boaretto con cui si ricorda l'importanza della proposta di nomina del presidente, «atto vitale per l'attività e l'efficienza del Parco del Delta del Po». Nel documento si sottolinea la preoccupazione del governo veneto per questa fase di stasi che dovrà essere superata entro il 30 giugno, altrimenti l'esecutivo sarà costretto a valutare seriamente il caso. Andreini aveva informato l'assemblea degli incontri avvenuti sia separatamente che collegialmente dai due raggruppamenti che contano dodici consiglieri a testa. Unione e Casa delle Libertà avevano trovato l'accordo su un documento che respinge l'ipotesi del commissariamento. (Il Gazzettino)

Il Parco e i «punti» d’accoglienza

Saranno due per il Gran Sasso e i monti della Laga: aiuteranno i turisti a scoprire percorsi e siti

Aprono ad Amatrice ed Accumoli i punti dell'Ente gestore del parco nazionale Gran Sasso e monti della Laga. Con l'approssimarsi dell'estate e della stagione turistica, infatti, l'Ente Parco apre i suoi punti di informazione in tutto il territorio di sua competenza. Si tratta di ben 47 punti, che coinvolgono 3 Regioni (Abruzzo, Lazio e Marche), 5 Province (Ascoli, L'Aquila, Pescara, Rieti e Teramo) e 55 Comuni. Per la Provincia di Rieti, sono Accumoli ed Amatrice i Comuni interessati. Ad Amatrice verrà utilizzata la struttura del polo agroalimentare di piazza San Francesco, ad Accumoli il centro servizi. Si comincia da oggi. Ad Accumoli opereranno Elisabetta Picca e Gian Piero Silvestro. Ad Amatrice, Luca Mastrofrancesco e Sergio Serafini. Gli operatori dovranno illustrare i servizi del territorio. Più semplicemente, dovranno aiutare i turisti che vogliono visitare il parco e non sanno dove andare, cosa visitare e dove alloggiare. Magari sono campisti che cercano aree camper o aree sosta, oppure sono cultori dell'arte che vogliono sapere che monumenti visitare, oppure ancora, sono cultori della montagna che vogliono conoscere quali sentieri poter percorrere e in che condizioni si trovano. Da questo punto di vista, il distretto Sorgenti del Tronto, dove si trovano Amatrice e Accumoli, si presenta ben organizzato. L'attività di pulizia dei sentieri da parte del Cai (Club alpino italiano) locale, presieduto da Pino Bacigalupo, rende i sentieri una delle perle della stagione turistica alle pendici della Laga. Proprio le montagne della Laga presentano delle specificità da valorizzare. La Laga, infatti, si trova al confine tra la regione euro siberiana e la regione mediterranea, e a differenza di tutte le altre montagne che le fanno da contorno, è fatta di arenaria, un materiale impermeabile all'acqua, e questo spiega la ricchezza della acque che la solcano. Martedì tutti gli operatori dei 47 punti si sono incontrati a Barisciano (Aq) per approfondire gli aspetti principali sui quali si dovrà concentrare l'attività di informazione. All'incontro ha partecipato il presidente del Parco, Walter Mazzitti, che ha concluso il suo discorso con un invito agli operatori: "Siate orgogliosi di far parte della famiglia del Parco. Io personalmente ne sono orgoglioso". (Il Tempo)

Un ciociaro ai vertici del Parco

Abruzzo
Ferrante nominato presidente facente funzioni dal ministero


Per la prima volta alla guida del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise c'è un sindaco del versante ciociaro dell'area protetta. Dopo la scadenza del mandato di Fulco Pratesi, infatti, il ministro dell'Ambiente, Matteoli, ha affidato al sindaco di Alvito, Giovanni Diego Ferrante, l'incarico di presidente facente funzione del Parco Nazionale. Un incarico ad interim, dunque, in attesa che il ministro proponga il nome del successore di Pratesi e che le Regioni Lazio, Abruzzo e Molise esprimano il loro parere favorevole. Ma a quanto pare, i tempi non dovrebbero essere brevi. E Ferrante, dunque, potrebbe restare ai vertici dell'Ente naturalistico per diversi mesi, probabilmente anche fino a dicembre. «Di certo è una grande responsabilità - commenta il primo cittadino di Alvito - in quanto il Parco sta attraversando una fase delicata e importante ai fini del suo rilancio». Ferrante negli ultimi mesi ha ricoperto il ruolo di vice presidente dell'Ente: «Dopo aver affrontato le difficoltà di carattere finanziario, credo che ora sia arrivato il momento di adoperarsi per favorire uno sviluppo concreto del Parco, delle sue attività. E' necessario far conoscere ancor di più il territorio dell'area protetta e creare le giuste condizioni per far apprezzare il Parco. Ma per far ciò è indispensabile un sostegno economico delle Province e delle tre Regioni coinvolte, quindi Lazio, Abruzzo e Molise, che, contrariamente a quanto fatto finora, dovrebbero dimostrare maggiore interesse verso l'Ente naturalistico. Gli introiti statali, di circa 2 milioni di euro l'anno, non consentono al Parco di attuare programmi importanti e di potenziare le attività, ma solo di svolgere l'ordinaria amministrazione». Poi Ferrante annuncia: «Dal gennaio 2006, il Parco tornerà ad assumere». «Un altro obiettivo da raggiungere - prosegue - è quello della stabilizzazione dei lavoratori precari: al momento ne sono circa 70 e per tutti il contratto scadrà il 31 dicembre prossimo. Ma entro settembre pubblicheremo un bando di concorso per la copertura di 30 posti, previsti nella pianta organica. In più stiamo già in contatto con i ministeri competenti per ottenere la proroga, almeno di un anno, dei contratti per i lavoratori precari». Intanto, dal 18 giugno fino all'11 settembre sarà possibile andare alla scoperta del versante laziale dell'area protetta. Sarà un viaggio speciale, perché a guidare i visitatori saranno le esperte guardie del Parco. Da dopodomani, dunque, in tutti i weekend d'estate ci si potrà incamminare in due diversi sentieri: "Nel regno del popolo delle rocce" nel comune di Picinisco e "Nelle foreste degli orsi" nel comune di Campoli Appennino. In compagnia delle guardie si potranno effettuare suggestivi viaggi tra boschi, vallate, praterie d'alta quota e corsi d'acqua e osservare i bellissimi esemplari della fauna protetta che vivono sulle montagne. (Il Messaggero)

Bocconi avvelenati, arriva la prima condanna

Parma

"Un buon segnale, che ci incoraggia a proseguire il nostro impegno contro questo fenomeno". Così Gabriella Meo, assessore provinciale ai Parchi ed alla Tutela della biodiversità, ha commentato la notizia della condanna arrivata dal tribunale di Parma sul tema dei bocconi avvelenati. "Il fenomeno dei bocconi avvelenati va arginato in quanto, oltre ad essere illegale, è una pratica che oltre alle specie animali può danneggiare anche l’uomo e l’intero ecosistema – ha continuato l’assessore Meo - i bocconi infatti vengono trattati con sostanze altamente tossiche ed immessi nell’ambiente con lo scopo di colpire eventuali predatori in modo sicuramente non selettivo".
Per questo la Provincia ha avviato una campagna di informazione per una maggior sensibilizzazione dei cittadini. Grazie alle segnalazioni giunte al Numero Verde della Provincia (800 305662) sono state individuate alcune zone a rischio ove, sia le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente (GELA), sia quelle del Corpo Guardie Ecologiche Giurate Volontarie (CGEV), che costituiscono oggi una rete di sorveglianza territoriale importante, hanno effettuato un’azione di controllo e pulizia del territorio rivelatasi fondamentale per il risultato ottenuto poi in tribunale.
La Provincia di Parma infatti, si era attivata aumentando la vigilanza nei territori degli ATC (ambiti territoriali di caccia) e convocando le associazioni di protezione ambientale e quelle venatorie che ben conoscono la situazione. "Quella della sensibilizzazione dei cittadini e della collaborazione con il volontariato è la strada giusta, lungo la quale continueremo ad approfondire il nostro impegno" ha concluso l’assessore Meo. (Romagna oggi)

Cinque Terre

Oggi e domani, presso il castello “Aree marine protette” a confronto per la presentazione dei rispettivi progetti-pilota che saranno finanziai nell’ambito del “Programma Medoc”, rivolto alla coesione dei territori dell’Europa del Sud. Tre i parchi marini italiani rappresentati : Cinque Terre, Portofino ed Asinara; gli altri sono francesi e portoghesi.
Nel progetto delle Cinque Terre esiste un’imbarcazione appositamente studiata per il trasporto di soggetti portatori di handicap. Capenza fino a 10 persone, motore a 4 tempi alimentato da energia elettrica. Un prototipo è già in servizio nell’”Area marina protetta” del Circeo: I disabili, peraltro, non soltanto potranno andare in barca per il mare delle Cinque Terre, ma avranno pure la possibilità di immergersi e compiere, con l’ausilio di apposite guide, dei percorsi sottomarini chiamati “I sentieri del mare”. (Tuttospezia)

"Confederazione paghi per parchi naturali"

Dalla Svizzera

La Confederazione è invitata a partecipare finanziariamente alla realizzazione e alla gestione di nuovi parchi nazionali e regionali. Nell'ambito della revisione parziale della Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), il Consiglio degli Stati ha deciso oggi che i dieci milioni di franchi annui necessari potranno essere prelevati dal budget dell'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP).
Nel progetto di legge sui parchi naturali, rilanciato su pressione del parlamento dopo che il governo l'aveva stralciato per questioni finanziarie, il Consiglio federale non prevedeva alcun contributo della Confederazione. I "senatori" hanno seguito la loro Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE) che all'unanimità ha voluto correggere questo punto, ha ricordato il presidente della CAPTE Rolf Büttiker (PLR/SO).
Nell'articolo dedicato al finanziamento, la LPN nella formulazione accolta dagli Stati prevede che la Confederazione, nei limiti dei crediti concessi e sulla base di convenzioni programmatiche, possa accordare ai Cantoni aiuti finanziari globali per l'allestimento, la gestione e la garanzia della qualità dei parchi d'importanza nazionale. Tutto ciò a condizione che siano stati compiuti gli sforzi di autofinanziamento che è lecito attendersi dal promotore del progetto e che le altre possibilità di finanziamento siano esaurite.
La questione del finaziamento è stata all'origine un lungo dibattito, anche se, come ha ricordato Dick Marty (PLR/TI), "la Confederazione non dovrà versare un solo franco supplementare per i parchi". Per distribuire i 10 milioni di franchi, l'UFAFP rinuncerà infatti ad altri progetti. Una proposta di minoranza che avrebbe voluto vincolare questa somma alla gestione dei parchi è stata bocciata di misura con 22 voti contro 18. La revisione della legge è poi stata pebliscitata con 33 voti a favore e tre astensioni. (Swissinfo)


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