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Preparare le foto per un panorama a 360 gradi (nodo VR)


Panorama PN Foreste Casentinesi Un nodo VR permette la rappresentazione virtuale a 360 gradi di ogni ambiente, partendo da semplici diapositive 24x36 scattate in rotazione.

Un nodo VR integrato ad un sito Internet è quindi un efficace ed economico sistema di riproporre virtualmente anche a migliaia di chilometri qualunque ambiente, sia esso al chiuso o all'aperto.

Il semplice software che ne permette la visione tramite qualunque computer è Quicktime VR, della Apple, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale sia nella versione Macintosh che in quella Windows.

Per contro, il software che rende possibile la concreta realizzazione del nodo VR è più complesso, e necessita di una potente strumentazione hardware per poter fondere insieme gli scatti fotografici di partenza in un unico file panoramico.

L'esperienza di un qualunque fotoamatore rende comunque possibile realizzare questi scatti con notevole facilità, dotandosi della normale attrezzatura indicata e seguendo le semplici istruzioni:

1. L'attrezzatura necessaria

  • macchina fotografica reflex 24x36 mm
  • obiettivo 28 mm.
  • cavalletto
  • bolla di livello
  • rullino 36 diapositive 100 asa

2. La scelta del punto di ripresa

  • gli scatti possono essere indifferentemente effettuati all'aperto o al chiuso, in posizione panoramica o all'interno di un rifugio (al chiuso riprendere da una posizione sufficientemente centrale della stanza).

3. Le condizioni di luce

  • all'aperto scattare con il sole già abbastanza alto, così che non entri in macchina, al chiuso prevedere tempi di posa lunghi, in quanto forti sottoesposizioni non garantiscono informazioni visive sufficienti al corretto completamento del nodo VR.

4. Livellare il corpo macchina

  • impostare la reflex in verticale, così da sfruttare al massimo verso l'alto e verso il basso il campo di ripresa dell'obiettivo 28 mm., dopodichè verificare l'assenza di oscillazioni sul piano orizzontale con una rotazione completa della stessa, con una buona messa in bolla (mettere in bolla la reflex solo dopo averla installata verticalmente sul cavalletto: spesso la rotazione in verticale della testa del cavalletto, già in bolla orizzontalmente, vanifica il lavoro precedente - in questi casi sono utilissime quelle bolle autoadesive, in commercio a poche migliaia di lire, posizionate sul corpo macchina e/o sull'obiettivo)

5. Il numero degli scatti da effettuare

  • un obiettivo 28 mm. su una reflex in verticale permette di coprire i 360 gradi di ripresa con 18 scatti (20 gradi utili per ogni scatto).

6. Il senso di rotazione

  • La sequenza dei 18 scatti originali deve essere rigorosamente effettuata in senso orario.

7. Il primo scatto

  • scegliere il primo dei 18 scatti della sequenza tenendo conto che, una volta realizzato, il nodo VR si aprirà proprio con quella prima inquadratura.

8. Gli spostamenti di ripresa

  • Dopo il primo scatto utilizzare le tacche graduate di cui il cavalletto deve essere dotato, identificando la rotazione di 20 gradi necessaria per ogni scatto, ed affidandosi poi alle tacche per ogni spostamento di ripresa successivo (non preoccuparsi dei punti di sovrapposizione di ripresa tra uno scatto e l'altro, ma assicursi di seguire al meglio i riferimenti graduati, che da soli garantiscono una corretta chiusura della sequenza a 360 gradi).

9. La corretta esposizione

  • ognuno dei 18 scatti va effettuato in condizioni di esposizione normale, e quindi ognuno potrà avere tempi di scatto diversi (diaframmi molto chiusi garantiscono la migliore profondità di campo).

10. Dopo lo sviluppo del rullino

  • verificare che le dia siano correttamente esposte ed a fuoco (un malfunzionamento durante il singolo scatto vanifica una intera sequenza!) e che il livellamento della reflex sia stato effettuato correttamente (per una verifica empirica stendere le 18 diapositive su un tavolo e sovrapporle nelle zone di ripresa comuni: devono essere in linea e non avere un andamento sinusoidale)

11. Caricare su Photo CD le sequenze dia

  • ultimati i controlli sulle singole dia ed averle correttamente numerate da 1 a 18, (da 19 a 36, da 37 a 54 e così via per eventuali ulteriori sequenze) riportarle al fotonegoziante, richiedendo che vengano registrate su Photo CD da 100 dia, nella stessa sequenza indicata dai numeri (fare attenzione che il laboratorio orienti tutte le diapositive della sequenza in maniera omogenea, evitando una o più diapositive capovolte rispetto alle altre).
    Al termine dell'operazione (normalmente due/tre giorni) il laboratorio renderà le dia originali, che potranno essere conservate, ed il Photo CD, che ci dovrà essere inviato per le ulteriori lavorazioni, che ne consentiranno la messa on line.

 

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