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Monumento Naturale Altopiano di Cariadeghe

 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a terra: 491.82 ha
  • Regioni: Lombardia
  • Province: Brescia
  • Comuni: Serle
  • Provv.ti istitutivi: DCR 2080 27/03/1985
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0281

 

 

Geomorfologia

Le peculiarità fisico-ambientali, che rendono l'intero Altopiano di Cariadeghe un ambiente unico in Lombardia, sono costituite dai fenomeni di carsismo, che si esprimono sotto forma di doline e di grotte, sia in superficie che in profondità.
Le doline raccolgono e drenano le precipitazioni meteoriche e le acque di scorrimento superficiale; come tanti imbuti naturali esse convogliano l'acqua nel sottosuolo, che viene assorbita da un intricato insieme di fessure, pozzi, gallerie ecc.Le doline costituiscono l'elemento del paesaggio più diffuso e più rappresentativo di Cariadeghe, che è stato più volte definito il "Carso bresciano".

 

Grotte

Al fondo o sui versanti di alcune doline si aprono cavità percorribili dall'uomo spesso costituite da veri e propri pozzi verticali; per lungo tempo gli abitanti di Cariadeghe hanno saputo sfruttare le singolari condizioni ambientali, che caratterizzano le grotte, utilizzandole come "giasere", oppure attrezzandole per farne uso come "buchi del latte", destinati alla conservazione dei prodotti caseari.

 

Avifauna

Tra le specie più interessanti che si riproducono nella Riserva meritano menzione le specie di rapaci diurni, come Falco pechiaiolo, Nibbio bruno, Poiana, Gheppio. Interessante la presenza, seppure rara, del Picchio verde oltre a quella del Corvo imperiale, della Tordela, della Civetta, del Succiacapre e del Torcicollo. Tra gli altri passeriformi la specie più rilevante è la Bigia Padovana. Buono il numero di copie di Codirosso e le discrete popolazloni di Sterpazzola e di Averla piccola, oltre alla presenza localizzata del Luì verde. Tra le specie più comuni e diffuse in assoluto: Merlo, Capinera, Luì piccolo e Fringuello. Sensibile la presenza del Cuculo e della Cinciallegra.

 

Fauna

Sono state individuate le specie di particolare interesse, definite tecnicamente: gli iper-endenismi esclusivi della Riserva. Questo loro status, li deve far ritenere come un bene di grandissimo valore culturale, caratterizzante l'originalità della Riserva. A questa categoria appartengono le seguenti 5 entità: Dendrocoelum italicum Vialli, Trogloiulus Vailati Strasser, Duvalius Boldorii Jeanne, Lessinodytes sp.Fauna.

 

Vegetazione

Tutta l'area della Riserva è inseribile nella sottozona fredda del "Castanetum" caratterizzata da piogge annue superiori a 700 mm, anche se sono presenti sia elementi del Fagetum (numerosi esemplari monumentali di Faggio), sia soprattutto elementi di una flora più termofila e xerofila, quali il Carpino nero, l'Orniello, la Roverella.Solo una modesta porzione della Riserva può rientrare nella fascia a Quercus Pubescens.I boschi della Riserva sono costituiti in prevalenza da cedui misti di latifoglie della serie montana ed in parte sub-montana, caratterizzati, i primi, dal Frassino maggiore, dall'Acero montano, accompagnati dal Cerro, dalla Rovere, dalla Betulla, dal Pioppo tremulo e dal Carpino bianco, dal Sorbo oltre che dal Faggio; mentre i secondi sono rappresentati dalla Roverella, dall'Orniello, dal Carpino nero, dal Corniolo, dall'Acero campestre. In ambedue i raggruppamenti significativa è la presenza del Castagno. Esistono inoltre vaste aree occupate dal Nocciolo e ampie zone a prato ed a prato-pascolo, con relative cascine utilizzate anche come abitazioni permanenti. Nell'area della Riserva pascolano circa un centinaio di capi bovini ed una trentina di pecore dai primi di giugno alla metà di settembre.

 

Monte S. Monte S. Bartolomeo

E' l'elemento visivo che maggiormente connota, con la sommità piana coronata di alberi, l'altopiano di Cariadeghe. Il suo significato è duplice in quanto si pone come emergenza geomorfologica e come luogo storico, dato che la cima pianeggiante ospita l'ex Monastero Benedettino (un tempo S. Pietro al Monte Orsino) che rappresentò nel passato, probabilmente, l'unico presidio di queste terre.

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