Da Federparchi

Notizie in breve

a cura di Giuseppe Rossi

ORSO MARSICANO IN PERICOLO

Un importante progetto per la salvaguardia dell’Orso bruno marsicano nel quale sono impegnati il Ministero dell’Ambiente, la Regione Abruzzo, i parchi e le riserve abruzzesi, il Corpo Forestale dello Stato, le associazioni ambientaliste, ricercatori ed esperti, vedrà partecipe e protagonista anche la Federparchi.
L’Orso bruno marsicano è considerato ormai specie a grave rischio di estinzione e merita una speciale attenzione per la sua salvezza.
Proprio la Federparchi, d’intesa con il Parco Nazionale d’Abruzzo, aveva contribuito a richiamare l’attenzione su questo simpatico e unico plantigrado, organizzando nella primavera scorsa nella propria sede un incontro di lavoro, dal quale far scaturire nuove iniziative e dichiarazioni di impegno.
Cosa regolarmente avvenuta appunto con l’impegno degli organismi interessati e con il sostegno finanziario assicurato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Abruzzo.
Il progetto che si sta elaborando sarà indirizzato a creare le condizioni ambientali e sociali indispensabili alla salvaguardia del predatore. Sarà predisposto un Piano d’Azione, capace di porre le basi scientifiche e politiche per creare il consenso e la partecipazione dei diversi soggetti interessati, intorno a un programma di interventi di tutela sentito e condiviso e capace altresì di elevare il profilo dell’azione di conservazione a livello nazionale.


MARCHIO DI QUALITA’ PER IL TURISMO

Molto probabilmente verrà elaborato un apposito disciplinare per definire, d’intesa con il sistema dei parchi, le linee di comportamento degli enti di gestione per la concessione dell’uso del “marchio di qualità” nel settore del turismo. E’ in discissione l’estensione di tale uso anche ai prodotti del territorio.
Questa è la conclusione di un recente incontro, presso il Ministero dell’Ambiente, nel quale è stato presentato lo studio realizzato in proposito dal CTS e dalla Federparchi.
Si tratta di una ricerca molto interessante, condotta su esperienze nazionali e internazionali, dalla quale risulta la esigenza di promuovere il turismo sostenibile nelle aree naturali protette individuando un apposito emblema nazionale e di sistema e definendo le necessarie garanzie di qualità e compatibilità.
La Federparchi coordinerà la fase successiva del progetto, che verrà sviluppata da un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti degli enti parco, delle associazioni interessate – APAT, ENEA, associazioni ambientaliste e di categoria -, e diretta a stimolare l’impegno e il coinvolgimento di altri attori interessati, allo scopo di armonizzare le variegate esperienze in corso.
La Federparchi, incontrando peraltro la condivisione dello stesso Ministero dell’Ambiente, ha evidenziato la necessità di estendere il lavoro ai parchi regionali e alle riserve naturali terrestri e marine.
Il disciplinare dovrebbe contenere le indicazioni di base alle quali riferirsi per la concessione dell’emblema di sistema e dell’emblema del parco che, in linea di massima, dovrebbero prevedere una soglia di qualità minima di ingresso, miglioramenti progressivi e criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale.


LA BANCA DEL GERMPLASMA

Grazie all’accordo sottoscritto tra la Federparchi e il Centro Operativo Difesa Recupero Ambiente, con sede a Potenza, si aprono nuove prospettive per la conservazione della biodiversità nel nostro Paese. L’accordo fa parte di un piano strategico euromediterraneo per la conservazione del Piano Nazionale sulla Biodiversità e prevede la collaborazione tecnico-scientifica per la conservazione del germoplasma, in situ ed ex situ.
In particolare sarà possibile utilizzare l’esperienza e le strutture del Centro per conservare ex situ specie vegetali a rischio, sviluppando progetti di cooperazione tra parchi e con paesi in via di sviluppo. Ogni area naturale protetta avrà così la possibilità di conservare il germoplasma vegetale partendo da quello in via di estinzione.
Potranno anche realizzarsi progetti integrati tra Italia e paesi terzi che interessino trasversalmente le tre convenzioni UNCED ’92 relative al mutamento del clima, alla lotta alla desertificazione, alla difesa della biodiversità.
I programmi che verranno attivati grazie a questa convenzione, potranno essere adeguatamente divulgati anche tramite uno specifico sistema informativo, collegato al nodo italiano del Cleaning-House Mechanism.


COORDINAMENTI REGIONALI

I coordinamenti regionali della Federazione funzionanti alla fine del 2003 sono diventati nove. Si tratta di un buon risultato dovuto all’impegno degli amministratori dei parchi delle Regioni Basilicata, Veneto, Lombardia e Piemonte che vanno ad integrare l’azione già attivamente svolta dai coordinamenti di Toscana, Marche, Liguria, Emilia Romagna e Umbria.
Intanto la Federparchi è già impegnata a promuovere una azione di ripresa e sviluppo delle attività dei coordinamenti di Sicilia e Campania, istituiti negli anni passati ma che hanno incontrato alcune difficoltà di funzionamento.
In Lazio e Abruzzo, invece, nonostante la numerosa presenza di parchi e riserve non è stato ancora possibile creare una forma di organizzazione coordinata.
Per contro, cominciano a ben funzionare i coordinamenti del Bacino del Po, dei parchi dell’Arco alpino e dei parchi urbani e periurbani, che stanno lavorando rispettivamente alla elaborazione di un Accordo di programma con le autorità regionali e di bacino da presentare in un convegno interregionale, al recupero della necessaria tensione da parte italiana per l’attuazione della convenzione delle Alpi, e a progetti di collaborazione tra i parchi delle grandi città europee.


NUOVI PROGETTI COMUNITARI

Come è noto la Federazione è capofila o partner di numerosi progetti comunitari, che stanno dando ottimi risultati di partecipazione e di promozione delle attività e delle iniziative in essi previste.
Recentemente, ad Arezzo, si è svolta la Fiera dell’Agriturismo AGRI & TOUR, nel corso della quale si è discusso molto di qualità e certificazione. Sono stati presentati, nella occasione, i risultati della ricerca della Federazione sulla Agricoltura nelle aree protette, contenuti in tre volumi e un CD, divulgati anche durante la recente assimblea dei soci presso il Museo di Zoologia a Roma.
In Portogallo si è svolto un Convegno di tre giorni sui progetti dedicati ad APE - Compagnia dei parchi per Umbria e Campania - , per i quali la Federazione è responsabile della transnazionalità.
Nuovi progetti sono stati predisposti e proposti per il finanziamento, insieme a parchi nazionali e regionali, aree protette marine, coordinamenti regionali e associazioni.
Essi riguardano l’individuazione la selezione e l’applicazione di meccanismi di autofinanziamento, la messa a punto di un sistema di sviluppo integrato per la gestione delle aree costiere protette e di quelle confinanti con la costituzione di un presidio locale, lo sviluppo di una strategia di conservazione di carattere nazionale a lungo termine in grado di contribuire efficacemente alla riduzione delle minacce per la tartaruga “caretta caretta”, la riscoperta delle peculiarità culturali storiche naturalistiche e antropologiche del patrimonio rupestre del Mezzogiorno.
Con la Federazione dei parchi francesi è stato presentato un progetto per la realizzazione di una piattaforma e-learning per la formazione continua. Si propone in partica l’adozione di un modello del sito parks.it su base europea.


ACCORDI E PROTOCOLLI

Con gli accordi e i protocolli a suo tempo stipulati e con quelli nuovi più recenti, continua l’attività di studio e ricerca nei campi di più svariata competenza, della conservazione, della cultura, della agricoltura e della enogastronomia, della educazione ambientale, delle energie rinnovabili e del turismo responsabile, del turismo sostenibile e dell’ecoturismo, del recupero e della valorizzazione dei piccoli centri storici, della mobilità e della occupazione, della cooperazione e della formazione, della certificazione ambientale.
Molte sono le iniziative che vedranno prossimamente impegnata la Federazione, che parteciperà, ad esempio, anche al Gruppo di lavoro nazionale istituito nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni nel quadro del sistema di educazione ambientale infea. Si sta completando l’adeguamento dell’accordo con le associazioni agricole e verrà sottoscritto un apposito documento in merito. E’ graduale l’applicazione di tutti gli altri protocolli, con ENEL, APAT, SICA, Associazioni ambientaliste, Italia Lavoro, Anagritour, Fiab.


COMUNICAZIONE

Nel programma 2004 sono molto chiari gli obiettivi da perseguire per potenziare la comunicazione del “mondo dei parchi”. E’ già partita una azione di revisione degli strumenti di comunicazione con lo scopo di integrarli meglio tra loro e con l’attività complessiva della Federazione, di potenziarli ulteriormente e di assicurare forme di gestione economiche e renumerative. Saranno aggiornati, ad esempio, alcuni aspetti del rapporto convenzionale con il gestore tecnico del sito Internet, che ha raggiunto cifre di consultazione e gradi di apprezzamneto assai elevati, tendendo al completamento della copertura informativa delle aree protette e a una espansione dei servizi possibilmente fino alle traduzioni in altre lingue dei moduli informativi.
La rivista Parchi sarà stampata e distribuita direttamente per rilanciare la testata e la sua diffusione, a cominciare da quella tra i parchi associati, accentuandone le caratteristiche tecnico-scientifiche e di approfondimento dei contenuti. Sarà ampliato il Comitato scientifico in modo da realizzare un più stretto collegamento con centri di ricerca, esperti, studiosi e addetti.
Si sta valutando la possibilità di lanciare una nuova e impegnativa iniziativa di comunicazione, pubblicando un magazine mensile di larga titatura e di diffusione nazionale
su abbonamento, per far conoscere sempre meglio le attività dei parchi al crescente pubblico dei visitatori, alle amministrazioni, alle istituzioni e alla opinione pubblica.
E’ stato elaborato e presentato per il finanziamento un dettagliato piano di comunicazione e valorizzazione del sistema dei parchi, grazie al quale si potrebbe informare in modo completo sulle attività svolte, promuovere la fruizione di tutti i servizi prestati, esplorare mezzi e strade innovative per una efficace comunicazione verso i giovani.
Il progetto “idee per comunicare e sistema” è sviluppato in moduli operativi che riguardano le più disparate azioni di informazione articolate verso la promozione della condivisione, della visita, delle produzioni, della comunicazione coordinata, dell’accessibilità.


BILANCIO 2004

Approvato dal Consiglio Direttivo prima e dalla Assemblea poi, il Bilancio preventivo per l’anno 2004, la cui chiusura è indicata come sempre in pareggio, pone in evidenza il “salto di qualità” che la Federazione sta ormai compiendo e conferma il buon esito finanziario degli anni precedenti e lo sviluppo delle strutture e delle attività verificatosi recentemente. In esso viene indicato un ulteriore processo di sviluppo della capacità progettuale e di iniziativa della Federazione e il definitivo consolidamento della sua organizzazione, tramite la sede di Roma e i coordinamenti regionali e le conseguenti attività che sarà possibile realizzare.
Oltre alla attuazione di specifici progetti, il Bilancio per il 2004 si caratterizza attraverso due elementi che lo qualificano in modo determinante e che riguardano l’ampliamento del numero e della qualità dei progetti per l’attuazione di iniziative espressione del “Sistema dei parchi e delle riserve naturali” e lo sviluppo delle “risorse umane”, interne ed esterne, per consolidare permanentemente l’articolazione territoriale e il ruolo di rappresentanza e servizio della Federazione.
Il Bilancio si attesta sull’importo totale di _ 2.819.000,00, destinato peraltro ad aumentare, con un incremento del 20% rispetto al 2003 e di oltre il 60% rispetto al 2002.
Nel bilancio è anticipato inoltre l’esito positivo della gestione in corso, conseguenza di un ambizioso programma di iniziative nazionali e internazionali.



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